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Le auto vincitrici del Concorso d’Eleganza di Villa d’Este 2019

L’Alfa Romeo 8C 2900B del 1937 ha vinto la Coppa d’oro al Concorso d’Eleganza di Villa d’Este di quest’anno. (Courtesy BMW Group Classic)

Il Concorso d’Eleganza di Villa d’Este, che si è tenuto lo scorso fine settimana a Cernobbio (CO) dal 24 al 26 maggio, si conferma un evento imperdibile per tutti gli amanti delle auto classiche e storiche.

La ricetta è sempre la medesima: raccogliere le classiche più belle del mondo con una giuria d’eccellenza capitanata dall’ex designer Lorenzo Ramacciotti pronta a giudicarle e valorizzarle. Del resto, essere presente al Concorso è di per sé un motivo di vanto.

Passano gli anni ma il Concorso rimane un evento magico, complici le dimore senza tempo di Villa d’Este e Villa Erba che si affacciano sul lago di Como, ma anche grazie alle straordinarie storie di passione dei proprietari di queste meravigliose vetture. Quest’anno, non solo sono state mantenute le attese, ma sono state introdotte una serie di novità, come la parata delle auto storiche che giovedì 23 hanno percorso la impervia statale Regina fino a raggiungere Menaggio.

Il tema del 2019 è stato: “La sinfonia dei motori: 90 anni del Concorso d’Eleganza Villa d’Este”. L’evento, come da tradizione, è articolato su due giorni: il sabato, a Villa d’Este, con un referendum tra il pubblico, è stata assegnata la Coppa d’Oro all’auto più bella. E la domenica, a Villa Erba, c’è la classica parata dove, davanti alla tribuna, sfilano le migliori auto per il consueto bagno di folla.

Alfa Romeo 8C 2900B del 1937 durante la parata. (Courtesy BMW Group Classic)

Quest’anno a vincere la Coppa d’oro è stata l’Alfa Romeo 8C 2900B del 1937, una strepitosa vettura splendidamente conservata. Di proprietà dell’americano David Sydorick, la 8C 2900B è dotata di un motore 8 cilindri in linea di 2.9 con blocco in lega leggera, bi-albero a camme in testa, doppio compressore, cambio montato posteriormente ed ha una potenza di 180 CV a 5.200 giri.

La 8C 2900B a passo lungo è la prima di cinque esemplari con la carrozzeria Superleggera prodotta dalla Touring; è l’esempio concreto del futurismo italiano fine anni ’30, nonché una vettura dove si fondono perfettamente arte e meccanica. Tantissimi i particolari stilosi, come ad esempio i cerchi in stile art decò, oppure la forma a V della carrozzeria.

Questa vettura, oltre alla Coppa d’oro ricevuta il sabato, ha messo d’accordo anche la giuria, che l’ha premiata con il “Best of Show” del Concorso d’Eleganza Villa d’Este 2019.

Lamborghini Marzal ha vinto il premio Trofeo BMW Group Ragazzi. (Courtesy BMW Group Classic).

Se la 8C 2900B è riuscita a mettere d’accordo tutti, al Concorso di Villa d’Este sono stati assegnati anche altri premi. Ad esempio, la Lancia Astura Serie IV ha vinto il Trofeo BMW Group Italia, premio assegnato per Referendum Pubblico a Villa Erba, e la Lamborghini Marzal, il premio Trofeo BMW Group Ragazzi.

La Lancia Astura Serie IV si presenta come un’auto estremamente sobria ed elegante. Questa potente cabriolet a quattro posti fu disegnata da Pinin Farina a cavallo della seconda guerra mondiale e rivela un cambiamento stilistico in essere anticipando visioni e tendenze tipiche degli anni ’50. Assolutamente degna di nota è anche la Lamborghini Marzal. Disegnata da Marcello Gandini per conto di Bertone, era assolutamente avanti per l’epoca, soprattutto per le portiere in cristallo ad ali di gabbiano e per l’abitacolo quasi del tutto trasparente e con sedili rivestiti in pelle color argento. A spingerla troviamo un sei cilindri, che di fatto è la metà del motore della Miura.

Bugatti La Volture Noire. (Courtesy BMW Group Classic)
Bugatti La Volture Noire. (BMW Group Classic)

L’ultimo riconoscimento prestigioso, ossia il Design Award for Concept Cars & Prototypes, assegnato sempre per referendum pubblico nei giardini di Villa Erba, è stato vinto dalla Bugatti La Volture Noire, che debuttava per la prima volta di fronte al pubblico. Stiamo parlando di una one-off da oltre 10 milioni di euro.

Ferrari 512 S Modulo. (Courtesy BMW Group Classic)
Ferrari 512 S Modulo. (Courtesy BMW Group Classic)

Ha ricevuto il Trofeo Auto & Design per il design più eccitante, la Ferrari 512 S Modulo, Coupé, Pininfarina, 1970, detta “Modulo”. Proporzioni inedite, assenza delle portiere -per accedere alla vettura tutto il parabrezza e la parte anteriore del tetto scorrono in avanti- ed interni simili a quelle di un’astronave. La Modulo è stata a lungo conservata presso il Centro Stile Pininfarina di Cambiano e nel 2014, è stata venduta al collezionista statunitense, James Glickenhaus, il quale l’ha affidata alle sapienti mani dei tecnici torinesi della MAT (Manifattura Automobili Torino), allo scopo di attuare la trasformazione della maquette in prototipo marciante.

Di seguito tutti i premi assegnati nella due giorni del Concorso.

TROFEO BMW GROUP
Best of Show
Alfa Romeo, 8C 2900B, Berlinetta, Touring, 1937 David Sydorick, United States
Coppa d’oro Villa d’Este
Best of Show by Public Referendum
Alfa Romeo, 8C 2900B, Berlinetta, Touring, 1937 David Sydorick, United States

TROFEO BMW GROUP ITALIA
By Public Referendum
Lancia, Astura Serie IV, Cabriolet, Pinin Farina, 1938 Filippo Sole, Italy

TROFEO BMW GROUP RAGAZZI
By Young People’s Referendum (up to the age of 16)
Lamborghini, Marzal, Four-Seater Coupé, Bertone, 1967 Albert Spiess, Switzerland

Design Award for Concept Cars & Prototypes
Bugatti, La Voiture Noire, Coupé, Bugatti Automobiles S.A.S., 2019 Etienne Salomé and Achim Anscheidt Classic

CLASS A | Addio ruggenti anni venti: la nascita del concorso

Vincitrice della categoria
Vauxhall, 30/98 Type OE, Boattail Tourer, Vauxhall, 1925
Peter Goodwin, United States
Menzione d’onore
Lancia, Lambda Serie VIII, Four-Seater Torpedo, Lancia, 1928
Anthony MacLean, Switzerland

CLASS B | Avanti tutta: un quarto di secolo di progresso

Vincitrice della categoria
Alfa Romeo, 8C 2900B, Berlinetta, Touring, 1937 David Sydorick, United States
Menzione d’onore
Bugatti, 57 S, Four-Seater Sports Tourer, Vanden Plas, 1937 Robert Kaufmann, United States

CLASSE C: Piccole e perfettamente modellate: l’arte del carrozziere in miniatura
Vincitrice di classe
Abarth, Monomille GT, Coupé, Sibona-Basano, 1963 Shiro Kosaka, Japan
Menzione d’onore
Abarth, 205 Sport 1100, Berlinetta, Ghia, 1953 Bradley Calkins, United States Classic

CLASSE D: Una nuova epoca: l’era del rock ’n’ roll

Vincitrice di classe
Mercedes-Benz, 300 SL, Coupé, Mercedes-Benz, 1954 Matthias Bonczkowitz, Germany
Menzione d’onore
Siata, 208 S, Spider, Motto, 1953 Jan de Reu, Belgium

CLASSE E: Movimentati Anni 60: il cielo è il solo limite
Vincitrice di classe
Ferrari, 250 GT California Spyder SWB, Spider, Pinin Farina, 1961 Tony Vassilopoulos, Great Britain
Menzione d’onore
Ferrari, 250 GT Berlinetta SWB Competizione, Berlinetta, Pinin Farina, 1960 William Loughran, Great Britain

CLASSE F| Baby you can drive my car: le auto delle star della musica

Vincitrice di classe
Lamborghini, Miura P 400 S, Coupé, Bertone, 1971 Luca Taino, Italy
Menzione d’onore
Porsche, 959, Coupé, Porsche, 1988 Giovanni Andrea Innocenti, Switzerland Classic

CLASSE G: accelerazione contro il tempo: le leggende delle gare di endurance

Vincitrice di classe
Ferrari, 166 Mille Miglia, Barchetta, Touring, 1949 Brian Ross, United States
Menzione d’onore
Osca, MT4 1450, Barchetta, Frua, 1953 Hidetomo Kimura, Japan

CLASSE H| Il coraggio di sognare: concept che hanno rivoluzionato il mondo dei motori
Lamborghini, Marzal, Four-Seater Coupé, Bertone, 1967
Albert Spiess, Switzerland
Menzione d’onore
Vivant, 77, Roadster, “The Beatles of Troy, Michigan”, 1965
Phillip Sarofim, United States Classic

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