Production still from work in progress Foto Fitch Trecartin Studio

Dalle mostre imperdibili e per le quali affrettarsi perché in programma ancora solo per pochi giorni, fino agli appuntamenti da segnare sul calendario mese per mese fino alla fine dell’anno. Forbes.it ha realizzato una raccolta dei più interessanti percorsi d’arte che si snoderanno in Italia lungo tutto il 2019.

Il Codice Atlantico di Leonardo da Vinci (Pinacoteca Ambrosiana di Milano)
Il 2019 è l’anno dei cinquecento di Leonardo da Vinci e la Pinacoteca Ambrosiana ha deciso di celebrare l’evento con un ciclo di mostre visitabili fino al 12 gennaio 2020. Tra quelle imperdibili, non possiamo non segnalare un’esposizione dedicata al genio fiorentino che consente la visione del celebre Codice Atlantico, una raccolta di 1119 fogli in cui si mescolano i molteplici interessi di Leonardo dall’architettura, all’idraulica e dalla meccanica all’astronomia.

The Cleaner di Marina Abramović (Palazzo Strozzi, Firenze)
Solo fino al 20 gennaio è possibile visitare The Cleaner di Marina Abramovićpercorso espositivo a cura di Arturo Galansino, che ha preso casa nel capoluogo toscano. Grazie all’accurato meccanismo di re-performance, ovvero di rimessa in vita delle sue opere maggiori attraverso giovani performer, l’exhibition dedicata alla più amata e odiata delle artiste di body art ha raggiunto la cifra top di 145mila visite (si tratta certamente della mostra più chiacchierata del 2018).

Pablo Picasso, Metamorfosi (Palazzo Reale di Milano)
La mostra, visitabile fino al 17 febbraio 2019, è curata da Pascale Picard, direttrice dei musei Civici di Avignone e prodotta da MondoMostre Skira. Ci troviamo di fronte a uno degli artisti più conosciuti e amati della storia dell’arte, collezionista di record sul mercato. Picasso resta uno di quei geni della pittura che è sempre interessante vedere e rivedere. Accostando abilmente reperti archeologici del Louvre, del Museo Archeologico Nazionale di Napoli e dei Musei Vaticani di Roma, questa esposizione contestualizza i riferimenti mitologici e culturali che popolano l’universo mitico del maestro di Malaga. 

Igloo di Mario Merz (Hangar Bicocca, Milano)
Curata daVincent Todoli, si tratta della prima mostra italiana capace di raccogliere un vasto patrimonio relativo all’opera di uno dei più grandi artisti italiani del dopoguerra. Grazie alla collaborazione con Beatrice Merz della Fondazione torinese, la ricostruzione della figura storica di Merz sceglie il tema dell’Igloo, figura archetipica dell’abitare rispettoso della natura. Alcune opere del 1968 che credevamo fossero solo sui libri di storia dell’arte sono visibili grazie a un brillante meccanismo di rigenerazione, tipico delle opere di Mario Merz.

Masahisa Fukase Private Scenes (Fondazione Sozzani, Milano)
Uno dei geni più talentuosi e meno conosciuti della fotografia giapponese è per la prima volta in mostra in Italia dal 20 gennaio al 31 marzo 2019 con una selezione ragionata di fotografie tratte dagli archivi privati e una selezione di immagini tratta dalla celebre serie dei Raven. Fondatore della ‘Workshop Photography School’ di Tokyo, Fukase ha esposto in numerosi musei come il MoMA, il Victoria and Albert Museum, la Fondation Cartier pour l’Art Contemporain e la Tate Modern. La mostra è stata curata dal 
Foam Fotografiemuseum Amsterdam in collaborazione con Tomio Kosuga, direttore di Masahisa Fukase Archives.

Luc Tuymans (Palazzo Grassi di Venezia)
La prima mostra personale italiana della superstar della pittura contemporanea si intitola La Pelle, in omaggio al romanzo di Curzio Malaparte, ed è stata curata da Caroline Bourgeois in collaborazione con l’artista. Il racconto visivo (dal 24 marzo 2019) presenta ottanta opere dal 1986 a oggi tra collezioni private, musei e opere della raccolta Pinault. 

Maria Lai. Tenendo per mano il sole (Maxxi di Roma)

Ph: Lorenzo Palmieri, (Courtesy Archivio Maria Lai)

Il progetto è stato curato da Bartolomeo Pietromarchi e Luigia Lonardelli in collaborazione con Archivio Storico Maria Lai. Una retrospettiva dedicata all’artista italiana, oggi acclamata dopo la partecipazione alla Biennale del 2017, che consentirà una maggiore e approfondita conoscenza su un lavoro capace di coniugare tradizioni locali e codici espressivi globali. In scena oltre 100 lavori tra cui libri cuciti, sculture, opere pubbliche e i suoi celebri telai, che restituiscono un quadro completo sulla ricerca dell’artista sarda.

Litz Fitch e Ryan Trecartin (Fondazione Prada, Milano)

Production shot of set from work in progress (Foto Fitch Trecartin Studio)

Dal 6 aprile Fondazione Prada affida ai due giovani americani gli spazi del Podium e del Deposito per una grande installazione immersiva fatta di video ed oggetti di grande potenza visiva. Il duo di artisti, amati dai più grandi collezionisti internazionali come Pinault lavorerà alla costruzione di un ambiente tecnologico attraverso dislocazioni di tempo e di memoria esplorando le nozioni di frontiera e limite esistenziale. 

La 58esima Esposizione Internazionale d’arte (La Biennale di Venezia)
Intitolata May you live in interesting times e curata da 
Ralph Rugoff, attuale direttore della Hayward Gallery di Londra, la kermesse veneziana, evocando nel titolo una maledizione cinese che fa riferimento ai tempi di disordine, sarà una mostra dagli interessanti contenuti di politica e di attualità. C’è molta attesa per il Padiglione Italia di Milovan Farronato che punta su tre artisti: Chiara Fumai, Enrico David e Liliana Moro. L’appuntamento sarà dal’11 maggio al 24 novembre 2019.

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