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Mobilità sostenibile di domani: ecco il progetto che ha sbaragliato 2.500 idee ai Visionary Days

Visionary Days: il format che scova idee di mobilità sostenibile
(Getty Images)

Prendete 2.500 under 30 con 2.500 idee visionarie per il futuro della mobilità e metteteli a confronto. Questo è Visionary Days, innovativo format ideato da Carmelo Traina (26 anni), prodotto da giovani per altri giovani e sponsorizzato da Stellantis per scovare le idee che possano migliorare la qualità della nostra vita quando ci muoviamo, estendendo i confini della mobilità come la conosciamo. L’ultima edizione, la terza, si è svolta lo scorso novembre, quando persone con differenti background si sono incontrate virtualmente per discutere dei cambiamenti in corso sul nostro pianeta e su come dare un nuova forma al futuro, individuando le nuove frontiere tracciate dalla globalizzazione e dalla rivoluzione tecnologica in atto.

Lo scorso weekend si sono sfidati una trentina di under 30 divisi in 6 team in un hackathon di 24 ore durante le quali i team hanno approfondito le idee sulla e-Mobility emerse durante Visionary Days con progetti concreti per la mobilità sostenibile di domani. Al termine della “e-Mobility Challenge”, la giuria composta da esponenti di Stellantis, dal fondatore di Visionary Days, Carmelo Traina, e dal sottoscritto, ha premiato il progetto Modular che ha proposto una soluzione – potenzialmente vincente – ai più sentiti problemi della mobilità elettrica presente e futura: autonomia limitata e lentezza della ricarica. La giuria si è espressa su diversi aspetti: i vantaggi per il cliente, il produttore e la comunità; l’innovatività del progetto; l’efficacia della presentazione; la concretezza della soluzione proposta e della metodologia applicata.

Stanislav Russo, Hava Abram Antonucci, Francesco Prodi e Alberto Mossetto hanno immaginato un futuro in cui le vetture saranno dotate di pacchi batterie più leggeri, compatti, modulari ed estraibili per essere facilmente sostituite (battery swap) in apposite stazioni di scambio organizzate per utilizzare le batterie come accumulatori per lo stoccaggio dell’energia prodotta da fonti rinnovabili e di contribuire anche alla stabilizzazione della rete energetica locale. Il progetto Modular supera anche i limiti legati alla svalutazione del mezzo, fortemente legato al deterioramento della capacità di accumulo delle batterie spostando il concetto di possesso verso uno scenario di esperienza d’uso. Modulare anche il numero di slot per l’alloggiamento delle batterie a bordo vettura in modo da consentire maggiori prestazioni o un’autonomia già estesa all’occorrenza, anche dopo l’acquisto dell’auto.

Modular trae ispirazione dal concept Fiat Centoventi presentato al Salone di Ginevra del 2019 per esprimere la vision del marchio sulla mobilità elettrica di massa nel prossimo futuro, personalizzabile a piacimento sia in termini estetici sia funzionali anche dopo l’acquisto. Una sola livrea, quattro diversi tettucci, paraurti, copriruota, pellicole esterne aggiornabili nei colori e nelle configurazioni interne, del tetto, del sistema di infotainment fino all’autonomia di marcia. La batteria pre-installata garantisce infatti un’autonomia di 100 km, ma sarà possibile acquistare o noleggiare fino a 3 batterie addizionali installate su binari scorrevoli che ne permettono l’agevole sostituzione, portando l’autonomia fino a 400 km. C’è pure lo spazio per una batteria di scorta sotto il sedile, sganciabile e ricaricabile a casa per un totale di 500 km percorribili con un pieno di elettroni.

“Ormai da quattro anni”, ha commentato Traina, “coinvolgiamo giovani in questo meccanismo per approcciarsi in maniera proattiva con proposte, idee e progetti che guardano al futuro. È risultato naturale coinvolgere anche le aziende che stanno concretizzando questo futuro e devono affrontare problematiche alle quali possiamo dare un contributo. Le competenze dei partecipanti, seppur fresche, rappresentano bene le esigenze di una clientela futura e rappresentano quindi una risorsa preziosa per indirizzare le aziende”.

“L’organizzazione dei Visionary Days in tempi di pandemia”, ha confessato Gabriele Catacchio, program manager di e-Mobility Stellantis, “è una sfida tecnologica, ma grazie all’entusiasmo dei ragazzi è stato un successo”. A nominare i vincitori Roberto di Stefano, Responsabile e-Mobility di Stellantis che ha così commentato: “L’energia positiva di questi ragazzi nel confrontarsi su tematiche a noi care è da solo un motivo valido per supportare Visionary Days. Ci abbiamo creduto fin dal principio e siamo stati ricompensati con idee innovative. Trovare soluzioni in grado di semplificare la vita agli utenti della mobilità del futuro è una sfida enorme e trasversale a diverse discipline. La vision di giovani consumatori proiettati nel futuro rappresenta un vero patrimonio per un gruppo industriale come Stellantis”.

Interessanti anche gli altri progetti in competizione. Sempre nella sezione Produzione, Eco-Future immagina batterie al silicio ricaricate da energia rinnovabile proveniente dal fotovoltaico. I progetti di comunicazione e-Parade e Pick Up The Green puntano a sfatare i falsi miti legati alle caratteristiche intrinseche della mobilità elettrica puntando sull’informazione – on e off line – e sulla prova pratica dei prodotti per convincere anche i più scettici sulla concretezza delle proposte commerciali. Nell’ambito della sezione Offerta, Empacters e Drive+ propongono App che consentono una mobilità condivisa anche fuori dai grandi centri urbani attraverso un parco veicoli elettrificati diversificato in base alle reali esigenze dei clienti e superando il concetto di possesso.

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