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Portare il porno alla luce del sole: i piani del nuovo proprietario di Pornhub

La casa madre del più grande sito porno al mondo è stata appena acquisita dal fondo di private equity Ethical Capital Partners, che promette di mettere ordine tra i video di sfruttamento sessuale.

I nuovi proprietari di Pornhub, il sito porno più popolare al mondo, vorrebbero uscire allo scoperto e offrire al pubblico una visione completa dell’azienda, che è gravata da un lungo passato oscuro.

Giovedì scorso la società canadese di private equity Ethical Capital Partners (Ecp) ha annunciato di avere acquisito la capogruppo di Pornhub, MindGeek. Solomon Friedman, avvocato penalista e socio fondatore di Ecp, con sede a Ottawa, afferma che MindGeek, che ha sede in Lussemburgo e opera da Montreal, inaugurerà presto una nuova era all’insegna della trasparenza.

“Il nostro team è accessibile al pubblico, trasparente, facilmente reperibile e raggiungibile”, spiega Friedman. “È giunto il momento di un nuovo approccio, non solo in MindGeek, ma in generale in questo settore. Ci vuole un ambiente in cui questo stigma e la sindrome della vergogna possano sparire”.

I guai di MindGeek

MindGeek ha vissuto anni difficili per l’accumularsi di accuse di avere tratto profitto da video di stupri e abusi su minori. La società sta combattendo una serie di battaglie legali, tra cui una class action civile negli Stati Uniti originata da video sessualmente espliciti di adolescenti e bambini caricati su alcuni dei suoi siti web. (Oltre a PornHub, che conta più di 130 milioni di visitatori al giorno, MindGeek è anche proprietaria di YouPorn e RedTube). La società ha negato con fermezza qualsiasi illecito, ma Visa e Mastercard hanno escluso Pornhub e la piattaforma pubblicitaria di MindGeek, TrafficJunky, dai propri sistemi di pagamento. MindGeek ha dichiarato che i suoi siti web in abbonamento hanno nuovamente accesso al portale di pagamento di Mastercard, ma non la sua piattaforma pubblicitaria.

Friedman ammette che MindGeek ha davanti a sé diverse sfide da affrontare, ma per farlo intende coinvolgere il pubblico, gli stakeholder della società e varie organizzazioni e potenziare la tecnologia per consentire il controllo dell’età, dell’identità e del consenso di chi compare nei video caricati sul suo sito web.

“Un apripista per internet”

“Vogliamo che questa piattaforma sia non solo la più sicura e rispettosa della legge nel settore della pornografia, ma anche, naturalmente, che faccia da apripista a internet nel suo complesso”, dichiara Friedman. “Non c’è davvero nessun altro sito per adulti in cui la gente possa stare più tranquilla che il materiale di cui sta godendo sia lecito, offerto consensualmente e prodotto responsabilmente da autori di contenuti protetti da una serie di strumenti, sia online che offline”.

Friedman aggiunge che MindGeek vuole impegnarsi e collaborare per contribuire ad affrontare i problemi “non solo dell’industria degli adulti, ma di internet nel suo complesso”.

La storia di Ecp

Ecp è stata fondata da Friedman e da altri soci, tra cui Fady Mansour, un altro avvocato penalista, Derek Ogden, che è stato un ufficiale della Royal Canadian Mounted Police e ha lavorato nel settore della cannabis, e Sarah Bain, specializzata in comunicazione e relazioni pubbliche.

Secondo un’inchiesta del Financial Times del 2022 su MindGeek, la società ad azionariato privato, supportata finanziariamente dall’ex socio di maggioranza Bernd Bergmair, schivo e riservato con la stampa, ha generato nel 2008 ricavi per 460 milioni di dollari. Secondo i documenti ottenuti dal Globe and Mail, nel 2020 la società ha aumentato i propri ricavi a 482 milioni di dollari.

Nonostante gli scandali, Friedman ritiene che il futuro per MindGeek sia roseo ed Ecp sostiene che la società tecnologica e di intrattenimento per adulti possa monetizzare alcuni dei propri servizi anche al di fuori dell’industria del porno, contribuendo così alla lotta contro i problemi che affliggono internet, non solo nei siti per adulti.

Il valore inespresso della tecnologia

“Riteniamo ci sia un enorme valore inespresso nella tecnologia che questi signori hanno creato, sia dal punto di vista della fiducia e della sicurezza, sia per quanto riguarda la moderazione, la sicurezza finanziaria e la riservatezza dei dati”, afferma Friedman. “Quella che abbiamo scoperto in MindGeek è davvero una gamma di soluzioni leader del settore. E costoro hanno il potenziale per continuare a svilupparne altre. A nostro avviso, questo lascia parecchio potenziale inutilizzato in termini di dialogo aperto, forme di collaborazione per poter lavorare in modo trasversale, possibilità di confronto con i principali attori dell’industria di internet per creare un vero dibattito pubblico sulla possibilità di esprimersi online sul sesso in modo sicuro, legale e responsabile. Si tratta ovviamente di sfide. Ma dalle grandi sfide derivano grandi opportunità”.

Mentre i precedenti proprietari hanno cercato di mantenere un profilo basso, Ecp vuole fare il contrario. Sebbene la reputazione della società sia molto bassa tra il pubblico – un compromettente editoriale del New York Times del 2020, a firma di Nicholas Kristof, ha raccontato molte storie di adolescenti e bambini che sarebbero stati vittime di traffici e sarebbero stati sfruttati sulla piattaforma – Friedman ritiene che molti dei problemi della società possano essere affrontati attraverso un dialogo aperto. Un nuovo documentario provocatorio di Netflix, Money Shot: The Pornhub Story, uscito all’inizio di questa settimana, racconta anch’esso le numerose controversie che riguardano la piattaforma. 

Il porno alla luce del sole

“Ci sono temi importanti da discutere: come la sessualità si possa collocare nella nostra società, la salute e il benessere sessuale”, dice Friedman. “E queste discussioni non possono avvenire a porte chiuse e tra un gruppo ristretto di persone. Il nostro team vede le cose in modo molto diverso. Siamo orgogliosi del lavoro che questa società sta facendo, sia in termini di offerta principale, una piattaforma per adulti consenzienti, che della libera condivisione e sfruttamento dei loro contenuti e della loro espressione personale”.

Ma molti non credono alla promessa di Ecp di portare il porno alla luce del sole. Laila Mickelwait, che ha fondato Traffickinghub, un’organizzazione dedicata alla chiusura di Pornhub e alla denuncia dei suoi dirigenti, non crede che qualcosa possa cambiare con la nuova proprietà. In seguito alla notizia della vendita, Mickelwait ha scritto oggi su Twitter: “Ethical Capital Partners, la holding costituita per l’acquisto di Pornhub, è una farsa totale”.

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