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A sostegno di operatori e imprese del turismo: viaggio nella Terra del Natale

Le luci dell’albero natalizio più grande del mondo che sovrasta la città di Gubbio. 

Articolo tratto dal numero di dicembre 2020 di Forbes Italia. Abbonati.

Anche il settore del turismo ha risentito degli effetti del Covid-19. Tuttavia, ci sono state regioni che, come l’Umbria, hanno dimostrato forte resilienza tramite una serie di iniziative volte a preservare il patrimonio del territorio. Paola Agabiti Urbani, assessore alla Programmazione europea, bilancio, turismo e cultura della regione, ci ha anticipato i prossimi progetti in cantiere.

L’Umbria ha registrato ad agosto un vero e proprio boom turistico, un trend che questa nuova ondata pandemica ha di fatto azzerato. Quali sono le prospettive del settore?
Il settore turistico è purtroppo, sin dall’inizio dell’emergenza, uno dei più colpiti dalle ripercussioni economiche e sociali del Covid-19. In questa nuova fase critica vengono oltre tutto colpite imprese che in questi mesi hanno dimostrato di sapersi adeguare ai protocolli, alle necessità di sicurezza e prevenzione e alle nuove esigenze degli utenti. Non dobbiamo inoltre dimenticare che quando si parla di turismo, in particolare in un territorio come il nostro, si chiamano in causa intere filiere produttive, dal commercio all’artigianato, dallo spettacolo allo sport, dall’agricoltura all’enogastronomia.

Il presepe di Assisi

Quali sono le principali iniziative attivate dalla Regione?
In questi mesi abbiamo messo in campo ogni possibile strumento a sostegno di operatori e imprese del settore. Lo abbiamo fatto stanziando risorse importanti e utilizzando in maniera virtuosa e innovativa i fondi europei, cogliendo le opportunità rese disponibili dalla Commissione europea, dalla riprogrammazione dei programmi operativi regionali all’utilizzo di una maggiore flessibilità. Per le aziende ricettive, in sinergie con le Camere di Commercio di Perugia e Terni, abbiamo attivato un bando a sostegno del capitale circolante, con finanziamenti a fondo perduto per hotel, case vacanze, B&B, country house e strutture all’aperto. Per le agenzie di viaggio e le guide turistiche abbiamo invece messo a disposizione un contributo una tantum a sostegno della liquidità necessaria per far fronte alle spese gestionali in funzione dei mancati introiti. A breve saranno disponibili ulteriori opportunità, a partire da un sostegno diretto ai lavoratori dello spettacolo, a integrazione degli strumenti varati dal Governo. Inoltre, vorrei sottolineare che non abbiamo mai smesso di progettare il futuro.

A proposito di presenze artistiche, l’Umbria è la location di Don Matteo e di tanti altri film o fiction. Solo ora però si sta costituendo la Fondazione Umbria film commission… Si tratta di un progetto importante. Finora, l’Umbria ha potuto offrire alle produzioni audiovisive location naturali, luoghi unici e ambiente accogliente. Con la Film Commission metteremo a disposizione anche finanziamenti dedicati, una collaborazione con le istituzioni costante e continua e una sinergia virtuosa con gli operatori e le maestranze locali. Non è un caso che i soci fondatori della Fondazione siano, oltre alla regione, il comune di Perugia, il comune di Terni e, attraverso l’Anci, tutti i comuni umbri. Una scelta che punta a rendere sempre più sistemico e coordinato un territorio ricco di bellezze ed eccellenze.

Anche le iniziative promosse in tutta Italia per il periodo natalizio sono a rischio. L’Umbria a cosa stava lavorando?
Trascorrere le festività natalizie in Umbria è da sempre un’occasione unica per vivere in armonia con l’ambiente e cogliere la spiritualità di luoghi unici. Umbria terra del Natale non è uno slogan, è la fotografia di come sia possibile conciliare storia e tradizioni, religiosità e tipicità. Tra le tante iniziative sottolineo l’atmosfera unica di Assisi che, grazie all’impegno del Sacro Convento, rappresenta un unicum a livello assoluto. E poi ci sono eventi in programma a Perugia, Gubbio, nei comuni sul lago Trasimeno e in altri luoghi della nostra regione, a conferma di come in Umbria il Natale possa essere vissuto in totale armonia con il territorio. Ovviamente le incertezze di quest’anno devono ispirare le politiche messe in campo, anche in ambito turistico, alla massima prudenza e responsabilità. Allo stesso tempo abbiamo però il dovere di costruire nuove opportunità per consentire al tessuto produttivo di ripartire nel momento in cui potremo finalmente parlare al passato dell’emergenza pandemica.

L’Assessore al turismo, Paola Agabiti Urbani con la Presidente della Regione Donatella Tesei

Per fare questo ci sarà bisogno di utilizzare in maniera ottimale le risorse messe a disposizione da Governo e Unione Europea. Qual è la strategia dell’Umbria?
Siamo stati la prima Regione a riprogrammare gli interventi da finanziare con i fondi strutturali in base ai nuovi scenari economici e produttivi derivanti dalla crisi. Uno sforzo che ci consente oggi di poter affrontare questo difficile contesto avendo a disposizione strumenti efficaci e adeguati. Un’azione di programmazione economica che stiamo attuando, ovviamente, per proporre progettualità innovative e di qualità nell’ambito sia del recovery plan sia per le nuove programmazioni 2021/2027 dei fondi comunitari, a partire dal Fondo sociale europeo e dal Fondo europeo di sviluppo regionale. Lo sviluppo futuro del nostro territorio si giocherà sulla capacità di coniugare sviluppo sostenibile e innovazione tecnologica, tradizione e digitalizzazione, istruzione e ricerca e valorizzazione delle competenze professionali.

A proposito del piano di recovery, quale sarà il ruolo della Regione Umbria?
Da questo punto di vista vorrei sottolineare il grande lavoro della presidente Tesei, anche nel ruolo di coordinatrice in sede di Conferenza delle Regioni del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Personalmente sono convinta che le regioni saranno decisive sia nella programmazione che nell’attuazione di interventi che dovranno dare la spinta al nostro Paese per una crescita reale, forte e di lungo periodo. Sono opportunità che dobbiamo cogliere e che richiederanno visione, capacità di spesa e capacità gestionale di processi complessi. L’azione amministrativa posta in essere in questi mesi e le misure organizzative adottate sono a mio avviso il miglior presupposto per una regione protagonista al servizio di cittadini, famiglie e imprese.

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