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Viaggio nella nuova capitale alpina del lusso

Veduta del comprensorio di Andermatt.

Esclusiva, chic, costosa. Ma anche autentica. Ai piedi del massiccio del Gottardo, quello che fino a non molto tempo fa è stato un piccolo villaggio tra le Alpi svizzere e anche teatro, nel 1799, di uno scontro tra le truppe napoleoniche e quelle russe, oggi è nel radar delle mappe turistiche di chi ama la montagna, apprezza il buon cibo, punta a fare relazioni. Andermatt, nella valle Ursener Tal, immersa in un gigantesco anfiteatro di monti e di vette, sormontate da ghiacciai che alimentano il Rodano, ha l’ambizione di diventare la nuova destinazione di lusso non solo sulle piste ma per godere della montagna tutto l’anno, alla stregua di Gstaad e di Saint Moritz. A scommetterci è stato un gruppo finanziario che fa capo al miliardario egiziano Samih Sawiris, uno dei rampolli della ricchissima famiglia egiziana, amministratore delegato della Orascom Development e imprenditore molto concentrato sul settore dell’ospitalità. Una delle sue società ha investito più di 2 miliardi di franchi svizzeri per trasformare Andermatt e dintorni in una nuova culla del turismo internazionale.

Luxury apartment ad Andermatt.

A lavori ultimati, infatti, qui ci saranno sei hotel a 4 e 5 stelle, 42 condomini per 500 appartamenti, 25 ville singole, un nuovo comprensorio sciistico che unisce Andermatt a Sedrun (la nuova SkiArena diventerà il più grande comprensorio sciistico della Svizzera Centrale e, grazie alla sua varietà e all’innevamento garantito, uno dei più interessanti della Svizzera) e una linea ferroviaria, Cervino-San Gottardo. Il campo dal golf a 18 buche, Andermatt Swiss Alps Golf, c’è già. Gli appartamenti sono in stile alpino, progettati con materiali sostenibili e tradizionali, legno e pietra. Un’operazione chiamata Andermatt Swiss Alps che, assicurano, sarà totalmente rispettosa dell’ambiente e utilizzerà le tecnologie più innovative per ridurre l’impatto sul territorio. Acqua calda e riscaldamento vengono da una centrale a biomassa giù in valle. Gli edifici sono ad alta efficienza energetica e ventilazione dolce. Tutto il legno usato è stato certificato sostenibile; niente prodotti chimici; tutti i materiali edili sono locali e naturali. A regime si arriverà direttamente con il treno e il resort sarà completamente pedonale. All’interno del villaggio turistico Andermatt Reuss negli ultimi mesi si sta ultimando la costruzione di tre nuove palazzine. In più, con ogni probabilità entro l’estate 2018, saranno operativi l’hotel Radisson Blu (inizio estate 2018), i Gotthard Residences e l’auditorium sinfonico Andermatt Reuss.

Una via del comprensorio di Andermatt.

Bellezza e cifre stellari. Il primo grande albergo è a metà tra il lusso orientale e l’atmosfera internazionale dei grandi hotel del mondo. È stato inaugurato nel 2013 e si chiama The Chedi Andermatt, disegnato dall’archistar Jean-Michel Gathy con 118 camere e 5 suite. Una struttura extralusso di bellezza assoluta e dal servizio sopraffino, che già si è conquistata un posto tra gli alberghi più esclusivi e più ricercati d’Europa. Nell’hotel è appena stata inaugurata una suite di tutta eccezione: una penthouse da 350 metri quadri che può ospitare fino a 10 persone e si chiama Gotthard. Il costo a notte? Si parte da 18 mila franchi svizzeri. Il cuore pulsante dell’hotel è il The Restaurant: 4 cucine atelier a vista preparano piatti della cucina svizzera, europea e asiatica contemporanea. Altre chicche sono il ristorante di specialità giapponesi The Japanese, la Wine- and Cigar Library, The Bar con The Livingroom, dove si tengono anche concerti e la sala di degustazione dei migliori formaggi locali, mantenuti al giusto grado di umidità in una grande e fornita vetrina.

Veduta dal Club House di Andermatt.

Cosa fare. L’investimento per reinventare piste e impianti è costato 130 milioni di franchi svizzeri. Da 85 chilometri di estensione si è passati a 120, per tutti i gusti. Ci sono anche piste da fondo, snowboard, curling, pattinaggio sul ghiaccio e freeride. Poi ci sono i giri in carrozza a slitta, trainata dai cavalli. In estate mountain bike, camminate (la Urserental è un paradiso escursionistico), nordic walking e golf. Una bellissima esperienza è la visita al Sasso San Gottardo: si può camminare per chilometri nel cuore delle Alpi, in gallerie scavate durante la Seconda guerra mondiale. In questa zona delle Alpi sgorgano i grandi fiumi Reno, Rodano, Reuss e Ticino, si incontrano le quattro aree linguistiche e culturali della Svizzera e si incrociano le strade che provengono dai tre grandi passi alpini: Gottardo, Furka e Oberalp. Da vedere è anche la gola di Schöllenen con il leggendario ponte del diavolo del 1200. Da provare, in inverno, è l’attraversamento delle Alpi da ovest a est sul Glacier-Express dal Vallese ai Grigioni, come l’attraversamento del Furka sulla storica tratta a cremagliera della ferrovia a vapore o l’esclusiva corsa nostalgica sul postale trainato da cinque cavalli attraverso il passo del San Gottardo nei mesi estivi.

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