the paac
Small Giants

La startup per lo shopping sostenibile che allunga la vita dei capi e permette di risparmiare 250 chili di co2 l’anno

Articolo tratto dall’allegato Small Giants del numero di dicembre 2022 di Forbes Italia. Abbonati!

Complice la tecnologia, stare al passo con le tendenze è sempre più difficile. Questo si riflette nelle nostre scelte di shopping, che ci inducono spesso a fare scelte frettolose, da rimpiangere poco dopo per motivi di budget, spazio, e, soprattutto, ambientali. Avere a completa disposizione un guardaroba illimitato, che però non occupi in via permanente l’armadio dando, altresì, l’opportunità di variare il proprio stile a seconda dell’umore della giornata sarebbe, è proprio il caso di dirlo, un sogno.

The Paac ha trasformato questa idea vincente in business. Gli artefici sono il ceo Alessandro Franzese, Antonio Carmine Napolitano (creative director) e Raffaele Solaro (cmo), che nel 2020 hanno lanciato la startup partendo dal modello della sharing economy. Il suo funzionamento è semplice: ti iscrivi, scegli il piano più adatto alle tue esigenze (tre le opzioni, 69 euro per il piano Smart, 39 per il Basic, 49 per l’Event) e scegli quattro capi dal sito con l’aiuto di un personal shopper high-tech. Il tuo “Paac” arriverà tramite corriere con i capi, che potrai indossare per una, due settimane oppure per un mese, a seconda del piano selezionato. Al termine di questo periodo, potrai acquistarli a un prezzo scontato o restituirli.

“L’idea è nata una sera, mentre aspettavo che la mia ragazza si preparasse per uscire: osservava il guardaroba pieno di vestiti e diceva di non avere nulla da mettere. In quel momento ho avuto l’idea e ho creato una soluzione di fashion leasing che riducesse l’impatto ambientale della moda”, spiega Franzese. A proposito di impatto ambientale, uno studio della University of Manchester rivela che, in media, circa il 12% del guardaroba di una donna rimane “inattivo”. E ogni anno vengono gettati 92 milioni di tonnellate di indumenti. “

Ottimizzando, e allungando, la vita dei capi, lasciando alle utenti la possibilità di trattenere i loro preferiti, risparmiamo circa 250mila litri d’acqua e 250 chili di co2 l’anno per ogni utente attivo sulla piattaforma”. Finora, la startup ha raccolto circa 430mila euro. “Grazie al capitale raccolto siamo riusciti a migliorare il servizio, e sviluppare una tecnologia che ci garantisce un elevato tasso di soddisfazione e fidelizzazione. Inoltre, stiamo aprendo un round per raccogliere un milione di euro, che ci permetterà di avviare il processo di internazionalizzazione e sviluppare ulteriormente il servizio in Italia”.

Al momento sono 20 le collaborazioni di The Paac con i brand di fascia medio-alta. Inoltre, è stato aperto un canale B2B2C: “In questo caso ci poniamo come partner per il brand, offrendo un servizio personalizzato grazie a un approccio da full service provider. Questo permette al brand di lanciare un’iniziativa sostenibile senza dover creare un team ad hoc. Inoltre, si possono capitalizzare prodotti di stagioni attuali e precedenti senza dover creare collezioni specifiche, preservando il posizionamento del brand”.

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