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Dall’auto elettrica allo smartphone: come Huawei ha reagito ai divieti imposti dalla Casa Bianca

Il gigante tecnologico Huawei era quasi scomparso dal mercato dopo i durissimi divieti imposti dalla Casa Bianca, ma oggi rispunta con forza e torna a far parlare di sé sia come partner tecnologico di una nuova generazione di auto elettriche, sia per il successo dei suoi nuovi smartphone che nel mercato interno crescono meglio degli iPhone.

A onor del vero il lancio della macchina elettrica Luxeed S7 – nata da una partnership tra Huawei e il gruppo Chery – ha subito dei ritardi causati dalla carenza di semiconduttori, ma un recente annuncio di Richard Yu Ceo del Consumer Business Group Huawei riportato da Reuters ha rassicurato il mercato.

Il lancio della nuova Luxeed S7

Ospite del think thank EV100 Richard Y ha dichiarato che i problemi relativi ai chip “potrebbero essere risolti già in aprile” e la nuova auto verrà presentata con ogni probabilità al Salone dell’auto di Pechino. Il gruppo cinese ha aperto la sua unità di ricerca e sviluppo nel settore delle auto elettriche nel 2019 con l’ambizione di svolgere un ruolo chiave nel mercato al pari del marchio tedesco Bosch.

Huawei ha messo disposizione il suo know tecnologico decennale nel settore delle reti 5G e della telefonia mobile per contribuire alla nascita di questa vettura prodotta da Chery,  uno dei partner di Huawei nel mercato della auto elettriche. L’obiettivo dei cinesi è sempre lo stesso: battere le performance della lussuosa Tesla Model S che resta il prodotto più iconico presente sul mercato.

Un altro partner di Huawei nel settore dell’auto è il gigante pechinese Baic Blue Park con un modello di auto molto atteso: Stelato S9. La strategia dei manager è basata su una stretta collaborazione tra know how meccanico e tecnologico e tra i vari partner di Huawei troviamo anche la Bejing New Energy che si occupa anche di rinnovabili da fonti solari ed eoliche.

I numeri degli smartphone Huawei

Tornando agli smartphone che hanno reso popolare Huawei presso i consumatori italiani entusiasmanti i dati relativi alle vendite in Cina, sia i dati di IDC che di Counterpoint che svolgono ricerche di mercato sulle consegne, parlano di problemi seri per iPhone e del crescente successo della linea Mate Huawei.

Nel primo bimestre di quest’anno le consegne dell’iPhone sono crollate del 24% rispetto allo stesso periodo del 2023, al contempo i prodotti di punta Huawei Mate 60 e Mate 60 Pro hanno subito una fiammata del +64%. Una sorta di rivincita del mercato dopo il divieto imposto a Google da parte del governo Trump di fornire servizi a Huawei.

E’ proprio di questi giorni la notizia di una class action che ha costretto Apple all’esborso di 490 milioni di dollari perché il Ceo Tim Cook “Avrebbe tratto in inganno gli investitori non rivelando il crollo delle vendite in Cina nel 2018” il calo provocò una perdita di valore del titolo di 74 miliardi di dollari di capitalizzazione.

Il telefono in oro

In sole otto settimane dal lancio lo smartphone Mate dotato di sistema operativo proprietario HarmonyOS 4.0 (Android rientra nei divieti imposti dagli Usa a Google) ha venduto 2,4 milioni di pezzi, che starebbe a sancire un record storico nella storia dell’azienda cinese.

Secondo alcuni analisti l’azienda avrebbe addirittura sottovalutato la domanda e i risultati attuali di vendita potrebbero essere anche migliori. Il Mate è un prodotto non sembra destinato al mercato europeo, dove invece vengono molto richiesti gli smartwatch nei vari modelli, compreso quello della categoria luxury Ultimate Design Gold oro 18 carati da 2.999 euro.

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