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Chi è Luigi Paesano, il barbiere di Secondigliano che gira l’Europa per tagliare i capelli ai campioni del calcio

La sua vita è un viaggio continuo. Lo è stato dagli inizi. Da Secondigliano, periferia napoletana, a Roma, poi Milano e da lì praticamente tutta l’Europa. L’unica certezza della sua vita è il suo mestiere: il barbiere. Luigi Paesano negli anni ha costruito un brand che porta il suo nome e che è conosciuto da un vasto pubblico – quasi 47 mila followers su Instagram – anche per la sua fama di “barbiere dei calciatori”. Ma Paesano non ha trovato il successo per caso. Lo ha sognato, voluto e incontrato. Il segreto? “Se lo immagini e ci credi, si realizzerà”.

Paesano si affacciò al mestiere a 12 anni: “Dopo aver fatto la prima barba ho capito che mi piaceva”, racconta. Poi la prima paga di 240 euro al mese a Napoli e poco dopo il suo primo lavoro vero a Roma. “Lì guadagnavo solo 1.000 euro al mese, ma ero soddisfatto perché avevo un contratto”. Ma già a 17 anni sognava di più. Quando si presentò dal titolare chiedendo cosa potesse fare per guadagnare di più si sentì rispondere “Devi fatturare”. Lui non esitò e munito di un bigliettino da visita che riportava il suo nome e quello del negozio ha cominciato a fare il pr di se stesso nei locali romani.

Gli incontri con Icardi, Lautaro e Ibrahimović

Da qui il primo contatto con il mondo dei calciatori, che lo avrebbe portato a realizzare il suo sogno di arrivare a Milano. “Fui invitato a una festa da un ex partecipante al Grande Fratello”, racconta Paesano. “Qui tutti avevano portato dolci e vino, invece io mi sono presentato con gli attrezzi del mestiere. Fu lì che a mezzanotte e mezza tagliai i capelli a Maurizio Mattioli (attore, ndr). Dopo il taglio facemmo foto e video per i social. Si avvicinò il cugino di Antonio Candreva (calciatore della Salernitana, ex Lazio e Inter, ndr) che mi disse ‘quando verrà a Roma te lo presento’”. Paesano, non volendo aspettare, gli disse: “Noi ci spostiamo ovunque per soddisfare i nostri clienti”.  Il giorno dopo era già a Milano (all’epoca Candreva giocava all’Inter) “Quando arrivai a casa del calciatore gli dissi: ‘Se ti piace ti seguiamo ovunque’”. Lui accettò e ogni dieci giorni Paesano partiva per andare a Milano. “Da Candreva abbiamo poi iniziato a tagliare i capelli a Roberto Gagliardini, a Matias Vecino e a Mauro Icardi”.

L’ex capitano dell’Inter però non poteva aspettare due settimane tra un taglio e l’altro e gli lanciò una proposta: “Se vuoi essere il mio barbiere io non posso aspettare due settimane, ma solo una settimana”. Da lì in poi, a qualunque orario e in qualunque città Paesano partiva e andava a tagliare i capelli dell’argentino. È stato proprio Icardi poi, a presentargli Lautaro Martinez. Da quel momento in poi il 10 nerazzurro è un fedelissimo del barbiere e si fa seguire ovunque per sistemare l’iconico taglio di capelli. Fondamentali poi i primi tagli a Coverciano, che gli hanno permesso di arrivare a calciatori di più squadre, tra cui Milan e Juventus. Quindi altri clienti tra cui: Paulo Dybala, Medhi Benatia, Gigio Donnarumma e Zlatan Ibrahimović.

Il rapporto con Donnarumma

Tra gli aneddoti più divertenti raccontati da Paesano ci sono sicuramente quelli che arrivano dalla casa del portiere della Nazionale a Parigi. “Quando vado a casa di Gigio – ogni dieci giorni parto per sistemare i suoi capelli – sembra sempre di tornare a Napoli”, ci racconta, “qui trovo prodotti locali e non manca mai la pizza. Ovviamente Gigio prepara tutto per me perché lui deve tenersi in forma”. Ma tra i calciatori c’è qualcuno che preferisce recarsi nel suo negozio in via della Moscova a Milano – l’altro punto vendita si trova a Posillipo, quartiere affacciato sul Golfo di Napoli – per rilassarsi e vivere l’esperienza completa. Tra questi c’è Ibrahimović: “è stato l’unico che mi ha messo in soggezione”, ci dice divertito Paesano. “Il giorno in cui doveva venire a tagliare i capelli per la prima volta ho chiuso il negozio alle 18”, racconta. “Quando è arrivato ha chiesto: ‘Sei tu il boss? So che vai a casa di tutti. Per farti capire la differenza tra Ibra e tutti sono io che vengo a casa tua’”. L’attaccante ha voluto addirittura firmare la porta della sala rossonera del negozio milanese di Paesano.

L’arte e il sogno Messi

Entrando nel suo shop si vive il clima da derby milanese. Una sala infatti è sulle tonalità del blu e una del rosso. “Ovviamente nella prima ci vogliono andare i calciatori dell’Inter, nell’altra quelli del Milan”. Ma quelli di Paesano è un punto vendita che profuma di arte. Più nello specifico di arte di strada. “Sono nato e cresciuto a contatto con la strada e tutto quello che ho imparato viene da lì”, sottolinea Paesano. “Per questo motivo ho deciso di portare il linguaggio artistico che viene dalla strada nel mio negozio, unendolo ad un’atmosfera parigina, altro posto che è stato importante per me e per la mia crescita professionale”. Paesano ha quindi deciso di dare voce a giovani artisti e ha messo a disposizione il suo negozio come se fosse una tela bianca. Il supporto nella realizzazione dello shop è arrivato principalmente da Plan X, galleria presente a Capri e Milano che raccoglie opere di street artist milanesi, mentre i graffiti sono stati realizzati dagli art designer di un noto brand di moda. Le boiserie sono state invece decorate da Dot Pigeon, artista milanese diventato una celebrità mondiale grazie alla crypto arte.

Nonostante la mole di lavoro Paesano riesce anche a pensare al futuro. “Qualcuno mi dice che sono matto ma io più corro, più voglio fare”. Il suo sogno è “mettere le mani sui capelli di Lionel Messi”, e magari presto, forse grazie ai suoi frequenti viaggi a Parigi, potrà realizzarlo. Anche perché a Parigi presto potrebbe tornarci con più frequenza, grazie a un progetto che prevede l’apertura di un nuovo shop con annessa galleria d’arte nella capitale francese.

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