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“È il momento giusto per avere un socio finanziario”: Chiara Ferragni va alla ricerca di un fondo di private equity

In questi giorni Chiara Ferragni è a Parigi, dove dal 24 al 27 gennaio andranno in scena le collezioni di alta moda primavera-estate 2022. Ma, tra un evento e l’altro, non ha tralasciato il business. Da un’intervista rilasciata a WWD e all’Economia del Corriere si apprende infatti che l’imprenditrice è alla ricerca di un fondo di private equity per la sua società Fenice Srl, di cui è amministratore delegato, che l’affianchi nello sviluppo di Chiara Ferragni Collection. Per questo, avrebbe affidato un mandato a Bnp Paribas.

“Il momento giusto per avere un socio finanziario”

“L’idea di avere un fondo nel capitale l’abbiamo sempre avuta in mente, ma prima dovevamo mettere l’azienda finanziariamente a posto e ritrovare l’armonia. Oggi, dopo due anni di lavoro, da quando ho preso in mano la guida della società e i risultati stanno arrivando, è il momento giusto per avere un socio finanziario. È il mio obiettivo di adesso: non intendo monetizzare le mie partecipazioni, ma voglio che la società cresca”, ha detto poi l’influencer.

Chiara Ferragni Collection comprende diverse categorie di prodotto quali calzature, abbigliamento bambino, intimo, cartoleria ed è un’attività completamente indipendente da TBS Crew srl, che si occupa della gestione del blog The Blonde Salad lanciato nel 2009 con Riccardo Pozzoli. TBS è controllata al 100% dalla holding Sisterhood srl, che dallo scorso giugno fa capo al 100% alla Ferragni (questo da quando l’imprenditrice ha acquisito il 45% del capitale di Sisterhood, quote prima riconducibili alle famiglie Morgese e Barindelli).

Fatturato a 46,3 milioni di euro

Il giro d’affari totale prodotto dalle tre aziende della Ferragni è stato di 46,3 milioni di euro nel 2021: 26 milioni di ricavi aggregati di Fenice sommati ai 6,8 milioni di Tbs Crew e ai 13,5 milioni di Sisterhood. E per il 2022 le previsioni per Fenice sono di un fatturato aggregato di 61 milioni (di cui ricavi da royalties per 12,5 milioni, +172%) e un margine operativo lordo di 2,4 milioni.

Nel corso degli anni le licenze raggiunte comprendono il prêt-à-porter e gli accessori con Swinger, le calzature con Mofra, una linea bambino con Monnalisa, intimo e beachwear con Velmar, gioielli con Morellato, cartoleria con Pigna e prodotti per bambini con Nanan. Infine, una collezione di occhiali prodotta e distribuita da Safilo.

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A novembre, inoltre, Ferragni ha lanciato la sua prima linea di make-up che comprendeva 7 prodotti disponibili sull’e-commerce delle profumerie Douglas e su chiaraferragnicollection.com.

Chiara Ferragni (hublot.com)

Ad aprile dello scorso anno, la cremonese da 26 milioni di follower su Instagram aveva messo a segno un altro colpo vincente entrando nel consiglio di amministrazione del gruppo Tod’s (nella sua orbita i marchi Tod’s, Hogan, Roger Vivier e Fay), determinando un rialzo di circa il 9% del titolo Tod’s in Borsa, fino ad arrivare in chiusura di giornata attorno al +14%.

Nel frattempo, non mancano le collaborazioni con le maison del lusso: ultime in ordine di tempo quelle con il marchio di orologi Hublot e l’azienda inglese di prodotti per capelli GHD.

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