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La scomparsa di Luca Spoldi, collega e amico di BFC

Luca Spoldi
Luca Spoldi

Luca Spoldi, collaboratore di BFC da oltre 20 anni, è scomparso all’improvviso ieri sera Napoli dove aveva scelto di vivere. Per tutti noi è una grande perdita umana e professionale. Ci stringiamo accanto alla famiglia nel dolore e nel ricordo di una persona straordinaria.

Rispondeva al telefono dicendo “Digame!?”. Lui, la persona più seria del mondo (nel lavoro), era sempre pronto a farsi due risate con la sua erre un po’ arrotata. Mandrogno di Alessandria, napoletano per amore della sua Nunzia, era sempre disponibile. Qualunque pezzo ci fosse da fare, a qualunque ora di qualunque giorno, su qualunque argomento. Se n’è andato all’improvviso giovedì verso le 8 di sera, ma prima aveva voluto, come sempre, concludere la sua giornata di lavoro. Luca si riteneva un analista prima che giornalista, almeno così si schermiva lui, ma sapeva come si fa a scrivere bene un articolo, sempre attento a tutto quello che si muoveva nel mondo della finanza. D’altra parte lui veniva da lì. Arrivato a Milano per prendersi la laurea alla Bocconi il suo prima lavoro era stato a Class Editori, in quella straordinaria fucina di talenti che è Milano Finanza. In seguito era approdato al marketing finanziario della ING. Poi a Finanza & Futuro per sviluppare gli strumenti di comunicazione per la rete di vendita, in staff al direttore investimenti, Massimo Fortuzzi. Ma il suo obiettivo era quello di fare l’analista finanziario e infatti  ha frequentato il corso Aiaf con profitto. I giornali, l’online, il giornalismo sono stati parte della sua vita. Pochi lo sanno ma Luca ha fatto parte del nucleo dei fondatori di Spystocks,com il sito finanziario indipendente che ha portato un nuovo modo di fare giornalismo finanziario. Poi ad Affari Italiani ma soprattutto con noi di BFC: lo avevamo conosciuto e apprezzato nei suoi primi anni milanesi e non lo abbiamo più lasciato andare. Luca ha partecipato a tutte le nostre avventure editoriali: da Bloomberg a Soldiweb a Forbes, passando per Bluerating, Asset, sempre attento, puntuale, anche critico perché sapeva di conoscere la materia. Luca viveva a Napoli che aveva scelto e che amava, dove aveva collaborato al Denaro, e dove aveva fondato iniziative sue come l’acceleratore su start up, SeedUp, di cui era presidente del Comitato tecnico scientifico. Da noi era un redattore aggiunto, viveva lontano ma era in redazione tutti i giorni, in contatto continuo con le mail, i messaggini, le telefonate a cui  quasi sempre rispondeva, appunto, “Digame!?”. Da noi era come se avesse avuto una scrivania invisibile, occupata dal suo ingegno e della sua competenza. I pezzi arrivavano tutti i giorni leggeri e pungenti come l’acqua di un ruscello dopo il disgelo. Su quella scrivania non metteremo un mazzo di fiori. Ognuno di noi, almeno quelli che lo hanno conosciuto, se lo porteranno dentro, nella memoria, nei ricordi di un modo di fare analisi finanziarie e giornalismo di un piccolo grande maestro di vita. La vita di tutti i giorni che ha voluto tradirlo troppo presto.

Alla moglie Nunzia, e a tutti i familiari, i sentimenti di cordoglio dell’editore, Denis Masetti, e di tutte le redazioni delle nostre testate.

Alessandro Rossi

P.S. Ciao Luca, con Carlo Mozzi e te, se n’è andato un pezzo della mia vita più bella.

 

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