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Come Incyte vuole diventare ispirazione per le aziende del settore biotech

Articolo tratto dal numero di novembre 2023 di Forbes Italia. Abbonati!

È la storia di una crescita ad alta velocità quella di Incyte Italia, società biofarmaceutica presente a livello globale focalizzata sulla scoperta, lo sviluppo e la commercializzazione di terapie innovative. Una storia che si può ricostruire anche solo attenendosi ai dati.  Dal 2016 a oggi l’azienda ha fatto registrare un aumento a doppia cifra anno su anno, con un tasso di investimento in sperimentazione clinica che supera l’80% del fatturato.

Oltre 80 milioni di euro, quindi, investiti in ricerca in Italia negli ultimi quattro anni; un ampliamento in termini di risorse umane, con uno staff quadruplicato dal 2019 a oggi; 19 molecole in sviluppo in Italia; 60 studi clinici avviati, di cui il 25% in fase I; oltre 400 centri ospedalieri coinvolti in sperimentazioni, con oltre 650 pazienti inclusi nei programmi di ricerca clinica; una nuova sede nel cuore del quartiere dell’innovazione di Milano, realizzata in piena ottica green. Una crescita dinamica alla cui base non c’è soltanto il forte orientamento alla ricerca, ma anche il mindset che ispira l’organizzazione.

Execution

Per meglio far capire il valore dell’attitudine del gruppo, Onofrio Mastandrea, vicepresidente e general manager di Incyte Italia, porta spesso il caso della Silicon Valley, emblema di come i giusti valori possano fare la differenza quando si parla di crescita orientata all’innovazione. Reid Hoffman, cofondatore di LinkedIn, ha infatti sempre definito la Silicon Valley un mindset, non un luogo, perché è stato l’atteggiamento delle persone che ha reso possibile la sua nascita.

“I valori che guidano Incyte Italia e sono alla base del mindset dell’azienda sono tre: execution, positivity e alliance”, spiega Mastandrea. “Execution è un termine che spesso viene tradotto impropriamente, non trasferendo il reale valore del concetto. Per noi questo termine racchiude un aspetto fondamentale, che è la circolarità dell’informazione: la capacità di trasmettere a tutti i livelli dell’organizzazione la consapevolezza del razionale che guida i processi strategici all’interno dell’azienda. L’informazione è potere e in quanto tale deve essere messa a disposizione dell’intera organizzazione, per abbattere le barriere nei processi decisionali e incentivare un modello agile, capace di rispondere alle sollecitazioni di un sistema sempre più complesso ed esigente”.

Positivity

Un altro valore decisivo è la positivity, che significa anche apertura al confronto, al dialogo, la ricerca di nuove soluzioni. “Per noi di Incyte la positività è una questione di prospettive: significa sapere guardare oltre ogni ostacolo, ogni vincolo, ogni barriera, per vedere l’opportunità che si nasconde, senza arrendersi mai. Nel nostro settore affrontiamo ogni giorno sfide complesse e per vincerle è fondamentale sapere portare soluzioni, coltivando anche il pensiero laterale, vale a dire la capacità di pensare in modo creativo e fuori dagli schemi per risolvere un problema”. Mastandrea cita un esempio che dimostra come l’innovazione, con il giusto mindset, sia possibile anche in uno degli ambiti più complessi, poiché molto vincolato, quello regolatorio.

“L’anno scorso abbiamo portato avanti per la prima volta un uso compassionevole combinato con un’altra azienda, qualcosa che non era mai stato fatto prima in Italia. Per portare avanti questa attitudine è fondamentale che l’organizzazione sia orientata all’ascolto e all’inclusione delle diverse prospettive, ma non solo. È responsabilità del management coltivare una cultura dell’innovazione, che non sanziona l’errore, ma crea intorno a esso un sistema di apprendimento. ‘Fallisci in fretta, fallisci spesso’, per citare nuovamente una lezione che viene dalla Silicon Valley”.

Alliance

Connessa alla positivity è l’alliance, su cui si costruisce un’economia moderna. “Generare alleanze, sia all’interno che all’esterno dell’organizzazione, è fondamentale per raggiungere obiettivi ambiziosi”. Negli ultimi anni, secondo Mastandrea, il sistema salute ha visto moltiplicarsi gli interlocutori con cui aziende come la sua si relazionano. “È fondamentale tenere aperto un dialogo costante e trasparente con tutti gli attori del sistema, la comunità scientifica, le istituzioni, i pazienti e le associazioni che li rappresentano, i media e le altre aziende.

L’obiettivo finale che accomuna tutti i soggetti che agiscono in questo sistema è generare soluzioni che possano avere un impatto positivo sulla vita dei pazienti e dei loro famigliari, migliorandone il percorso di cura e la qualità di vita. Per raggiungerlo e avere un impatto reale, dobbiamo essere capaci di lavorare insieme. Nel mese di ottobre è partito un progetto, il Vitilive walking tour, che sosteniamo e che porterà l’informazione sulla vitiligine in quattro grandi piazze italiane, per avvicinare la popolazione a questo tema, promuovendo una maggiore sensibilizzazione su una patologia troppo spesso ridotta alla sola sfera estetica. Il successo dell’iniziativa è legato al coinvolgimento attivo di diversi attori”.

In primis le società scientifiche SIDeMaST e Adoi, che, oltre a riconoscere il patrocinio, sono state nelle piazze per raccontare la vitiligine e mettere a disposizione consulti dermatologici gratuiti. “Insieme a loro le istituzioni, l’associazione di pazienti, il mondo
dell’informazione e i cittadini che hanno partecipato. Questa è la logica dell’alleanza”. Un insieme di valori che nella logica di Incyte sono alla base dello sviluppo e guidano la crescita futura. “La nostra visione, che definisco vivid vision, è diventare un modello di ispirazione per le aziende del settore biotech, sotto la spinta di un mindset orientato all’innovazione e in linea con il nostro motto ‘Solve on’”.

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