Innovation

Chi sono le 10 top startup italiane nella prima classifica di LinkedIn

Giorgio Tinacci è il fondatore di Casavo, al primo posto nella classifica Linkedin delle migliori startup italiane.

LinkedIn ha annunciato la lista Top Startups Italia 2020, la prima in assoluto per il nostro paese e che classifica le 10 migliori startup italiane. Si tratta di una lista annuale delle startup emergenti per le quali lavorare, creata dal team di LinkedIn News e basata sui dati del social network professionale per la classificazione delle aziende.

La lista del 2020 rispecchia lo stato attuale dell’economia e del mondo sulla scia dell’emergenza coronavirus, e dà risalto alle startup che sono risultate come tra le più emergenti e le più resilienti, tenendo in considerazione come stanno affrontando l’attuale scenario lavorativo in continuo cambiamento. La lista include 10 aziende emergenti attive in diversi settori e ambiti di specializzazione, tutte accomunate dall’impegno per l’innovazione e la trasformazione digitale, elementi alla base dei loro prodotti e servizi.

Per stilarla LinkedIn ha misurato le startup sulla base di quattro criteri: la crescita della forza lavoro di queste aziende, le interazioni degli utenti con le aziende e i loro dipendenti, l’interesse delle persone in cerca di impiego in queste startup e la loro capacità di attrarre talenti. Per essere ammissibili, le società devono essere indipendenti e private, avere 30 o più dipendenti residenti nel Paese, avere non più di 7 anni e avere sede nel Paese nel quale compaiono. Anche le startup che hanno licenziato il 20% o più della loro forza lavoro nel periodo di tempo considerato non sono state prese in esame.

Al primo posto della Top Startups Italia 2020 si classifica Casavo, instant buyer immobiliare nata a Milano nel 2017 e fondata da Giorgio Tinacci, selezionato da Forbes Italia tra gli Under 30 del 2019. “Investire sulle persone è la nostra prima priorità, ed è sempre stato così sin dall’inizio della nostra azienda”, dice Tinacci. “Il 2020 ha portato molti cambiamenti e incertezze, a causa della pandemia, e abbiamo dovuto mostrare resilienza. Per noi di Casavo, questo è stato reso possibile dall’intera azienda che ha veramente abbracciato il cambiamento come parte dei nostri valori fondamentali, in modo da poter fornire i migliori risultati per i nostri clienti, durante questi tempi incerti”.

In seconda posizione Boom, startup che offre servizi innovativi nel campo della fotografia commerciale, fondata da tre amici – Jacopo Benedetti, Federico Mattia Dolci e Giacomo Grattirola – selezionati quest’anno tra gli Under 30 della categoria Enterprise Tech. Ultimo gradino del podio
Satispay, la promettente fintech italiana guidata da Alberto Dalmasso che sta rivoluzionando il sistema dei pagamenti digitali nel nostro paese e che rencentemente è comparsa anche nella classifica “Fintech 250” di CB Insights, le aziende fintech a più rapida crescita nel mondo, al fianco di grandi colossi già attivi in tutto il mondo.

Al quarto posto troviamo Everli, startup che garantisce da anni la consegna a casa della spesa in diversi supermercati d’Italia, mentre al quinto posto si posiziona un’altra realtà emergente del fintech come Credimi, che ha come focus il credito alle imprese, e al sesto posto EnergyWay, specializzata nel data science e le intelligenze artificiali. Al settimo posto si posiziona Milkman, giovane realtà tecnologica operante nel settore della logistica e della supply chain, seguita da Kineton, società d’ingegneria che offre soluzioni per diversi ambiti industriali, e iGenius, altra startup tech specializzata nell’analisi dei dati per lo sviluppo di soluzioni che migliorano l’efficienza delle attività di business. A chiudere la Top Startups Italia 2020 è Roboze, attiva nel campo dell’ingegneria informatica e la progettazione di soluzioni di stampa 3D che qualche settimana fa ha ricevuto l’appoggio di Federico Faggin, padre del microprocessore e co-inventore del touchpad e del touchscreen. Il suo fondatore, Alessio Lorusso, è stato selezionato da Forbes tra gli Under 30 più influenti d’Europa nel 2018.

La lista rileva le startup per le quali i professionisti desiderano di più lavorare, ed è basata sull’analisi dei dati provenienti da milioni di attività che avvengono sulla piattaforma LinkedIn, tra le quali le ricerche di lavoro e le visualizzazioni delle pagine aziendali, svolte dagli oltre 706 milioni di membri di LinkedIn in tutto il mondo, tra i quali si contano oltre 14 milioni di professionisti italiani. “Top Startups Italia”, dice Michele Pierri, editor di LinkedIn News in Italia, “dimostra quanto sia stata importante la trasformazione digitale in atto nell’ultimo decennio e come questa stia influenzando ogni aspetto della nostra vita. Ha influito sul modo in cui acquistiamo un immobile, beni e servizi e persino su come riceviamo la spesa a casa. Non sorprende che queste innovazioni stiano ispirando la comunità di LinkedIn e stiano attirando l’attenzione di così tanti utenti”.

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