Design

L’accademia di talenti che ha formato i più grandi designer di tutto il mondo

La pandemia non frena la formazione. A partire da settembre 2021 Domus Academy ha annunciato insieme alla Regent’s University di Londra una nuova finestra per i suoi studenti. Frequentando i percorsi di master gli alunni potranno infatti ottenere un double award master: uno accademico riconosciuto dal Miur e, in aggiunta, un master of arts riconosciuto dal sistema britannico e quindi dal Privy Council, il Consiglio privato di sua maestà. Da un lato, quindi, la possibilità di ottenere un titolo di Master of Arts che consentirà loro di accedere alla maggior parte dei programmi di dottorato internazionali, dall’altro anche la validazione britannica che offre infatti agli studenti un riconoscimento più internazionale del loro percorso di studio.

Fabio Siddu

Con 11 corsi di master tra Business Design, Product Design, Fashion Design, Interaction Design, Interior & Living Design, Urban Vision & Architectural Design, Fashion Management, Fashion Styling & Visual Merchandising, Visual Brand Design, Luxury Brand Management e Service Design, l’accademia, oggi guidata dal managing director Fabio Siddu, è frequentata da studenti di tutto il mondo provenienti da più di 40 nazioni e nel corso degli anni ha sviluppato una fitta rete di relazioni con numerose aziende del settore tra cui, per citarne solo qualcuna, Moncler, Stone Island, Timberland, Pininfarina, Krizia, Procter& Gamble, Yoox, The Coca-Cola Company, Versace, Bulgari e Salvatore Ferragamo.

Domus Academy nasce a Milano nel 1982 come costola della rivista Domus, allora diretta da Alessandro Mendini, e si posiziona come prima scuola post-graduate di design in Italia e progetto aperto attorno all’esperienza del design e della moda. Un periodo di transizione per il settore del design che, malgrado fosse riconosciuto in tutto il mondo, non poteva ancora contare su una scuola specifica, dal respiro internazionale e post-universitario.

I fondatori di Domus Academy venivano soprattutto dal rinnovamento del design italiano e dal movimento radical. Stiamo parlando dei gruppi Alchimia e Memphis, di Ettore Sottsass, Andrea Branzi e Alessandro Guerriero. La scuola si è rivolta subito a un pubblico di giovani designer provenienti da tutto il mondo: allievi ma anche portatori di culture e sensibilità diverse che costituivano una vera ricchezza e davano stimoli per il confronto intellettuale. Il suo programma, in particolare, si è basato fin dall’inizio sul metodo del learning by designing ovvero apprendimento attraverso lo studio, la ricerca e lo sviluppo di idee e progetti che si basano su richieste e necessità reali delle aziende.

Dal gap allora esistente, arriva quindi l’idea di fondare un indirizzo con un approccio metodologico innovativo: non solo design di prodotto ma anche design ambientale ed eco-compatibile. Negli anni, l’accademia riceve numerosi riconoscimenti come, nel 1994, il prestigioso Compasso d’Oro per l’attenzione costante alla qualità della didattica e l’esplorazione dei nessi fra design e moda (per l’occasione Domus Acadmy invitò grandi personalità come Nicholas Negroponte, Issey Miyake, Arata Isozaki, Philippe Starck, Renzo Piano, Vico Magistretti ed Elio Fiorucci).

    Domus Academy
    Domus Academy
    Domus Academy

Più recentemente è stata nominata in diversi ranking come eccellenza nella formazione settore moda e design. Nel 2019 la scuola ha ricevuto lo Special Badge of Excellence in Learning Experience da The Business of Fashion. E’ stata inclusa tra le prime cinque migliori università in Italia e tra le prime 150 al mondo nella sessione Art & Design dell’edizione 2021 del QS World University Rankings by Subject.

Questi sono alcuni degli alumni dell’area design, che si sono formati alla Domus Academy:

MARCO SUSANI E DEFNE KOZ

Recenti vincitori del Compasso d’Oro per il progetto Enel X Juicepole, una stazione di ricarica per i veicoli elettrici. Il prodotto introduce un esempio utile e innovativo di ricarica elettrica nella vita di tutti i giorni all’interno di un contesto urbano. Dopo Domus Academy, hanno iniziato la loro carriera lavorando presso Ettore Sottssas a Milano. Il loro studio lavora per clienti come Alessi, Allstate, Apple, 3M, Bernhardt, Enel, Fontana Arte, Foscarini, Leucos, Mitsubishi, Motorola, Nestle’, Nissan, Nurus, Panasonic, Philips, Pirelli, Seiko, Unilever, VitrA, Xerox.

FRANCISCO GOMEZ PAZ

Dall’apertura del suo studio di design a Milano nel 2004 ha sviluppato prodotti per importanti aziende di design come Artemide, Driade, Danese, Lensvelt, Luceplan, Olivetti e Sector. Vincitore del Good Design Award 2010, Red Dot Award 2010 e Compasso d’Oro 2020.

RODRIGO TORRES

Designer italo-colombiano specializzato in Product Design. Tra i suoi clienti Alessi (Italia), Poliform (Italia), Oras (Finlandia), Cassina IXC (Giappone), Nike (USA), Microsoft (USA / con MNML), Domodinamica (Italia). Rodrigo ha vinto per tre volte il Lapiz de Acero design award, due volte il Red Dot Award e quattro volte il Good Design Award. Il suo lavoro è stato reso celebre grazie ad alcune delle più importanti pubblicazioni di settore e mostre di design in Europa, Asia e America.

CHRISTOPHE PILLET

Pillet ha fondato la sua agenzia nel 1993. Nello stesso anno è stato nominato Designer of the Year al Salon du Meuble de Paris. Lavora per L’Oréal, Lacoste, Lancel e l’ Hôtel Sezz in Saint-Tropez.

FRED GOORIS

Nei cinque anni successive al diploma in Domus Academy, Fred Gooris lavora con Philippe Starck e Stefano Giovannoni su un’ampia gamma di progetti per diversi brand come Alessi, Lavazza, Nissan, Siemens. Nel 2004 fonda il proprio studio. Studio Gooris vince 20 premi internazionali di design, è riconosciuto come “Most Valuable Company in Hong Kong for Innovation and Design”, ed è incluso nella Culture Trip‘s top 10 design studio’s di Hong Kong.

MARIO TRIMARCHI

Nel 1999 fonda Fragile, studio di corporate identity, dove si occupa di progetti di posizionamento strategico e di comunicazione per aziende come Alessi, Banca Intesa e Artemide e istituzioni come Poste Italiane e la Biennale di Venezia. Per quasi dieci anni lavora all’Olivetti Design Studio. Con una certa continuità progetta per Alessi, creando prodotti inaspettati tra cui cestini e vassoi come La Stanza dello Scirocco (che ha vinto il Good Design Award 2010) e la serie di timballi in silicone e stampi in rame Il Tempo della Festa (che ha vinto il premio Design Plus 2013 e una Menzione d’Onore al XXIII Compasso d’Oro ADI). Nel 2014 progetta la caffettiera Ossidiana vincendo il prestigioso XXIV Premio Compasso d’Oro ADI e il Red Dot Award.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .

Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .