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FCA-PSA: la fusione ora è ufficiale. Al via un gruppo da 170 miliardi

Fusione FCA-PSA: arriva la firma sull'accordo

Dopo giorni di attesa, FCA e PSA questa mattina hanno firmato l’accordo che dà vita a una delle più grandi fusioni mai realizzate. A renderlo noto sono entrambe la società con un comunicato stampa che rivela che l’accordo prevede “una fusione paritetica (50/50) dei rispettivi business” e si concluderà nel giro di 12/15 mesi. 

Come sottolineato dalla nota ufficiale, l’operazione darà vita “al quarto costruttore automobilistico al mondo in termini di volumi e il terzo in base al fatturato e creerà un gruppo leader nel settore con team, competenze, risorse e dimensioni in grado di cogliere con successo le opportunità offerte da questa nuova era della mobilità sostenibile”. 

La sede principale del nuovo gruppo FCA-PSAche tra i marchi in portafoglio avrà per esempio Fiat e Chrysler, Peugeot e Citroën – sarà in Olanda e sarà quotato su Euronext (Parigi), Borsa Italiana (Milano) e al New York Stock Exchange. Inoltre, beneficerà della sua forte presenza in Francia, Italia e negli Stati Uniti.

Fusione FCA-PSA: ricavi da 170 miliardi di euro l’anno

Oltre ad aver rivelato l’avvenuta firma sull’accordo di fusione, il comunicato stampa redatto dalle due aziende si è anche soffermato su altri due aspetti del nuovo gruppo FCA-PSA: i numeri prettamente economici e i prossimi obiettivi.

Partendo dai primi, sulla base dell’aggregazione dei risultati del 2018 “la società risultante dalla fusione avrà vendite annuali pari a 8,7 milioni di veicoli, con ricavi di quasi 170 miliardi di euro, un utile operativo corrente di oltre 11 miliardi di euro e un margine operativo del 6,6%. Proprio per questo il nuovo gruppo “sarà ben posizionato per poter fornire soluzioni di mobilità innovative, ecologiche e sostenibili, sia in contesti urbani che rurali. 

Ma non è tutto. Come sottolineato nel comunicato, “il gruppo FCA-PSA avrà una presenza bilanciata e attività redditizie a livello globale, con un portafoglio di brand iconici e altamente complementari a copertura di tutti i principali segmenti da luxury a premium, dai veicoli passeggeri mainstream fino ai SUV, ai truck e ai veicoli commerciali leggeri”. 

Questo, rivelano le due aziende, è dovuto alla forza di FCA in Nord America e in America Latina e alla solidità di PSA in Europa. Di conseguenza, in base all’aggregazione dei dati del 2018, questa fusione permetterà al nuovo gruppo di avere “una presenza geografica molto più bilanciata con il 46% dei ricavi generati in Europa e il 43% in Nord America”.  

Accordo FCA-PSA: sì al risparmio, no alla chiusura di stabilimenti

Unire le forze e generare “sinergie” non significa solamente condividere le  piattaforme dei veicoli, bensì risparmiare. Le due società lo sanno e non nascondono le cifre, anzi nel comunicato quantificano in maniera chiara i risparmi. 

Quelli “associati alle tecnologie, ai prodotti e alle piattaforme” rappresenteranno “il 40% circa dei 3,7 miliardi di euro di sinergie annuali a regime, mentre i risparmi relativi agli acquisti – che beneficeranno principalmente delle economie di scala e degli allineamenti al miglior prezzo – rappresenteranno un ulteriore 40% di tali sinergie”, spiegano le società. La parte restante di tagli alle spese verrà da marketing, amministrazione, spese generali.

In totale per raggiungere tali sinergie “il costo una tantum è stimato in 2,8 miliardi di euro”. Oltre a questo, un aspetto importante che il nuovo gruppo FCA-PSA ha voluto sottolineare è che l’operazione non prevede alcuna chiusura di stabilimenti in conseguenza dell’operazione. 

Tant’è che, come si legge nel comunicato, l’obiettivo di queste sinergie sarà fondamentalmente uno: “investire fortemente nelle tecnologie e nei servizi che definiranno la mobilità in futuro, contribuendo al raggiungimento degli stringenti requisiti normativi globali sulle emissioni di CO2″.

Ecco come sarà composto il nuovo CdA

Entrando più nel dettaglio della composizione aziendale del nuovo gruppo FCA-PSA, le due società rivelano che “il Consiglio di Amministrazione sarà composto da 11 membri, la maggioranza dei quali indipendenti. Cinque membri del consiglio di amministrazione saranno nominati da FCA e dal proprio azionista di riferimento e cinque da Groupe PSA e dai propri azionisti di riferimento. 

Il Presidente del nuovo gruppo FCA-PSA sarà il Presidente di FCA, ossia John Elkann, mentre lo Chief Executive Officer sarà Carlos Tavares, Presidente e amministratore delegato di PSA. Il mandato iniziale proprio di quest’ultimo sarà di di cinque anni. 

“In base allo statuto proposto per la società risultante dalla fusione nessun azionista – sottolineano le due società  – avrà diritto di voto in misura eccedente il 30% dei voti espressi in assemblea”. L’accordo inoltre prevede che non ci sarà “alcun trasferimento dei diritti di doppio voto esistenti, ma che i nuovi diritti di doppio voto speciale matureranno dopo un periodo di detenzione delle azioni di tre anni dal perfezionamento della fusione.

FCA: agli azionisti dividendo speciale prima del closing

Soffermandosi sulla sistemazione finale del nuovo gruppo si prevede che il gruppo cinese Dongfeng scenda nel capitale: dal 12,2% al 4,5% del nuovo gruppo con l’autorizzazione per la famiglia Peugeot di rilevarne una parte. PSA successivamente acquisterà 30,7 milioni delle azioni possedute da Dongfeng per cancellarle. In base a queste operazioni, la quota del gruppo francese e dello Stato sarebbero in linea con quella di Exor nel nuovo gruppo. 

Il comunicato ha anche rivelato un’importante novità per gli azionisti di FCA. Prima del closing, l’azienda distribuirà ai propri azionisti un dividendo speciale di 5,5 miliardi di euro, mentre PSA retrocederà ai soci la quota del 46% detenuta nella società di componentistica Faurecia. Ma non è tutto. Entrambe le società del nuovo gruppo distribuiranno un dividendo ordinario di 1,1 miliardi di euro nel 2020, relativo all’esercizio 2019. 

Infine, al closing, gli azionisti di PSA  riceveranno 1,742 azioni della società risultante dalla fusione per ogni azione PSA detenuta, mentre gli azionisti di FCA avranno una azione della società risultante dalla fusione per ogni azione detenuta in FCA.

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