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La prima donna alla guida di una grande banca americana: Jane Frasier sarà ceo di Citi

Jane Frasier (Fonte immagine: citigroup.com)

Articolo di Sarah Hansen

Il gigante di Wall Street Citigroup ha annunciato giovedì che il suo ceo Michael Corbat andrà in pensione dopo un mandato di otto anni e sarà sostituito da Jane Fraser, attualmente presidente e ceo di servizi bancari al dettaglio, che diventerà la prima donna a dirigere un’importante banca di Wall Street.

Fatti salienti

  • Corbat si dimetterà a febbraio; la banca sta inoltre pianificando di nominare un nuovo capo delle attività bancarie al dettaglio nelle prossime settimane.
  • Corbat ha preso il timone di Citi nel 2012 con il compito di rimettere in forma la banca dopo che questa aveva superato la grande crisi finanziaria.
  • Fraser è in Citi da 16 anni e ha guidato durante il suo mandato i gruppi Corporate Strategy e Mergers and Acquisitions, nonché il ramo latinoamericano.
  • La promozione di Fraser a presidente lo scorso anno ha alimentato la speculazione che sarebbe stata scelta come successore di Corbat e l’ha aiutata a salire al 32esimo posto nell’elenco di Forbes delle 100 donne più potenti del mondo.
  • La mossa segue una serie di dimissioni di alto profilo all’interno della banca, tra cui quella dell’ex presidente Jamie Forese nel 2019.
  • Anche il cfo di lunga data, John Gerspach, si era dimesso nel 2018 dopo i cambiamenti avvenuti all’interno del gruppo.

La frase

“Crediamo che Jane sia la persona giusta per costruire qualcosa sulla scia dei record di Mike e portare Citi al livello successivo”, ha detto in una dichiarazione il presidente di Citi, John Dugan. “Ha una profonda esperienza di tutte le nostre linee di business e regioni e abbiamo molta fiducia in lei”.

Un passo indietro

Le azioni di Citi sono scese del 35% quest’anno, mentre quelle di Bank of America sono scese del 26% e quelle di Wells Fargo hanno perso il 54%. Lo scorso trimestre, Citi ha registrato un utile netto di 1,3 miliardi di dollari a fronte di ricavi per $ 19,8 miliardi, continuando durante la crisi del coronavirus ad aumentare le sue riserve di credito.

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