Lifestyle

Da domani a Milano arriva il primo negozio italiano di Supreme. Si potrà visitare solo registrandosi online

I rumors si erano inseguiti per anni e i lavori erano iniziati lo scorso anno ma finalmente domani 6 maggio prenderà forma il sogno di tutti gli appassionati dello streetwear con l’arrivo del primo store di Supreme a Milano. Lo spazio del punto vendita del marchio americano, il 13esimo tra Europa, Stati Uniti e Giappone, si troverà in Corso Garibaldi, all’angolo con piazza San Simpliciano.

Passato lo scorso anno sotto il controllo del gruppo da 13 miliardi di dollari (2019) Vf Corporation per la cifra di 2,1 miliardi di dollari (la più alta dopo l’acquisizione di Timberland nel 2011 per 2,3 miliardi), nei giorni scorsi il brand aveva già invaso la capitale meneghina con affissioni pubblicitarie e un maxi schermo luminoso in piazza XXV Aprile, e aveva iniziato inoltre a condividere sul suo profilo Instagram da 13 milioni di follower dei video con protagonisti alcuni skater che sfrecciavano tra le strade della città.

Uno store di New York (supremenewyork.com)

Ma la vera domanda sarà: come si potranno acquistare i capi? Si perché, per evitare folle lunghissime e le frequenti code davanti gli store, negli anni il marchio con l’inconfondibile logo scarlatto ha sperimentato un metodo tanto alternativo quanto semplice ovvero la registrazione online attraverso il sito. Nel dettaglio, di solito il martedì alle 11 (ora americana) è possibile accedere a un link attraverso il quale si può compilare un form con i propri dati, a quel punto, entro le 14 vi verrà chiesto di confermare la registrazione. Una volta in negozio, sarà possibile acquistare un prodotto per taglia nel giro di 15 minuti circa (Supreme rilascia infatti solo 10/15 capi o accessori per volta, i cosiddetti drop).

Un metodo di marketing che ha alimentato negli ultimi anni la desiderabilità del marchio, anche grazie alle numerose collaborazioni con nomi dell’industria come Nike, Vans, The North Face, Playboy, Levi’s, Timberland, Comme des Garçons, Stone Island e Louis Vuitton. Ma anche con marchi di design, lifestyle ed esponenti dell’arte contemporanea come Damien Hirst e Takashi Murakami.

L’interesse nei confronti del brand, fondato nel 1994 come etichetta di abbigliamento per skater da un’idea dell’imprenditore-stilista James Jebbia, è cresciuto in particolare a partire dal 2004 quando, dopo il primo negozio a New York in Lafayette Street, Jebbia ha aperto a Los Angeles uno spazio con al suo interno una pista da skate. Interesse sempre maggiore verso l’etichetta sportiva al punto che, scrive Forbes nel 2019, ha visto le vendite annuali del marchio più che raddoppiate negli ultimi quattro anni secondo Scott Roe, chief financial officer di VF Corporation.

Uno dei fenomeni che il marchio ha cercato sempre di contenere è poi quello della contraffazione con l’ultimo successo, messo a segno a dicembre, che ha visto Supreme ottenere la registrazione del marchio in tutta Europa da parte dell’Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale.

Per celebrare l’opening milansese, sarà lanciata una T-shirt con l’immagine dell’Ultima Cena di Leonardo da Vinci, simbolo e immagine fortemente evocativa per la capitale della moda.

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