Innovation

8 brand di lusso che sceglierai a Natale (anche) grazie all’AI

(Shutterstock.com)

La diffusione delle tecnologie di intelligenza artificiale sta mutando profondamente il mercato del lusso, sia sotto l’aspetto dell’innovazione di prodotto, sia sul piano della relazione con i clienti. Servion prevede che il 95% delle interazioni con il pubblico sarà gestita dall’intelligenza artificiale entro il 2025. L’evoluzione in corso va di pari passo con le mutate esigenze dei consumatori di fascia alta, che si aspettano un’esperienza sempre più personalizzata e fluida. Durante il periodo di Natale del 2019 il 35% di tutti i ricavi generati online sarà influenzato dall’analisi di big data, AI, machine learning e sistemi evoluti di gestione di contenuti, a diversi livelli. Un trend che presenta un incremento del 25% rispetto alla scorsa stagione, con conseguenze tangibili sul nostro modo di fare acquisti (fonte: Luxe Digital).

Ecco, secondo un’analisi di Thron, azienda padovana che ha creato una piattaforma per gestire i contenuti digitali con l’intelligenza artificiale (selezionata da Forrester tra i migliori sistemi di digital asset management al mondo) quali brand e prodotti di lusso compreremo a Natale anche grazie all’impatto di queste tecnologie:

– Bottega Veneta, no alla contraffazione grazie all’AI

Bottega Veneta usa l’intelligenza artificiale di Entrupty per garantire ai propri clienti borse autentiche e non contraffatte. Durante il processo di autenticazione guidata dell’app, il sistema di intelligenza artificiale raccoglie una serie di immagini basate su circa 500 punti-dati per borsa per determinare se l’articolo è autentico o meno. Entro quattro secondi si ottiene un riscontro sull’originalità del prodotto: il sistema ha dimostrato una precisione del 99,1%.

– Eataly, esperienza gourmet su schermi intelligenti 

Eataly utilizza la piattaforma basata sull’AI di THRON per mostrare su digital signage (totem, schermi intelligenti, etc), nei negozi di tutto il mondo, foto e video dei prodotti offerti, aggiornati in tempo reale e localizzati a seconda del paese di riferimento. Grazie a un’immagine di marca coerente in tutti i mercati e canali utilizzati, i clienti vivono la stessa esperienza gourmet “di prima classe” sia nei punti vendita che sui siti e e-commerce del gruppo. Un approccio che, secondo le stime di Forrester, genera fino al 23% in più di clienti rispetto a chi non utilizza queste tecnologie.

–  Louis Vuitton, fragranze personalizzate con il riconoscimento facciale

Louis Vuitton ha collaborato con il laboratorio di intelligenza artificiale di Baidu, il principale motore di ricerca cinese, utilizzando la tecnologia di riconoscimento facciale per lanciare sul mercato locale la propria collezione di profumi. Baidu ha abbinato sette celebrità a ciascuna delle fragranze di Louis Vuitton. Il sistema ha poi individuato con una campagna pubblicitaria il pubblico che aveva ricercato Louis Vuitton o un competitor o altre keywords collegate al settore di riferimento. Quindi le persone raggiunte dal messaggio sono state invitate a caricare un selfie che l’intelligenza artificiale del colosso tech asiatico avrebbe analizzato e utilizzato per accoppiare ogni utente con una delle sette celebrità. Il risultato: un consiglio di acquisto personalizzato, con un coinvolgimento migliore.

– Burberry consigli su misura online e in negozio

Burberry usa machine learning e AI per offrire consigli personalizzati in negozio, sulla base di dati condivisi volontariamente dai propri utenti, grazie a programmi di fidelizzazione e reward. I profili dei clienti sono costruiti anche in base ai capi (tracciati dai tag RFID) che i clienti hanno provato nelle boutique di tutto il mondo. In tal modo, quando un cliente “identificato” entra in uno store, gli assistenti alla vendita, tablet alla mano, sono in grado di suggerire, ad esempio, una borsa che si abbina bene a un cappotto già acquistato o scelta da molti utenti che hanno comprato quello stesso cappotto.

– Montblanc Summit, lo smartwatch di lusso per chi viaggia e si allena

Gli usi dell’AI nel lusso riguardano anche l’innovazione di prodotto.Gli smartwatch Montblanc Summit sfruttano l’AI per offrire indicazioni di viaggio sul paese in cui ci si trova, realizzare traduzioni e assistenza per dettare e-mail, ma anche consigli personalizzati su come affrontare il jetlag. Con l’applicazione Montblanc Running Coach, lo smartwatch si trasforma in un vero e proprio fitness tracker, con un programma di allenamento su misura per l’utilizzatore. Montblanc è stata anche una delle prime aziende a usare i big data per migliorare l’esperienza in store. Grazie al sistema RetailNext, che analizza i video sugli spostamenti dei clienti nei negozi, è stato possibile posizionare in modo strategico le varie linee di prodotti e il personale, per aumentare le vendite fino al 20%.

– Callaway, la mazza da golf si evolve con l’analisi dei dati

Callaway, noto produttore di attrezzatura da golf, analizza i dati di utilizzo dei propri strumenti per renderli sempre più performanti. La testa delle mazze da golf oggi viene disegnata con l’aiuto dall’AI e perfezionata continuamente grazie a sistemi di misurazione e video analytics presi a prestito dal settore aerospaziale. L’intelligenza artificiale analizza dati sullo swing del golfista, sull’uso del prodotto in situazioni reali e sulle specifiche del materiale. Quindi il machine learning interviene per ottimizzare ogni variazione di costruzione migliaia di volte, fino a raggiungere il design ottimale. 

– Luxottica, gli occhiali “cercano” il cliente giusto 

Luxottica utilizza la tecnologia di IBM Big Data & Analytics per identificare i clienti di maggior valore e i canali di vendita più efficaci per raggiungerli. Questo permette di creare campagne personalizzate rivolte a coloro che hanno maggiori probabilità di acquistare gli occhiali di fascia alta commercializzati dal gruppo.

– Jaeger-LeCoultre, un assistente personale per l’orologio di lusso

Jaeger-LeCoultre, brand di orologi di lusso svizzero, offre assistenza e consigli ai propri clienti tramite Chatbot. L’assistente personale guida il cliente fino all’acquisto online del prodotto più adatto alle sue richieste o lo indirizza alla boutique più vicina. L’analisi dei Big Data basata sull’intelligenza artificiale permette di comprendere meglio le tendenze, le emozioni e il sentiment dei clienti e adattarsi di conseguenza alle strategie di gestione dei prodotti in modo automatico.

 

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