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La famiglia Weston mette all’asta la catena Selfridges per 4 miliardi di sterline

Da settimane, sui principali magazine internazionali circolavano voci circa la possibile vendita di Selfridges, storica catena britannica di grandi magazzini, fondata dall’imprenditore statunitense Harry Gordon Selfridge nel 1909. Ora, secondo quanto riporta The Guardian, la proprietaria famiglia Weston (una delle più ricche del Canada), avrebbe deciso di mettere all’asta il department con uno starting price di 4 miliardi di sterline. A supervisionare l’asta saranno i consulenti di Credit Suisse, che si occuperanno inoltre di inviare i documenti di vendita a un gruppo di potenziali acquirenti.

Oggetto della transazione sarebbero quindi i negozi di Selfridges nel Regno Unito (Londra, Manchester e Birmingham), oltre alla catena Brown Thomas, Arnotts in Irlanda e De Bijenkorf nei Paesi Bassi (in tutto il mondo, Selfridges può contare 25 punti vendita retail).

Il building di Selfridges a Oxford Street

I rumors sulla vendita del gruppo inglese sono iniziati a circolare poco tempo dopo la scomparsa, lo scorso aprile, dell’ottantenne capofamiglia W Galen Weston, artefice nel 2003 dell’acquisto di Selfridges per 628 milioni di sterline, che secondo le ultime stime di Forbes avrebbe un patrimonio netto di 7 miliardi di dollari. Metà canadese e metà britannico, l’imprenditore era alla guida di società alimentari, di vendita al dettaglio e immobiliari in Nord America, Regno Unito ed Europa (era presidente emerito di George Weston, il gigante canadese di cibo e vendita al dettaglio).

Come suggerisce The Guardian, tra le realtà interessate all’acquisto ci sarebbero il gruppo thailandese Central Retail, che possiede già i grandi magazzini esclusivi La Rinascente in Italia, Illum in Danimarca e KaDeWe a Berlino, HBC, il proprietario di Saks Fifth Avenue negli Stati Uniti, e The Lane Crawford Joyce Group di Hong Kong.

A partire dagli anni ’90, a decretare il successo della catena inglese, prima ancora dell’acquisto da parte della famiglia Weston, era stata la lungimirante azione dell’uomo d’affari italiano, investitore ed esperto di commercio al dettaglio Vittorio Radice. A cui va il merito di aver rinnovato gli spazi interni dei department, introducendo nuovi marchi e organizzando eventi per coinvolgere una platea più ampia di clienti, e di aver alimentato l’espansione di Selfridges fuori dai confini inglesi. Opera proseguita poi dai Weston, che hanno iniziato a sviluppare ristoranti esclusivi, un cinema e persino una pista da skate presso la sede di Londra.

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