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Bbva sbarca in Italia con una nuova banca digitale senza commissioni. I motivi della strategia del colosso spagnolo

La smaterializzazione delle banche non è un fenomeno nuovo. La diminuzione degli sportelli bancari era una tendenza già in atto, ma i tempi della pandemia hanno aggiunto un altro tassello a questa rivoluzione. Già perché la digitalizzazione ha coinvolto tantissimo anche l’universo dei pagamenti e, anche in Paesi dove il cash ha sempre fatto da padrone, ci si è abituati (di più) a usare conti online, a pagare con la carta e ad acquistare su internet. È da leggere sotto questa luce l’iniziativa del colosso bancario spagnolo Bbva, che ha deciso di sbarcare nel mondo del retail banking italiano lanciando una banca digitale da zero e senza filiali fisiche. Le leve su cui il gruppo poggerà le sue ambizioni di conquista per il mercato italiano saranno la convenienza del servizio – che applicherà zero commissioni su conto corrente, bonifici e prelievi – e la tecnologia. Bbva del resto ha investito molto nella digital experience, tanto che dichiara di avere 38 milioni clienti sui suoi canali digitali. Di questi, un 62% utilizza i servizi attraverso il cellulare.

L’avanzata del mobile banking

L’interesse dei grandi gruppi bancari è confortato da dati di mercati oggettivi. Il decimo rapporto annuale realizzato da Abi Lab, il consorzio per la ricerca e l’innovazione per la banca promosso dall’Associazione bancaria italiana, ha rilevato che nel 2020 i clienti attivi su Mobile sono cresciuti del 15 per cento. E, nel corso del 2021, il 75% delle banche intervistate ha dichiarato un aumento per il Mobile e il 41% per l’Internet Banking. La sensazione è che questa tendenza continuerà anche per i prossimi anni. E, di pari passo, potrebbe accelerare la chiusura di filiali bancarie, dopo che nell’ultimo decennio sono spariti quasi 10mila sportelli bancari sul nostro territorio, passati da 34.036 di inizio 2010 ai 24.312 all’inizio del 2020 (-30%).

Perché l’Italia è interessante dal punto di vista bancario

“L’Italia è un grande mercato, nel pieno di una profonda trasformazione digitale”, ha dichiarato Onur Genç, presidente e amministratore delegato di Bbva, “l’e-commerce, il mobile banking e i pagamenti con carta hanno avuto tassi di crescita a doppia cifra”. La campagna d’Italia del gruppo spagnolo è quindi giustificata da un’accelerazione senza precedenti del mondo bancario digitale, ma c’è almeno un’altra ragione per cui il nostro Paese è molto appetibile. L’Italia, infatti, ha un ingente risparmio privato e una mole molto importante di liquidità sui conti correnti, che secondo i dati della Banca d’Italia aggiornati a giugno 2021 ammonta a 1.131 miliardi di euro. Bbva, che ha una società asset management con 110 miliardi di patrimonio gestito, potrebbe una volta conquistata una base di clienti in Italia iniziare a collocare i suoi prodotti di risparmio gestito. Un business, quest’ultimo, ben più florido e remunerativo di quanto possa essere quello di una banca tradizionale retail.

La crisi delle banche tradizionali morde anche in Spagna

E se in Italia, come già scritto, la chiusura delle filiali bancarie fisiche continua a passo spedito, anche in Spagna, patria natia di Bbva, le cose non vanno certo meglio. Anzi. Bbva, seconda banca del paese per attivi, nel corso del 2021 ha annunciato che licenzierà 3.800 dipendenti e chiuderà 530 agenzie a causa del calo dei profitti e per la trasformazione digitale. Ma Bbva non è certo l’unica ad aver adottato simili iniziative, lo aveva già fatto il Banco Santander nel 2020 e la stessa CaixaBank, la più grande banca di Spagna, ha recentemente annunciato il suo terzo piano di ristrutturazione.

La competizione delle banche digitali, da una parte, e il costo del denaro ormai da tempo molto basso in Europa, hanno contribuito a erodere i ricavi dei gruppi bancari tradizionali, che hanno dovuto procedere con il taglio dei costi. Si cerca poi la crescita dimensionale per aggregazioni (la stessa CaixaBank ha assorbito Bankia) o con investimenti atti a generare nuove fonti di ricavi. L’idea di sbarcare in Italia, con il suo grande risparmio privato, arriva proprio da queste considerazioni. E, a questo punto, viene da chiedersi chi sarà il prossimo a interessarsi del nostro Paese.

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