Marco Tam, Greenway
Responsibility

Così questa azienda friulana fornisce ogni giorno energia rinnovabile a 23mila persone

Articolo di Matteo Borgogno apparso sul numero di agosto 2023 di Forbes Italia. Abbonati!

Un modello innovativo per il nostro Paese e anche al di fuori dei confini: Marco Tam è fondatore e ceo del gruppo Greenway, una realtà italiana con le sue radici nel Friuli Venezia Giulia che opera nel settore agro-energetico, zootecnico e vitivinicolo, dando energia rinnovabile a 23mila persone ogni giorno. Un’impresa votata alla sostenibilità da prima che il termine diventasse di moda, e che mira a continuare a crescere nel ramo dell’agricoltura. Abbiamo chiesto a Tam stesso di raccontarci la storia del gruppo Greenway e le sue prossime sfide.

Dove inizia la storia del gruppo Greenway?
Il gruppo Gw nasce alla fine del 2010 dalla volontà di due famiglie di imprenditori, Tam e Gardisan, di costruire un progetto comune nel quale mettere al centro la creazione di un nuovo modo di fare agricoltura con l’obiettivo di creare valore per il territorio, valore economico per il nuovo gruppo, e un team con una cultura industriale e commerciale pronto ad affrontare le nuove sfide ed evoluzioni del settore agroindustriale e agricolo.

Cosa significa produrre energia da biomassa e da colture in Italia?
Dieci anni fa produrre energia da colture era visto da molti come una forma di sottrazione al sostentamento umano. Questa immagine distorta con il crescere delle ricerche, della conoscenza su cosa significa coltivare la terra, unita alle nuove situazioni geopolitiche degli ultimi anni, ha cambiato il pensiero delle persone. Oggi si possono coltivare biomasse per uso energetico e contemporaneamente destinare parte delle colture per uso alimentare umano, animale e per produrre concime organico – ottenuto dal processo di digestione dei digestori degli impianti di biogas- risparmiando notevoli quantità di concime chimico e allo stesso tempo aumentando la capacità del terreno di trattenere la CO2. Perché una volta completato il processo di digestione anaerobica delle risorse immesse nell’impianto si ottiene un ammendante naturale in grado di rigenerare i terreni accrescendo le proprietà organiche e di ritenzione idrica del suolo. Per questo motivo il nostro paese, insieme alla Germania, è tra i leader nella produzione di biogas in Europa e soprattutto è un attore principale nell’economia circolare e nella sostenibilità ambientale.

Qual è il vostro rapporto con il vostro territorio di appartenenza, il Friuli Venezia Giulia, e su cosa si fonda?

Il gruppo Greenway opera nel settore agro-energetico, zootecnico (con produzione di latte) e vitivinicolo (con una linea di vini a proprio marchio e vigneti distribuiti tra le province di Pordenone ed Udine). Grazie all’estensione delle superfici coltivate e il giro di affari, rappresenta una delle realtà più importanti della regione, fornendo energia rinnovabile a circa 23mila persone. Il nostro pensiero quotidiano è la consapevolezza e la volontà di essere il territorio e non sul territorio, valorizzando l’inclusività sociale, la sostenibilità delle imprese locali che collaborano con noi e la creazione di relazioni di valore anche in settori diversi dall’agricoltura.

In un momento storico in cui si fa un gran parlare di sostenibilità, voi su questo valore avete imperniato il vostro business.
La sostenibilità è il nostro dna, e soprattutto è basata sul desiderio di creare un ecosistema ecologico, economico e culturale che possa essere un driver di crescita sia organica sia per linee esterne. Dove c’è coerenza tra valori e progettualità, non c’è spazio per il greenwashing. Di recente il gruppo ha anche acquistato un’azienda agricola, con vacche per la produzione di latte, dove le deiezioni animali vengono riutilizzate per alimentare gli impianti che producono energia elettrica.

Qual è la sfida più grande da superare per una realtà imprenditoriale come la vostra?
L’unico modo per prepararsi al futuro è creare nuovi modelli di rigenerazione avendo sempre cura del capitale umano, portando gratitudine per quello che siamo riusciti a costruire (in anni di grandi sfide e sacrifici) e responsabilità per il bene di tutti. Inoltre, è fondamentale non perdere l’occasione di mantenere e ampliare il potenziale produttivo di produzione elettrica da biogas o biometano per continuare a essere esempio di eccellenza.

Dove possiamo immaginarci il gruppo Greenway tra cinque anni?
L’agricoltura sarà al centro di questa nuova era, dove la tecnologia verrà utilizzata come strumento per migliorare, correggere e velocizzare processi e cambiamenti. Per questo motivo è nostro interesse continuare a crescere con le nostre aziende nei settori dove operiamo e diventare un modello di business a 360 gradi, con competenze dal campo alla tavola, passando per la finanza e gestione aziendale – che è una parte fondamentale di questi processi – e coltivando costantemente la passione per il nostro mondo agricolo che non deve mai mancare.

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