In uno dei momenti più delicati per il settore bancario svizzero e per Ubs, l’istituto di credito richiama alle armi il suo storico ceo: Sergio Ermotti. Nella giornata di oggi, infatti, Ubs ha accettato le dimissioni di Ralph Hamers – presentate per “servire gli interessi della nuova fusione, del settore finanziario svizzero e del Paese” – e ha dato di nuovo il benvenuto a Ermotti come ceo e presidente esecutivo del board. Dandogli così le chiavi di quella che, probabilmente, è l’operazione più importante nella storia della società: l‘acquisizione dell’ormai ex competitor Credit Suisse.
L’integrazione di Credit Suisse
“L’integrazione di Credit Suisse è il compito più importante di Ubs e sono fiducioso che Sergio guiderà con successo la banca in questa fase successiva. Ovviamente mi dispiace lasciare Ubs, ma le circostanze sono cambiate in modi che nessuno di noi si aspettava. Mi faccio da parte nell’interesse della nuova entità combinata e dei suoi stakeholder, compresa la Svizzera e il suo settore finanziario”, ha dichiarato in una nota ufficiale lo stesso Hammers che, durante questo periodo di transizione, lavorerà al fianco di Sergio Ermotti come consulente “per garantire una chiusura positiva dell’operazione e un agevole passaggio di consegne”.
Soddisfatto lo stesso Ermotti, che lascerà la carica di presidente di Swiss Re dopo l’Annual General Meeting previsto il 12 aprile, dopo un breve periodo di passaggio di consegne: “Sono onorato di essere chiamato a guidare questa banca in un momento così importante per tutti i suoi stakeholder e per la Svizzera. Desidero esprimere la mia gratitudine a Ralph per aver guidato Ubs con tanto successo. Il compito a portata di mano è urgente e impegnativo. Per farlo in modo sostenibile e di successo, e nell’interesse di tutte le parti interessate coinvolte, dobbiamo valutare attentamente e sistematicamente tutte le opzioni. Sono consapevole”, ha aggiunto Ermotti, “dell’incertezza che molti provano e prometto che, insieme ai miei colleghi, la nostra piena attenzione sarà rivolta a fornire il miglior risultato possibile per i nostri clienti, i nostri dipendenti, i nostri azionisti e il governo svizzero”.
Sergio Ermotti e Ubs
Sergio Ermotti è stato group ceo di Ubs per 9 anni e ha riposizionato Ubs in uno dei momenti più complessi, come quello derivante dalla crisi finanziaria globale. In particolare, evidenzia la società, “ha rafforzato la solidità finanziaria e migliorato la resilienza ponendo al centro la principale attività di gestione patrimoniale e patrimoniale globale dell’azienda e la banca universale svizzera”. Riuscendo al contempo a dar vita “a un profondo cambiamento culturale all’interno della banca che le ha permesso di riconquistare la fiducia dei clienti e di altri stakeholder, ripristinando al tempo stesso l’orgoglio delle persone di lavorare per Ubs”. Di conseguenza, conclude la nota della società, Ermotti “è nella posizione ideale per perseguire l’integrazione del Credit Suisse”.
“Con la sua esperienza unica, sono molto fiducioso che Sergio realizzerà l’integrazione di successo che è così essenziale per i clienti, i dipendenti e gli investitori di entrambe le banche, e per la Svizzera. So che Sergio partirà correndo”, ha aggiunto Colm Kelleher, presidente Ubs, che ha comunque ringraziato Hamers per il suo lavoro. “Ralph è stato un eccezionale ceo di Ubs, guidando il gruppo verso un successo senza precedenti nonostante un ambiente difficile. Sotto la sua guida, Ubs ha creato i punti di forza che ci hanno permesso di acquisire Credit Suisse e garantire un’integrazione di successo”.
Sergio Ermotti, il “lettore pigro”
Autodefinitosi “lettore pigro”, Sergio Ermotti, 62 anni, come suggerisce il nome è originario del cantone svizzero di lingua italiana del Ticino. Lì per anni ha sognato di inseguire le sue passioni sportive, lo sci e il calcio. Un sogno che però, anno dopo anno, si è trasformato. Convertendosi nell’immagine di una banca, con l’esattezza quella di Corner Bank, dove ha iniziato la sua carriera come apprendista. Esperienza che lo ha portato, nel 1987, a conquistare la sua prima grande occasione: quella in Merril Lynch, dove ha avviato da zero il percorso della società nei mercati dei capitali svizzeri.
Considerato un leader gentile, carismatico e sempre curato nell’abbigliamento, Ermotti è entrato in Ubs nel 2011 (dopo cinque anni in casa UniCredit), venendo nominato dopo sei mesi ceo ad interim a causa di scandalo commerciale da 2,3 miliardi di dollari che coinvolgeva la banca. Una sfida, ma al tempo stesso un’occasione, che Ermotti non ha perso. È stato infatti confermato come ceo fino al 2020.
Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .
Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .