Innovation

Il gruppo Reda si compra Lanieri, l’e-commerce italiano che vuole digitalizzare la sartoria

(lanieri.com)

Lanieri
passa nelle mani di Reda, azienda specializzata nella produzione di tessuti in lana merino per l’abbigliamento maschile, già socio minoritario e partner industriale che è stato tra i primi a credere nella startup portando nel 2016 il suo investimento iniziale da 1,5 milioni di euro a 3 milioni. Questa acquisizione del 100% rappresenta per il gruppo il primo tassello di un progetto più ampio, che ha l’obiettivo di attuare una rivoluzione digitale del settore tessile attraverso lo sviluppo di una piattaforma di servizi tecnologici a disposizione dell’intero comparto della moda. Operazione che sarà guidata da Luca Martines, ceo della divisione consumer di Reda, il quale ha dichiarato: “Siamo convinti che la digitalizzazione del settore tessile rappresenti un processo imprescindibile e uno strumento strategico indispensabile per affrontare le sfide future, che sempre più richiederanno di porre un’attenzione particolare alle esigenze del consumatore. Il nostro obiettivo è quello di rispondere a queste esigenze in maniera ancora più puntuale, personalizzata e soprattutto sostenibile”.
Simone Maggi e Riccardo Schiavotto hanno fondato Lanieri sette anni fa.
Fondato 7 anni fa, Lanieri, , di cui Forbes Italia aveva parlato già nel 2018, è il primo e-commerce italiano dedicato al menswear: tramite la sua vetrina digitale, infatti, online è possibile scegliere tra i più pregiati tessuti italiani e creare in pochi click il proprio capo su misura, interamente confezionato in Italia e consegnato gratuitamente a casa. La piattaforma, che permette di configurare in 3D e ordinare online abiti, camicie, cappotti e altri capi tailor-made, sta contribuendo a digitalizzare la sartoria tricolore. In che modo? L’e-commerce sfrutta un algoritmo in grado di verificare l’inserimento delle proprie misure online, riducendo al minimo ogni possibilità di errore. Al processo online si affiancano gli atelier presenti nelle principali capitali dell’eleganza in Europa, che consentono al cliente di scegliere e toccare con mano i tessuti dei più pregiati lanifici italiani.

Oltre al digitale, però, anche l’esperienza fisica in ottica omnichannel con gli store di Milano, Roma, Torino, Bologna, Parigi e Bruxelles. Lanieri ha così raggiunto una quota export pari al 48%, spedendo almeno un prodotto in 67 nazioni in tutto il mondo.

“Siamo entusiasti che il nostro lavoro permetta a Lanieri di entrare a far parte operativamente di uno dei più grandi gruppi sul mercato tessile di alta gamma che sta investendo nella trasformazione digitale”, hanno commentato i due ragazzi. “Realizzare questa exit rappresenta un importante riconoscimento per il team al grande lavoro svolto nell’aver creato in questi 7 anni un punto di riferimento tecnologico per l’abbigliamento su misura. La nostra tecnologia può essere ora utilizzata per accelerare la digitalizzazione di un’intera filiera”.

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