Smart Mobility

Beppe Sala ci ha raccontato come vede il futuro di Milano

Articolo di Camilla Conti apparso sul numero di luglio 2020 di Forbes. Abbonati

Elettrificazione dei trasporti pubblici, piste ciclabili e percorsi pedonali per spostarsi da una parte all’altra della città. Così Milano guarda al futuro per un rilancio economico e culturale basato sulla sostenibilità ambientale e l’innovazione. Il nuovo percorso green del capoluogo lombardo parte dal rinnovo della flotta di autobus pubblici, 100% elettrica entro il 2030, prosegue con il prolungamento e la realizzazione di nuove linee della metropolitana, cui affiancare 35 km di piste ciclabili che vanno ad aggiungersi alla rete già esistente di 220 km e allo sviluppo di aree pedonali e zone 30.

La qualità della vita nella città è infatti legata in maniera strettissima alla qualità dell’aria che si respira, al livello di inquinamento ambientale, alla salute dei singoli e certamente alle opportunità culturali e lavorative. L’emergenza Covid-19 e la ripartenza dopo il lockdown possono accelerare la corsa verso la Milano del futuro. L’epidemia e il suo impatto umano ed economico non possono rappresentare una chance per Milano, non si può parlare di opportunità di fronte alle vittime, ma le persone hanno cambiato modo di pensare e sono pronte a cambiare anche il proprio modello comportamentale. E secondo il sindaco, Giuseppe Sala, il 70% dei cittadini di Milano è oggi pronto a un cambiamento. Il messaggio deve essere chiaro per tutti: se vivi a un chilometro dal tuo ufficio, puoi andarci camminando o in bicicletta. Fa bene a te, fa bene a noi tutti.

“La questione ambientale è al centro delle politiche di sviluppo della città”, commenta il sindaco. “Da tempo abbiamo avviato iniziative per ridurre il numero delle auto inquinanti in circolazione. Penso ad Area C e alla più recente Low emission zone (Area B) che si estende sulla maggior parte del territorio cittadino, ma anche al potenziamento della rete metropolitana e alla progressiva elettrificazione dell’intera flotta di bus. E in questa direzione si muove anche il piano di ripartenza che abbiamo messo a punto per contenere il contagio da Covid-19, nella fase di riapertura post lockdown”. Sottolineando, quindi, che è l’occasione giusta per sperimentare e ripensare la città in un’ottica più sostenibile. “Stiamo lavorando per rafforzare l’idea di una Milano con servizi raggiungibili a 15 minuti da casa con mobilità leggera (a piedi, in bicicletta, in monopattino…) puntando sui quartieri e nel frattempo stiamo ridisegnando la mobilità cittadina e i tempi della città: stiamo realizzando in pochi mesi 35 nuovi chilometri di piste ciclabili leggere; stiamo incentivando l’uso delle biciclette, private o in sharing, così come di scooter elettrici e monopattini, in modo da ridurre il traffico delle auto”.

Secondo il sindaco è dunque giunto il momento che i finanziamenti pubblici e privati vadano a sostenere pratiche virtuose a favore dell’ambiente e del clima messe in atto dalle grandi città contemporanee: efficientamento energetico, costruzioni a basso impatto, maggiore ricorso a mezzi pubblici e a sistemi di mobilità dolce, potenziamento delle reti digitali, smart working, riduzione di spreco alimentare, raccolta differenziata, promozione di stili di vita più salutari sono tutti aspetti che concorrono a definire un nuovo modello urbano, più aperto e internazionale. “Credo che il destino di Milano sia questo. Perciò se penso alla Milano del futuro non posso che pensare a una città in grado di sperimentare ogni giorno, in ogni ambito del vivere, la trasformazione ambientale”.

Sul fronte dell’innovazione dei trasporti, il Comune ha pubblicato un bando per individuare aree private immediatamente disponibili a diventare parcheggi per le auto in località strategiche, quindi vicino a snodi di trasporto pubblico o mobilità sostenibile anche in condivisione. Per rispondere alla necessità di garantire il distanziamento sociale e contingentare il numero di passeggeri sui mezzi di trasporto pubblici, l’assessorato alla Mobilità di Palazzo Marino ha lavorato affinché sia più facile usare mezzi sostenibili ampliando la rete ciclabile, tenendo anche conto della necessità di usare l’auto soprattutto per chi non vive in città. Milano d’altra parte è stata anche tra le prime città in Italia a ottenere una rete cellulare 5G, di grande aiuto per digitalizzare le comunicazioni e per gestire i nuovi sistemi di trasporto, con le auto connesse fra loro e con grandi centrali di gestione del traffico. Nello Smart City Index 2020 di Ernst & Young, il capoluogo è già medaglia d’oro per la mobilità condivisa, con oltre 3mila auto in sharing di sei operatori (di cui tre elettrici) e 4.800 biciclette a stallo fisso a fine 2019 che in questi primi mesi del 2020 sono diventate 5.430 e alle quali si aggiungono le flotte delle bici free floating, 8mila, dei monopattini elettrici, 3mila e degli scooter elettrici, circa 1.500. E per chi viene in auto da fuori, l’obiettivo è incrementare ancora gli spazi per la sosta in luoghi strategici per l’interscambio con metropolitane, bus, tram, sharing a due ruote o spostamenti a piedi. Non solo.

Nascerà proprio a Milano il primo incubatore dedicato alle imprese e alle startup che operano nell’ambito delle smart city, Smart City Lab. Un nuovo spazio, su un’area di oltre 3mila metri quadrati che è stata tolta al degrado e all’abbandono, destinato a ospitare tutte quelle realtà che con i loro progetti innovativi contribuiranno al miglioramento della qualità della vita delle città e dei suoi abitanti. A febbraio il Comune ha consegnato simbolicamente le chiavi dell’area dove aprirà il polo di innovazione. Il progetto è realizzato con il ministero dello Sviluppo economico e con Invitalia, società del ministero dell’Economia, che ha seguito le attività per realizzazione dell’incubatore, ha predisposto il progetto preliminare dello Smart City Lab e gestito la procedura di gara per l’affidamento della progettazione e dei lavori. Il piano prevede la realizzazione di un edificio di circa mille metri quadrati, oltre a diverse aree esterne, destinate in parte a piazza aperta al pubblico, parcheggio e verde.

Inoltre può contare su un finanziamento di 5 milioni di euro da parte del ministero dello Sviluppo economico per la realizzazione della struttura, mentre il Comune oltre alla concessione dell’area metterà a disposizione 500mila euro per le dotazioni informatiche e le attrezzature necessarie all’avvio dell’attività d’incubazione delle imprese.

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