Roberta De Matteo
Professionals

Così cambia la comunicazione degli studi legali

di Antonio Ravenna

La comunicazione e il business development sono oramai elementi essenziali nei piani di sviluppo degli studi legali. Tra strategia, valorizzazione del brand, analisi di mercato, organizzazione di eventi e gestione e creazione di contenuti, i professionisti del settore sono oramai un asset essenziale all’interno di realtà strutturate e non. L’impatto dell’intelligenza artificiale, poi, si fa sentire anche in questo ambito.

Ne abbiamo parlato con Roberta De Matteo, presidente di Mopi Italia, associazione che riunisce professionisti operanti o interessati all’area del marketing, della comunicazione e dell’organizzazione degli studi professionali, sia a livello nazionale sia a livello internazionale.

Quale ruolo per i direttori marketing e business development degli studi legali?
All’inizio degli anni Duemila, la nostra professione era poco diffusa in un mondo come quello legale storicamente molto tradizionale ed eravamo davvero in pochissime con mansioni basiche di supporto agli avvocati. Ora il percorso di crescita compiuto ha sviluppato differenti e approfondite competenze fino a delineare figure direzionali che ricoprono ruoli chiave nella definizione delle strategie di crescita e posizionamento, non limitandosi più al solo sviluppo della brand awareness ma dedicandosi sempre più alla costruzione di quell’identità chiara e distintiva, capace di attrarre sia clienti che talenti, rafforzare la relazione con il mercato e guidare l’innovazione dello studio in risposta ai cambiamenti del settore.

Quali sono i principali trend evolutivi della comunicazione legale?
Il mondo legale ha iniziato ad affrontare recentemente una profonda trasformazione anche dal punto di vista della comunicazione. Se fino a pochi anni fa gli studi si limitavano a presentare le proprie competenze in modo istituzionale, oggi ci avviciniamo molto velocemente a una forma di interazione più diretta, trasparente, autentica e personalizzata.
Gli stakeholder si aspettano messaggi costruiti su misura, che parlino alle loro esigenze e offrano un valore aggiunto concreto. Tutto ciò richiede una conoscenza approfondita del proprio pubblico e una segmentazione più mirata delle strategie di comunicazione basata anche su dati e insight precisi. In parallelo la comunicazione digitale diventerà sempre più interattiva. Le piattaforme social non saranno solo strumenti di visibilità ma veri e propri canali di dialogo privati e pubblici. In questo contesto gli studi dovranno sempre più costruire un ecosistema sostenibile attorno al loro brand, utilizzando contenuti multimediali ed iniziative di engagement per rafforzare il rapporto con la propria audience trasmettendo competenze, esperienze e valori in modo coinvolgente e immediato sempre nel rispetto della deontologia.

Che impatto avrà l’intelligenza artificiale?
Nella nostra survey “AI generativa e studi legali” abbiamo indagato quale fosse la percezione degli studi legali in merito all’uso dell’intelligenza artificiale generativa, il livello di integrazione e il suo impatto su aspetti come efficienza, fatturazione e perdita di posti di lavoro. La fotografia che ne è derivata ha evidenziato di come questa tecnologia sia ancora in fase di sviluppo nel nostro settore ma affermando l’idea che la sua crescita e adozione daranno il via ad una rivoluzione scandita da modelli di business e di comunicazione in forte cambiamento e ridefinizione. In aggiunta gli strumenti di predictive analytics e machine learning consentiranno di sviluppare strategie di business development più efficaci basate su modelli di comportamento e necessità specifiche della platea di riferimento.

Altro?
Un altro impatto rilevante riguarda la comunicazione. Come sappiamo l’intelligenza artificiale generativa sta rendendo più semplice la produzione di contenuti. Tuttavia, sarà fondamentale mantenere un equilibrio tra automazione e autenticità, per evitare una comunicazione troppo standardizzata e impersonale. Gli studi che sapranno integrare questa tecnologia in modo strategico e bilanciato, senza perdere di vista il valore umano della professione e in partnership con i professionisti che operano nei dipartimenti di marketing, business development e comunicazione, avrà un vantaggio competitivo e decisivo nel lungo periodo.

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