Under 30

La piattaforma di e-learning di questo under 30 offre ripetizioni scolastiche a prezzi competitivi

Articolo tratto dal numero di maggio 2023 di Forbes Italia. Abbonati!

Galeotto fu l’acquisto del primo MacBook, nel 2010. A quel tempo Cristiano Scarapucci aveva 16 anni e all’informatica preferiva di gran lunga lo sport. Insomma nulla, soprattutto i pessimi voti a scuola, poteva far presagire che qualche anno dopo, nel 2013, avrebbe ideato una piattaforma online per le ripetizioni scolastiche.

Schoolr prende per mano gli studenti in difficoltà per rimetterli in carreggiata attraverso un metodo e un programma di studio personalizzati”, spiega. “Operiamo analizzando le specifiche esigenze dello studente e costruendo su di lui un piano di studio”. Tutte le lezioni sono online e i tutor sono selezionati attraverso uno screening molto accurato. Per Cristiano l’informatica non è stata però amore a prima vista. “Pian piano ho scoperto che non era fatta solo di bug, errori di sistema, antivirus e cavi sporchi di polvere dietro la scrivania”.

Come nasce l’idea di Schoolr

L’idea di Schoolr è nata tra i banchi di scuola dopo la creazione di un blog di informatica seguito dalla maggioranza degli studenti. Il successo del blog è arrivato alle orecchie della professoressa di psicologia, che gli ha chiesto di crearle un sito dove inserire le dispense e permettere agli studenti di seguire le lezioni anche online. “Mentre tornavo a casa, quel giorno, ricordo di aver pensato che, se quel progetto poteva funzionare per lei, sarebbe stato un successo anche per tutti gli insegnanti d’Italia”.

Cristiano ha iniziato quindi a sviluppare la sua idea: “Il sito alla professoressa non l’ho più realizzato ma, un anno dopo, ho messo online la prima demo di Schoolr”. Al momento, la piattaforma mette a disposizione tre servizi. Schoolr Lesson, con lezioni e ripetizioni online one to one adatte a tutte le tasche, permette di recuperare dopo brutti voti, mentre Schoolr Welfare, con gli stesi obiettivi, si colloca nell’ambito del welfare aziendale.

“Abbiamo accordi con oltre 500 aziende italiane, che consentono ai loro dipendenti di acquistare lezioni attraverso i voucher welfare”. Infine Schoolr Friends, servizio che permette ai piccoli gruppi di studenti di unirsi in una micro-classe per lo svolgimento delle lezioni e ripetizioni pomeridiane, risparmiando così economicamente. “In media, il costo di una ripetizione in Schoolr va tra i 15 e i 20 euro l’ora, mentre con Schoolr Friends il singolo studente può arrivare a pagare anche tre euro l’ora. Più studenti sono presenti nella classe, quindi, meno costa la lezione”.

Le realtà che hanno creduto nella startup

La pandemia ha giocato un ruolo determinante per la crescita della startup. “In quel momento tutti avevano bisogno di noi. Abbiamo avuto la fortuna di essere supportati anche dalla Fondazione Giovanni Agnelli, che ha investito, con scopo benefico, decine di migliaia di euro per offrire gratuitamente lezioni agli studenti più fragili economicamente.

Oltre ad alcuni investitori privati, finora ha creduto nel progetto Nana Bianca, dal 2019 al nostro fianco, che ha poi deciso di investire anche nel 2022 insieme a Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze. Stiamo lavorando, inoltre, affinché nel 2024 possa concretizzarsi un nuovo round, che ci permetterebbe di espanderci anche fuori dai confini nazionali”.

Un network di oltre 30mila studenti iscritti

Con una rete di oltre cinquemila tutor, la piattaforma può contare oggi su più di 30mila studenti iscritti. “Schoolr 2.0 è in fase di rilascio proprio in questi giorni, con grandi migliorie al servizio. Permetterà di trovare tutor più facilmente, acquistare le lezioni rateizzando il costo e offrire ai genitori uno spazio in cui potranno assistere allo sviluppo delle lezioni tramite i report degli insegnanti”.

Inoltre, Cristiano e il suo team stanno lavorando sull’integrazione dell’intelligenza artificiale: “Lanceremo un sistema intelligente che riassumerà in forma scritta le lezioni che si svolgono sulla piattaforma, permettendo allo studente di avere una schematizzazione scritta a fine lezione. Successivamente, penseremo ai tutor virtuali”.

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