Articolo tratto dal numero di giugno 2023 di Forbes Italia. Abbonati!
Al Crowne Plaza Milan City la cultura dell’accoglienza si manifesta attraverso la professionalità degli addetti e la qualità del servizio, unite a un ambiente disegnato per far sentire gli ospiti sempre a loro agio, secondo gli standard internazionali, ma senza dimenticare un modello tutto italiano. “Noi italiani restiamo sempre maestri dell’ospitalità”, dice il direttore, Luciano Pellegrini. “Sappiamo adeguarci a ogni tipo di cliente. Il nostro paese è meta ambita per il suo patrimonio culturale e le sue bellezze ambientali, ma anche per la sua tradizione nell’hôtellerie. Chi arriva si aspetta una wi-fi che funziona perfettamente, la camera pulita, ma quello che più si ricorda di un soggiorno è il tipo di accoglienza. A volte possono essere i dettagli a rivelarsi essenziali. Abbiamo ancora, peraltro, ampi margini di crescita, ad esempio sfruttando la tecnologia”.
Il Crowne Plaza Milan City è un hotel quattro stelle superior che si trova vicino alla stazione centrale e al nuovo quartiere di Porta Nuova ed è ben collegato con le principali attrazioni della città attraverso la stazione metropolitana Sondrio. Dispone di 109 camere dal design moderno, completamente insonorizzate e dotate di ogni comfort. All’ultimo piano è situata l’area fitness and wellness. Grande attenzione viene riservata anche alla cucina, con l’elegante Metropolitan Restaurant, che propone piatti della gastronomia italiana e internazionale e menu degustazione. Poi c’è il Metropolitan Cafè, con affaccio sul giardino interno privato, luogo sia per il tempo libero che per gli eventi.
Proprio per gli eventi sono pensate le quattro sale meeting, con luce naturale al primo piano e capienza massima di 120 persone, dotate di proiettore Hdmi, impianto audio, microfoni e lavagna digitale di ultima generazione. Sono disponibili su richiesta anche servizi aggiuntivi, quali traduzione simultanea, spazi accoglienza, segreteria e guardaroba con personale dedicato e assistenza.
L’hotel si configura come riferimento sia per il turismo business che per il leisure. “Negli ultimi anni”, racconta Pellegrini, “la situazione è cambiata. Se prima c’era una prevalenza delle presenze per il business, oggi siamo al 50%. Questo grazie anche a servizi come la spaziosa area piscina, la grande novità di quest’anno, che consente di gustarsi in tutta tranquillità, a bordo vasca, uno dei cocktail preparati dai mixology specialist dell’albergo. Uno spazio ideale anche per organizzare eventi privati o aziendali, oltre che per una pausa di relax, magari dopo aver visitato la città. L’albergo è diventato un urban resort, anche per merito di uno staff che lavora con me da diversi anni ed è capace di interpretare ogni esigenza al meglio”.
Un’evoluzione fondamentale in un settore come quello dell’hôtellerie, chiamato a rispondere a una domanda sempre più articolata e a una clientela informata. “Ormai l’ospite, scelta la destinazione, va alla ricerca dell’offerta migliore utilizzando internet, con un occhio alle recensioni postate sui vari canali”, spiega Pellegrini. “Qui si distinguono le location con un chiaro valore aggiunto, che riescono ad andare incontro alle priorità delle persone. Oggi il Crowne Plaza Milan City è il solo albergo all’interno della città dotato di una piscina con area relax. Questo grazie alla proprietà, che crede molto nella qualità dell’offerta. Se una volta si cercava la palestra, ormai molto diffusa nelle strutture ricettive, ora ci si orienta su altre proposte, come la piscina”.
È essenziale, dunque, sapersi distinguere. Ma oggi il fattore chiave per un albergo, secondo Pellegrini, è la credibilità, “che si conquista cercando sempre di soddisfare l’ospite. Si tratta di lasciare un’impressione positiva. Da noi il cliente, appena si registra, riceve un messaggio sul cellulare, in cui gli si chiede se si è trovato bene e se ha richieste da fare, per avere un feedback immediato e capire le sue esigenze. Penso, ad esempio, alla diversa provenienza dei nostri clienti e alle loro varie abitudini”.
È stata importante anche la capacità di rilanciarsi dopo un periodo difficile come quello della pandemia. “Siamo ripartiti con grande entusiasmo e oggi quel momento sembra un lontano ricordo, anche se sotto il profilo umano non va dimenticato ed è stato un monito e un insegnamento. Abbiamo investito molto in un processo di rinnovamento della struttura che ha dato subito i suoi frutti. Ma la stessa Milano, in generale, ha saputo rispondere positivamente. Tanto che oggi è più gettonata di destinazioni come Venezia o Firenze, per il mix della sua offerta, che va oltre il turismo culturale, e per un dinamismo unico in Italia”.
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