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Members club sofisticati, indirizzi per appassionati di vini e musei d’arte: 6 nuove destinazioni da scoprire a Milano

Milano si conferma capitale della coolness. A distanza di due anni dallo scoppio della pandemia, la capitale meneghina ha dato prova di grande resilienza, portando in città tante nuove proposte dal food alla moda passando per l’ospitalità, l’arte e il benessere.

Ecco 6 indirizzi da segnare in agenda per un viaggio di stile a tutto tondo.

Portrait Milano, il nuovo tempio del lusso

    Portrait Milano
    Portrait Milano
    Portrait Milano
    Portrait Milano
    Portrait Milano
    Portrait Milano
    Portrait Milano
    Portrait Milano
    Portrait Milano
    Portrait Milano
    Portrait Milano
    Portrait Milano
    Portrait Milano
    Portrait Milano
    Portrait Milano
    Portrait Milano
    Portrait Milano
    Portrait Milano
    Portrait Milano
    Portrait Milano
    Portrait Milano

Dal rinnovamento dell’ex Seminario Arcivescovile di Corso Venezia, nel cuore del Quadrilatero, ha aperto i battenti a gennaio una nuova destinazione del lusso meneghino. Si chiama Portrait, e accoglie al suo interno destinazioni per l’ospitalità, la ristorazione, lo shopping e il benessere. Un attento progetto di rinnovamento conservativo, promosso da Lungarno Collection e affidato all’architetto Michele De Lucchi e al suo studio AMDL CIRCLE, che dopo oltre 20 anni collega Corso Venezia con via Sant’Andrea, dando accesso all’elegante colonnato seicentesco e a svariati ristoranti, bar, boutique e proposte benessere.

Una formula già nota per le città di Roma e Firenze, parte di The Leading Hotels of the World, che a Milano ospita brand quali Antonia, insegna di riferimento della moda a Milano, SO-LE STUDIO, primo flagship del progetto nato dalla creatività di Maria Sole Ferragamo, e The Longevity Suite, clinica antiage che da dalla primavera 2023 firmerà tutta la parte benessere di Portrait Milano. E poi tante proposte food come Beefbar e il ristorante casual dining 10_11 (“Ten Eleven”), con una cucina ispirata alla tradizione lombarda.

Dal primo piano dell’edificio si sviluppa invece la dimensione privata: 73 tra camere e suite realizzate dall’architetto Michele Bönan, con uno stile classico che richiama la tradizione delle dimore milanesi ma con dettagli contemporanei ispirati all’artigianalità toscana, come le maniglie in cuoio e le boiserie in rattan. In un tributo ai luoghi storici della famiglia Ferragamo.

Ballard & Fant, trattamenti beauty con aperitivo

    Ballard & Fant
    Ballard & Fant
    Ballard & Fant
    Ballard & Fant
    Ballard & Fant
    Ballard & Fant
    Ballard & Fant
    Ballard & Fant

In Viale Piave ha aperto un beauty bar dall’anima ibrida. Si chiama Ballard & Fant ed è uno spazio rivolto al benessere ma anche al gusto. Progettato da FORO Studio, il locale offre una serie di trattamenti che vanno dallo skincare viso alla manicure, fino a tecniche più specifiche come il micropricking estetico o la dermopigmentazione. Ballard & Fant è poi anche un cocktail bar e caffetteria in cui si possono ordinare diverse tipologie di food & beverage.

L’idea è di Giancarla e Micaela, “due sorelle dalle anime opposte, ma complementari, per le quali il richiamo imprenditoriale è sempre stato molto forte”, come si legge dalla loro pagina web. Una avvocatessa, l’altra economista, le loro carriere si uniscono nella creazione di questo beauty bar. ​

“Il concept viene originato dalla loro volontà di creare un luogo d’evasione, che rappresenti il loro ideale di benessere, in cui accogliere un pubblico contemporaneo in cerca di esperienze di valore. Un luogo che persegue il culto del bello, attingendo dalla sensibilità estetica delle due sorelle, e che si cela dietro gli alter ego che ne compongono il nome”. ​ Il riferimento del progetto è infatti affettuosamente diretto alla figura del nonno pittore, conosciuto dal pubblico come Alfred Baltann.

Fondazione Luigi Rovati, un viaggio nell’arte

    Fondazione Luigi Rovati
    Fondazione Luigi Rovati

Il museo d’arte della Fondazione Luigi Rovati a Milano ha aperto a settembre in Corso Venezia 52. Al suo interno (in uno spazio costruito nel 1871, che è stato della famiglia Bocconi, poi dei Rizzoli e infine dei Rovati), oltre 250 opere tra vasi, ex voto, urne cinerarie e bronzi etruschi, esposte accanto a capolavori di Lucio Fontana, Arturo Martini, Pablo Picasso e Andy Warhol. Un viaggio nell’arte dal mondo dell’arte etrusca a quello dell’arte contemporanea, visitabile da mercoledì alla domenica, dalle 10 alle 20. Il processo di restauro della Fondazione è da attribuire allo studio MCA – Mario Cucinella Architects, fondato e diretto da Mario Cucinella.

La visita inizia dalle sale ipogee, progettate da Mario Cucinella per richiamare i tumuli funerari etruschi di Cerveteri, e si prosegue poi sul Piano Nobile, dove le sale del palazzo sono state restaurate e riprogettate tra specchi settecenteschi, porte dorate, pavimenti e camini di marmo. Protagoniste le opere antiche e contemporanee.

Casa Cipriani, il members club di lusso sbarca a Milano

Casa Cipriani Milano

Dopo New York anche Milano ha il suo members club firmato Casa Cipriani. Situato in via Palestro 24 e affacciato su uno dei parchi più antichi di Milano, i giardini Indro Montanelli, lo spazio ricorda per gli arredi interni gli ambienti dei vecchi gentleman club inglesi. Il palazzo comprende 15 camere e suite che portano la firma dell’architetto fiorentino Michele Bonan. In ciascuna delle camere protagonista è il legno, declinato in tonalità rovere per il pavimento e noce specchiato per le boiserie. L’ispirazione è quella dell’Harry’s Bar di Venezia: un club per soci, con camere di hotel aperte al pubblico, all’interno di un palazzo storico.

Curiosa, e discutibile visti i tempi odierni, la policy stabilita dalla struttura. Ecco le note più interessanti:

“Per l’accesso e la permanenza nel club è richiesto sia ai soci sia ai loro ospiti il rispetto del seguente codice di abbigliamento, restando inteso che in caso di non rispetto delle seguenti linee guida potrebbe non essere consentito l’ingresso”, si legge dal sito. Nello specifico, si alle polo semplici, ma solo fino alle ore 18, no a jeans con strappi, scarpe da ginnastica in buone condizioni, e se abbinate a un abbigliamento nel complesso elegante. Bandito del tutto un abbigliamento sportivo e da palestra, incluse scarpe da corsa e felpe. No anche a berretti e cappelli sportivi.

Niente social, poi: “Fotografie e riprese video sono severamente vietate in tutte le aree comuni del club. È vietato scattare foto o postare sui social media per garantire la riservatezza dei nostri ospiti”. E gli animali non sono ammessi. Insomma, un vero club d’altri tempi.

Millésime 1990, per gli amanti dei vini francesi

Millésime 1990

Millésime 1990 è un bar à vin ed enoteca specializzata nella vendita di vino francese. Il locale ha aperto i battenti in via Raffaello Sanzio 4, e si distingue per un’accurata selezione di etichette e produttori, che vuole abbracciare tutte le regioni vitivinicole dalla Provenza alla Champagne, dal Rodano all’Alsazia, passando per Borgogna, Jura e Bordeaux.

L’idea è della coppia, nella vita e nel lavoro, Massimiliano Balestreri, patron del wine bar “El Buscia” a Milano, e Silvia Vecchione, che hanno trasferito la comune passione per la Francia vitivinicola nella creazione di un business.

Nel locale, l’esperienza à la français viene arricchita poi da una serie di piatti gourmet provenienti da tutte le regioni del territorio francese: taglieri di salumi, selezioni di formaggi caprini e vaccini, paté in crosta di pane, foie gras d’anatra, e petto d’anatra affumicato.

Vesta, i sapori del Mediterraneo diventano chic

    Vesta
    Vesta
    Vesta

Non se ne è sentito molto parlare, ma in via Fiori Chiari, nel cuore di Brera, ha aperto una nuova destinazione del food di lusso. Si chiama Vesta, e tra i suoi fondatori c’è anche Leonardo Maria Del Vecchio, figlio del patron di Luxottica.

Il ristorante, curato dall’architetto Stefano Belingardi Clusoni, dedica la sua proposta food esclusivamente al culto del pesce in tutte le sue forme. Un omaggio ai sapori del Mediterraneo, con piccole portate da condividere come i blinis di salmone selvaggio o la tempura di pesci, crostacei e molluschi, ma anche con i primi della tradizione italiana come i tagliolini aglio, olio, peperoncino, ricci di mare, scampi, caviale d’aringa oppure la fregola sarda ai frutti di mare.

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