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Innovation

La startup parmigiana che produce alternative plant-based ai formaggi raccoglie 5 milioni di euro. Tra gli investitori anche Mutti e Cagnin

Continua la corsa di Dreamfarm. La startup parmigiana che realizza alternative plant-based ai formaggi – tra cui la prima (e unica) alternativa vegetale alla mozzarella in liquido di governo e Nutriscore A – ha dichiarato di aver ricevuto un investimento complessivo da 5 milioni di euro. Confermando così l’interesse del mondo retail e food service, oltre che il favore dei consumatori.

Come evidenziato da Dreamfarm, l’investimento è già servito a realizzare un innovativo impianto produttivo a Sala Baganza (in provincia di Parma), dotato di impianti specifici volti a ottimizzare un processo produttivo unico e brevettato. Bisogna ricordare, peraltro, che Dreamfarm ha lanciato lo scorso maggio i suoi primi due prodotti: una alternativa vegetale alla mozzarella in liquido di governo e uno spalmabile, entrambi creati partendo dalla fermentazione della mandorla tramite colture selezionate proprietarie.

Un’idea che trova riscontra dal sogno dei due fondatori: Maddalena Zanoni e Mattia Sandei. I quali hanno dato vita a Dreamfarm con l’obiettivo di creare una gamma di prodotti alternativi plant-based ai formaggi buona e nutrizionalmente superiore rispetto alle proposte in commercio a livello mondiale. Gli investimenti, infatti, verranno ora impiegati principalmente per far crescere il canale distributivo in Italia e all’estero e in ricerca e sviluppo così da ampliare il portfolio prodotti, sempre rispettando la filosofia fondante dell’azienda.

“L’alternativa Dreamfarm alla mozzarella è un prodotto innovativo, con meno dell’ 1% di grassi saturi e che pertanto si rivolge a quella grande fascia di consumatori sempre più attenti agli aspetti legati alla sostenibilità e al profilo nutrizionale, ma che non vogliono rinunciare alla bontà di un prodotto tipicamente Italiano. Da parmigiano di nascita – commenta Giovanni Menozzi, unitosi da poco all’azienda con il ruolo di ceo – è un sogno avere la possibilità di creare proprio qui una realtà come Dreamfarm e avere nella compagine sociale imprenditori di questo calibro. Il settore è in grande crescita e siamo convinti di poter dire la nostra a livello mondiale con la tipologia di prodotti che abbiamo e continueremo a sviluppare”, ha aggiunto.

Chi ha creduto in Dreamfarm

A credere nel progetto lanciato nel 2021 sono stati due imprenditori con storie di grande successo nel settore alimentare. Stiamo parlando di di Giampaolo Cagnin, imprenditore seriale fondatore di Italiana Ingredienti, Campus ed Hi-Food e Francesco Mutti, proprietario e ceo del gruppo Mutti. I quali, ovviamente, porteranno alla startup decenni di esperienza in ambito food sia B2B che B2C. “Abbiamo investito nel progetto perché crediamo che ci sia la concreta possibilità di rivoluzionare il settore, grazie a importanti innovazioni in ambito tecnologico e ad un branding accattivante e molto riconoscibile sullo scaffale”, ha aggiunto Giampaolo Cagnin.

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