Innovation

Moratti e altri investitori italiani scommettono ancora su Colvin, l’e-commerce dei fiori

Sergi Bastardas, Andrés Cester e Marc Olmedillo, co-fondatori di Colvin.

Colvin, la startup che ha innovato il mercato dei fiori e delle piante creando la prima rete senza intermediari nel settore, ha chiuso un round di serie B per un valore di investimento pari a 14 milioni di euro. L’operazione è guidata da Milano Investment Partners (Mip), società di gestione venture growth di Angelo Moratti specializzata nei settori lifestyle e tech, dal venture capital P101 sgr, specializzato in investimenti nel settore digitale, attraverso il suo secondo veicolo P102 e Ita500 (fondo di venture capital istituito da Azimut Libera Impresa sgr e gestito da P101 sgr), e dal fondo spagnolo Samaipata, che rinnovano la fiducia in Colvin in virtù del grande potenziale di crescita, consolidamento nel mercato europeo e della sua adattabilità al cambiamento.

La startup di fiori online fondata a Barcellona nel 2017 da tre studenti universitari, Sergi Bastardas, Andrés Cester e Marc Olmedillo, è la prima azienda verticale ad aver scelto di innovare il settore dei fiori e delle piante in Europa, scommettendo su un modello di business disruptive basato sulla disintermediazione del prodotto e accorciamento della filiera. Dall’inizio di quest’anno, le vendite globali di Colvin si sono moltiplicate per quattro rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, arrivando a raggiungere volumi di consegna del valore di 1 milione di euro in un unico giorno. Durante il periodo trascorso in quarantena le abitudini dei consumatori sono cambiate, convertendosi in acquisti online. Sono aumentate le vendite e le ricerche online per inviare fiori, e rimanere così in contatto con i propri cari. Secondo Rabobank, il settore raggiungerà a livello globale un valore di 120 miliardi di euro nel 2027.

Grazie alla nuova immissione di capitale, Colvin ha raggiunto un totale di finanziamenti di 24 milioni di euro, che gli consentiranno di continuare a innovare e digitalizzare il settore, a crescere in Italia, Spagna e Germania e ampliare inoltre l’offerta nella categoria piante. Tra le finalità dell’operazione di investimento, c’è l’ampliamento del team nelle aree di technology & business con l’obiettivo di rafforzare il cambiamento in un settore che muove oltre 100.000 milioni di euro all’anno. Verrà inoltre consolidata la penetrazione del brand nei mercati esistenti: Italia, Spagna, Germania e Portogallo.

“Attualmente, il 65% del commercio mondiale di fiori e piante passa attraverso l’asta olandese, un modello tradizionale altamente frammentato i cui effetti si ripercuotono sul prezzo e la qualità del prodotto”, dice Andrés Cester, ceo e co-founder di Colvin. “Con l’obiettivo di innovare il settore, Colvin rimuove gli intermediari che intercorrono tra produttore e cliente finale e fornisce tecnologia a un settore non digitalizzato, dando così la possibilità di ottimizzare la gestione operativa”.

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