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Dalla salute al tempo libero: così Generali è diventato produttore e fornitore di welfare aziendale

di Lavinia Desi

Articolo tratto dal numero di maggio 2023 di Forbes Italia. Abbonati!

La salute rappresenta oggi la priorità per l’82% degli italiani ed è indicata tra gli obiettivi fondamentali del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che prevede investimenti per 20 miliardi di euro a supporto del servizio sanitario nazionale entro il 2026.

La collaborazione tra pubblico e privato, il focus sulla dimensione territoriale e la svolta digitale, oltre a essere gli elementi in grado di dare una risposta concreta e rapida alla crescente domanda e ai disagi che si stanno creando nel mondo della sanità, sono i pilastri del futuro del sistema sanitario, in un paese che oggi conta più di quattro milioni di persone non autosufficienti e 14 milioni di over 65, un dato destinato a salire fino a 20 milioni entro il 2045.

In un mercato infortuni e malattie che vale circa 7 miliardi di euro, Generali detiene una quota di mercato di oltre il 22%, con una raccolta premi che nel 2022 si è attestata a 1,6 miliardi. La strada da fare è ancora lunga, ma il welfare aziendale è cresciuto negli ultimi anni.

La crescita delle aziende che offrono soluzioni di welfare

Stando ai dati della settima edizione del rapporto Welfare Index Pmi, l’indagine promossa da Generali assieme alle associazioni imprenditoriali, il 68,4% delle imprese di medie e piccole dimensioni ha raggiunto un livello medio di benessere in azienda e il 24,7% un livello elevato, in crescita rispetto al 10,2% del 2016.

“Negli ultimi anni”, spiega Francesco Bardelli, chief health&welfare and connected business development officer di Generali Italia e ceo di Generali Welion, “abbiamo osservato una crescita costante nell’impegno delle aziende su questo fronte, con un aumento del numero di imprese che hanno investito nel settore e offrono ai propri dipendenti soluzioni di welfare”.

Dai dati è inoltre emerso come le aziende che offrono ai dipendenti flessibilità e benessere rilevino performance migliori. Per il colosso assicurativo, “il tema welfare riguarda anche la promozione in termini culturali, per dimostrare come le aziende che investono su questo pilastro registrino maggiori incrementi di produttività e profitti”.

Generali fornisce soluzioni per aumentare il benessere dei dipendenti anche in ottica b2b e “si posiziona come produttore e fornitore di welfare”. Opera attraverso diverse iniziative per i suoi 15mila dipendenti in Italia, soluzioni per le imprese assicurate e progetti per la diffusione della cultura del welfare nel paese.

Da Generali Welion all’unità health&welfare

È su queste basi che nel 2017 è nata Generali Welion, società dedicata al welfare per famiglie, imprese e lavoratori che, attraverso una piattaforma, “offre servizi per dipendenti e aziende clienti in maniera molto semplice” e permette di fruire di soluzioni che vanno dalla salute ai flexible benefit.

“Riteniamo che quella della salute sia l’area più importante da offrire come integrazione ai nostri dipendenti e a quelli dei nostri clienti. Pensiamo però anche a tempo libero, formazione, istruzione. E poi c’è l’utilizzo dei bonus su carburante e caro energia elettrica”.

Anche per le aziende diventa fondamentale offrire coperture sanitarie per i propri dipendenti. “L’aspetto cruciale”, secondo Bardelli, “è far percepire alle proprie persone anche il valore di tutte le misure di welfare che vengono messe a disposizione, attraverso una strategia di comunicazione interna”. Anche alla luce di questo Generali ha varato il 1 marzo la nuova unità organizzativa health&welfare, mettendo insieme il mondo malattie e quello degli infortuni.

“L’idea nasce dal fatto che il settore salute è strategico e sta crescendo molto anche in termini di volumi. Ci aspettiamo sia quello che, nel mondo assicurativo, crescerà di più. Il nostro modello di business sul campo era troppo frammentato e abbiamo sentito la necessità di unirlo in un’unica business unit che partisse dal prodotto, integrando nativamente i servizi fino alla gestione della liquidazione dei sinistri e, soprattutto, del network sanitario”.

L’approccio multicanale di Generali

Un modello unico sul mercato italiano, che unisce in un solo polo i diversi segmenti di business per i clienti retail, imprese ed employee benefit, con un’offerta per la prevenzione e la protezione della salute di famiglie, lavoratori e imprese.

Il nuovo modello, che parte dalle competenze accumulate da Generali in oltre 190 anni e dalla sua esperienza nella consulenza per famiglie e imprese, con una rete capillare e una visione internazionale, permette di allineare l’organizzazione di Generali Italia alle priorità e ai bisogni del mercato e si distingue per un approccio multicanale che valorizza i 20mila agenti, consulenti e welfare specialist.

La proposta alle famiglie e alle imprese si basa su un ecosistema per la prevenzione e la protezione della salute in costante evoluzione, per facilitare l’accesso alle cure, per la telemedicina e per la digital health. Il Pnrr rappresenta “un’occasione irripetibile” per rinnovare il sistema di welfare pubblico e privato, anche allo scopo per rafforzare la coesione del Paese.

“Dopo la pandemia, le persone hanno posto la salute in cima alla lista delle priorità”, rileva Bardelli. Generali ha messo allora a disposizione di famiglie e imprese campagne di check up preventivi, in un network di oltre novemila strutture sanitarie convenzionate, per “rendere più accessibile la sanità di alta qualità”, anche in termini di tempi di servizio.

“È il momento perfetto per sviluppare e pensare soluzioni che aiutino a canalizzare risorse e investimenti che rispondano a quest’esigenza”, afferma Bardelli. “Il welfare è il maggior valore che si può trasferire alle persone e alla società”.

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