Metodo Montessori: torre rosa
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Un gioco per conoscere il metodo di apprendimento di Bezos, Brin e Page

Metodo Montessori: torre rosa
(shutterstock.com)

Oltre ad aver fondato il proprio business sulle nuove tecnologie, cosa hanno in comune il fondatore di Amazon Jeff Bezos, i fondatori di Google Sergey Brin e Larry Page, il fondatore di Wikipedia Jimmy Wales e anche Will Wright, uno dei game designer più famosi della storia noto soprattutto per i suoi popolari videogiochi SimCity e The Sims? Ognuno di loro, durante la propria infanzia, ha frequentato una scuola montessoriana.

Che il sistema educativo sviluppato dalla pedagogista marchigiana Maria Montessori nella prima decade del XX secolo, noto appunto come Metodo Montessori, possa essere una porta per lo sviluppo della creatività, l’autonomia di azione e di pensiero, nonché per una migliore capacità di relazione, è stato dimostrato da molteplici studi. Se però alla ricerca si affiancano anche dei “risultati” come quelli sopra citati, la consapevolezza di essere davanti ad un approccio educativo che possa fare davvero la differenza diventa ancora più forte.

Ci siamo incontrati a Stanford e ci siamo subito intesi. Entrambi i nostri genitori erano professori universitari, ma non sono stati loro a indirizzarci. Buona parte del merito del nostro successo è dovuto all’educazione che abbiamo ricevuto. Siamo stati entrambi in una scuola Montessori. Il non dover forzatamente seguire delle regole o degli schemi, il poter autogestirsi, il poter mettere in discussione le cose che ci venivano date per assodate ci ha permesso di agire un po’ differentemente dagli altri e diventare quello che siamo”, ha detto in passato Larry Page intervistato insieme a Sergey Brin da Barbara Walters della ABC.

Dello stesso avviso Will Wright che al The New Yorker ha dichiarato: “Il Metodo Montessori mi ha insegnato la gioia della scoperta. Ha dimostrato che puoi interessarti a teorie piuttosto complesse, come la teoria pitagorica ad esempio, giocando con i blocchi. Si tratta di imparare alle tue condizioni, piuttosto che da un insegnante che ti spiega le cose. SimCity viene fuori dal Metodo Montessori”.

Sulla stessa linea di pensiero e convinto sostenitore della capacità umana di conoscere e migliorare le cose Jeff Bezos che, nel novembre 2018, insieme a quella che oggi è la sua ex moglie MacKenzie Scott, ha lanciato il Bezos Day One Fund con un impegno di 2 miliardi di dollari destinato a una doppia finalità: finanziare le organizzazioni no profit esistenti che aiutano le famiglie senzatetto e creare una rete di nuove scuole materne di primo livello senza scopo di lucro con Metodo Montessori nelle comunità a basso reddito.  “Il Day 1 Academies Fund lancerà e gestirà una rete di scuole materne di alta qualità ispirate al Metodo Montessori con borse di studio totali in comunità svantaggiate. Costruiremo un’organizzazione per gestire direttamente queste scuole materne. Sono entusiasta di questo perché ci darà l’opportunità di imparare, inventare e migliorare”, ha affermato Bezos che conclude la nota citando il poeta irlandese William Butler Yeats: “’L’istruzione non è il riempimento di un secchio, ma l’accensione di un fuoco’. E accendere quel fuoco presto è un vantaggio enorme per ogni bambino”.

Clementoni celebra i 150 anni dalla nascita di Maria Montessori

In occasione del 150° anniversario della nascita di Maria Montessori, Clementoni, la nota azienda italiana con 28 milioni di giochi venduti ogni anno in 83 diversi Paesi che, a partire dal suo Sapientino, da oltre 50 anni coniuga il concetto di gioco con quello di apprendimento, lancia un nuovo gioco appositamente creato per celebrare questa storica ricorrenza. Si tratta della “Raccolta giochi”, un cofanetto contenente 3 giochi indispensabili ispirati al metodo Montessori: le lettere, i numeri e gli animali. Con le lettere smerigliate, dotate di una speciale superficie ruvida, i bambini memorizzano la forma delle lettere attraverso il tocco associandole al loro suono. In seguito provano a riscriverle sulla lavagnetta con i gessetti. Per finire abbinano ciascuna lettera alla tessera immagine la cui parola ha quell’iniziale. Allo stesso modo, con le cifre smerigliate, i bambini conoscono i simboli numerici toccando la superficie ruvida delle tessere. Poi conoscono le quantità grazie ai gettoni del pari e dispari e alle tessere quantità a cui associano i numeri da 1 a 10. Infine, la confezione contiene le tessere-nomenclatura con gli animali. La nomenclatura è un’attività montessoriana che consiste nell’appaiare delle tessere raffiguranti oggetti ai cartellini con i loro nomi. Questo arricchisce il lessico dei bambini, in una fase del loro sviluppo in cui sono fortemente interessati all’acquisizione del linguaggio (da 2/3 anni). Le tessere contenute nel cofanetto raffigurano 3 categorie di animali: mammiferi, insetti e pesci. Gli animali presentati sono a rischio di estinzione, per sensibilizzare i bambini al rispetto della natura e del pianeta.

Già dal 2018 Clementoni è impegnata nello sviluppo della linea di giochi Montessori che oggi conta decine di referenze in catalogo. Questa linea di giochi Clementoni si basa proprio sui pilastri del Metodo Montessori:

  •  Autonomia: «Aiutami a fare da solo» è il motto lanciato da Maria Montessori per invitare gli adulti a essere osservatori silenziosi. I giochi prevedono il controllo autonomo dell’errore, che il bambino potrà verificare da solo alla fine delle attività;
  • Esperienza tattile: «La mano è lo strumento proprio dell’intelligenza dell’uomo». Tutte le discipline, anche quelle apparentemente più astratte come la matematica, si possono interiorizzare passando per il tocco. Affinché sia possibile, i materiali devono essere davvero tattili: solidi, altamente definiti, ruvidi, lisci, caldi, freddi, naturali, per un’esperienza reale;
  • Aderenza alla realtà: tutti gli argomenti devono essere presentati in modo da suscitare l’entusiasmo del bambino. Non servono fiabe o racconti fantastici in quanto il mondo reale, la storia dell’universo, e in generale le storie realistiche, sono molto più stimolanti. «Bisogna offrirgli cose grandiose. Per cominciare, offriamogli il mondo»;
  • Isolamento delle qualità: per insegnare efficacemente delle nozioni ai bambini bisogna isolarle, procedendo una alla volta. L’eccesso di stimoli (colori, disegni, attività) non insegna, confonde.

 

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