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Meta potrebbe licenziare altre migliaia di dipendenti. Il motivo? Non performano

Meta sarebbe pronta a una nuova ondata di licenziamenti. A rivelarlo è il Wall Street Journal, che è venuto in possesso dei report di valutazione che la società sottopone ai suoi dipendenti. Evidenziando che per migliaia di loro i risultati, in termini di rendimento, sono stati del tutto negativi.

Fatti principali

  • Secondo il Wall Street Journal, Meta sarebbe pronta ad avviare un’altra ondata di licenziamenti nel 2023
  • Migliaia di lavoratori sono stati infatti valutati negativamente al termine di un’indagine interna sulle loro prestazioni.
  • Nel dettaglio, secondo il giornale americano, il 10% dei dipendenti totali, nell’ultimo ciclo di recensioni delle performance, ha ricevuto un giudizio ‘meets most’ (soddisfa per la maggior parte). Si tratta del penultimo posto nella classifica stilata da Meta.
  • Come evidenziato da Forbes, oltre a poter tagliare diversi bonus, Mark Zuckerberg, ceo della società, prevede di rallentare le assunzioni di ingegneri di “almeno il 30%” nel 2023.
  • Secondo The Verge, per Meta il 2023 sarà l’“anno dell’efficienza“, un termine socialmente accettabile per dire che è pronta a licenziare manager ben pagati.

Background

A novembre 2022, Mark Zuckerberg ha annunciato il licenziamento di 11mila dipendenti. Osserverò le nostre prestazioni aziendali, l’efficienza operativa e altri fattori macroeconomici per determinare se e quanto dovremo riprendere le assunzioni a quel punto”, aveva aggiunto nella lettera.

In cifre

A inizio febbraio, in seguito della pubblicazione dei conti dell’ultima trimestrale di Meta, il patrimonio netto di Mark Zuckerberg è salito di 12,4 miliardi di dollari, arrivando a 67,6 miliardi di dollari totali. Le azioni della società sono salite del 23%.

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