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Dispensa Emilia annuncia nuove aperture e 200 assunzioni entro fine anno

di Fabiola Fiorentino

“Dispensa è un modo di essere, una filosofia nella quale si ritrovano anche i clienti che mettiamo sempre al centro del nostro progetto”. Sono le parole di Alfiero Fucelli, presidente e amministratore delegato di Dispensa Emilia che, dopo oltre 17 anni di attività, si prepara entro la fine dell’anno all’assunzione di 200 persone. Un traguardo e un punto di partenza che pongono le basi al rafforzamento della realtà ristorativa. Perché Dispensa Emilia non è soltanto un punto di ristoro per la pausa pranzo, ma un format di cucina espressa giovane e dirompente.

Dispensa Emilia e le tre nuove aperture

Nonostante un anno particolarmente difficile a causa dell’emergenza sanitaria dettata dal Covid-19 e le conseguenti chiusure alternate, il brand di ristorazione modenese ha appena varato a tre nuove aperture tra Emilia e Lombardia, Carpi, Garbagnate e Legnano (in provincia di Milano) e si prepara all’inaugurazione di altri sette ristoranti entro fine anno. Un chiaro e preciso segnale di ripresa che sottolinea la solidità di un marchio che ha fatto della sua proposta gastronomica un punto di forza ed eccellenza e che ‘dispensa’ letteralmente in tutta Italia un pizzico di Emilia.

Dopotutto, il format di cucina innovativo proposto da Dispensa Emilia – offrire i piatti della tradizione emiliana in un ambiente informale e con un servizio rapido ed efficiente – mixato alla tecnologia in uso e alla qualità della materia prima impiegata ha permesso sin dal 2004, anno della sua nascita, una crescita sempre costante dell’attività. Alfiero Fucelli, tra i fondatori del marchio, nel luglio del 2018 ha inoltre aperto le porte a Investindustrial, società di investimento leader in Europa, con lo scopo di progettare un piano di espansione per Dispensa Emilia a livello internazionale.

La filosofia e i piatti forti di Dispensa Emilia

La cucina emiliana, così come la cucina romagnola, sono parte di un processo storico culturale che unisce due grandi e importanti famiglie signorili: la corte ducale e la corte papale (in ordine di appartenenza). Nel corso di tutta l’età rinascimentale e barocca, la cucina emiliana ha sviluppato e incarnato i tratti somatici delle città vicine, dei popoli e dei personaggi illustri che l’hanno influenzata arrivando al titolo più prestigioso fra tutti: la cucina dell’abbondanza e della ricchezza. Caratterizzata soprattutto dalla sfoglia di grano tenero e uova da cui si ricavano lasagne verdi, tagliatelle e tortelli conditi con il tradizionale ragù alla bolognese.

Dispensa Emilia si fa portavoce di questo titolo preservando così la cultura gastronomica emiliana. Le tigelle farcite, i tortelloni alla zucca conditi al ragù, il Lambrusco proveniente da quattro differenti località e lo gnocco fritto: queste sono solo alcune delle eccellenze gastronomiche selezionate e condivise attraverso un format di vendita innovativo e ludico che punta a ricreare un’esperienza di gusto immersiva.

“Siamo partiti nel 2004 senza dar nulla per scontato, con l’obiettivo di poter far vivere alle persone un’esperienza buona, rilassata e divertente; oggi vedere che le persone tornano nei nostri ristoranti ci da fiducia dopo un periodo difficile ed è motivo di grande orgoglio e conferma che abbiamo costruito qualcosa di buono. E forti di questa consapevolezza, siamo ripartiti di slancio con il piano di sviluppo che ci porterà ad inaugurare una decina di nuovi punti vendita entro fine anno e ad assumere 200 persone sul territorio; le nuove aperture riguarderanno sia locali stand alone su strade ad alto traffico che format più piccoli e snelli in città e all’interno di centri commerciali. Per il 2022 prevediamo di consolidare ulteriormente la presenza in Italia per poi iniziare ad esplorare il mercato estero”, aggiunge Fucelli.

Alla guida dell’intera degustazione offerta da Dispensa Emilia c’è senza dubbio il centro produttivo di Modena, punto di partenza dell’attività, che si occupa della realizzazione di gran parte dei prodotti che vengono, poi, cucinati nei diversi ristoranti. La cucina di Modena, così chiamata, ha permesso di monitorare ogni singola fase del processo produttivo in modo da preservare l’identità di Dispensa Emilia e la qualità dei piatti che arrivano ogni giorno nelle tavole dei singoli ristoranti in giro per l’Italia.

I piatti di Dispensa Emilia sono, inoltre, declinabili anche per l’asporto. Si può effettuare l’acquisto con il sistema totalmente contactless App&Go, che permette ai clienti di ordinare e pagare il loro asporto attraverso l’applicazione Dispensa Emilia. E ritirare, una volta pronto, l’ordine comodamente dall’auto una volta arrivati sul punto vendita.

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