Mini reattore nucleare Rolls-Royce
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La ricetta green anti-crisi di Rolls-Royce: 6.000 posti di lavoro per sviluppare una rete di centrali nucleari

Mini reattore nucleare Rolls-Royce
(Image courtesy of rolls-royce.com)

Rolls Royce punta al green e promette 6.000 posti di lavoro nel Regno Unito entro il 2025 per costruire 16 centrali nucleari, e il numero degli assunti potrebbe toccare quota 40.000 in 15 anni. È questo l’annuncio appena diffuso la Rolls Royce Holding Plc, la società nata dalla scissione della storica casa automobilistica inglese fondata nel 1906 da Charles Rolls e Herry Royce. Quattro i settori in cui opera l’azienda con sede a Londra: aeronautica civile, aeronautica militare, propulsione navale e energetico per un fatturato complessivo che supera i 16 miliardi di sterline l’anno.

Sostenibilità ambientale: Rolls-Royce scommette sull’energia nucleare

Una sfida imponente quella lanciata dal consorzio Smr guidato da Rolls-Royce che però potrà essere messa in cantiere solo se il governo del Regno Unito si impegnerà chiaramente a consentire la realizzazione delle 16 centrali con mini reattore modulare Smr (lo Small Modular Reactor ha un ingombro pari a un decimo dei reattori tradizionali e può essere trasportato via camion e assemblato direttamente in loco, le centrali nucleari di conseguenza saranno molto più piccole) nei prossimi 20 anni.

Queste centrali elettriche a energia nucleare, sottolinea il comunicato stampa ufficiale, aiuteranno a garantire l’impegno preso dal Regno Unito di raggiungere la soglia di zero emissioni di Co2 in modo conveniente, rivitalizzeranno la base industriale del Paese e garantendo esportazioni di energia per almeno 250 miliardi di sterline.

“Il nostro consorzio combina decenni di esperienza nucleare e competenze di produzione all’avanguardia a livello mondiale. Rappresentiamo la forza che l’industria britannica ha da offrire nella nostra lotta contro il cambiamento climatico”, ha dichiarato Tom Samson amministratore delegato ad interim del consorzio Smr che prosegue “La nostra ambizione di accelerare il dispiegamento di una flotta di queste centrali elettriche in tutto il Regno Unito contribuirà in modo massiccio all’obiettivo di livellamento delle emissioni di carbone dell’agenda, creando posti di lavoro per produzioni ad alto valore sostenibile nelle aree più bisognose di attività economica”.

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