Speciale 100 Responsibility 2021

Fashion & design

ACBC

Speciale 100 Responsibility 2021

Esiste una scarpa capace di lasciare l’impronta della sostenibilità. Acbc è la prima B Corp italiana nel mondo delle calzature, nata per soddisfare un grande obiettivo: cambiare le cose. Lanciata su Kickstarter quattro anni fa, la start up milanese fondata da Gio Giacobbe ed Edoardo Iannuzzi ha raccolto in pochissimo tempo sei milioni di euro e brevettato ben quattro tecnologie. Il suo approccio green è basato sulla ricerca, lo sviluppo e la collaborazione con grandi nomi della moda come Armani, Moschino, Missoni e Save the Duck. L’ambizione è quella di una rivoluzione per rendere il mondo fashion sempre più etico, eco-friendly e innovativo. A partire dalle sneakers modulari o dai tacchi eco-sostenibili. Le collezioni sono animal free, bio based e realizzate con materiali riciclati (bottiglie di plastica, scarti di banana, grano, mela, ananas, caffé, cactus e amido di mais), diffuse sul Acbc.com, e attraverso una fitta rete di store, in Europa e oltreoceano.

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CONTATTI

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OBIETTIVI
Obiettivo 8
Obiettivo 12
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Obiettivo 17
Personaggi ed interpreti

Gio Giacobbe, ceo di Acbc, è convinto che il cambiamento debba partire dalle persone: “La sostenibilità è la più grande rivoluzione che la moda abbia mai affrontato, più del digitale”, ha detto. “Per la prima volta si deve cambiare il modo di lavorare prendendo in considerazione l’impatto che hai sul mondo, che nel frattempo ci chiede di reinventarci. Per questo, a cambiare deve essere innanzitutto la testa delle persone”.

Il punto forte

La sfida del 2022 per Acbc inizia con il progetto firmato insieme a Diadora: una scarpa da running con un grado di sostenibilità molto alto e che, allo stesso tempo, riesce a bilanciare le performance sportive. Studiate per le donne e per gli uomini, arrivano anche le scarpe glue free, senza colla, lavorate con una pelle fatta di fibre di legno, scarti di frutta e bicarbonato di calcio. Poi la grande promessa di riciclare e dare nuova vita alle suole delle scarpe usate e agli scarti di laboratorio per la creazione di una pavimentazione all’interno di un’area dedicata ai bambini da Green Pea, il polo commerciale della famiglia Farinetti di Torino.

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