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La dimora storica in cui tra opere d’arte e benessere si respira la cultura umbra

Articolo tratto dal numero di dicembre 2023 di Forbes Italia. Abbonati!

La sua storia è iniziata nel 1579, quando la famiglia Conti Donini decise di costruire una dimora nel cuore dell’Umbria. A San Martino in Campo, provincia di Perugia, Posta Donini 1579| Una Esperienze, è oggi una residenza d’epoca che conserva il suo fascino regale, dove arte e cultura del passato dialogano con opere contemporanee, aprendosi a un’ospitalità business e leisure che conquista per la sua bellezza.

La storia

Chi cerca un luogo ricco di cultura, immerso nella natura e circondato dall’arte, trova in questo complesso la destinazione ideale. Rimasta di proprietà dei Conti Donini fino al 1964, quando l’ultima discendente ha venduto a una famiglia di Perugia, nel 1999 Posta Donini 1579 è stata aperta al pubblico grazie al nuovo proprietario, Ennio Mencaroni, che l’ha resa una struttura ricettiva, classificata come residenza d’epoca, oggi vincolata dalla Sovrintendenza dei beni culturali. La visione della nuova proprietà è stata chiara fin dal primo momento: creare un luogo di benessere e relax dove lasciarsi alle spalle i ritmi frenetici della città e le preoccupazioni quotidiane, riposando corpo e mente.

Al suo interno, si conserva il piano nobile ristrutturato a metà del ‘700, con salotti decorati dalle opere settecentesche di Nicola Giuli, dove leggere un libro o, semplicemente, contemplare l’arte. Maestosa la sala per i concerti, con pareti completamente ricoperte dalle tele realizzate dalla scuola di Francesco Appiani, lo stesso artista la cui pala d’altare con le figure di San Filippo Neri e della Madonna, realizzata in olio su tela, è in mostra nella cappella settecentesca.

La struttura

Al piano terra si sviluppano cinque sale dai soffitti affrescati che risalgono alla metà del 1800. Gli spazi esterni sono altrettanto maestosi, con un giardino all’italiana di impianto seicentesco, dove si può passeggiare all’ombra di alberi secolari, come un ginkgo biloba o un cedro del Libano. La pineta culmina in un piazzale, dove archi di gelsomino conducono alle scuderie dell’Ottocento, mentre antiche panche in pietra adornano tutto il giardino, prestandosi a soste nella natura. Uno splendido roseto ospita inoltre oltre 100 varietà di rose e sul retro della villa si sviluppa anche il ‘bosco romantico’, dove ponticelli e vialetti permettono di attraversare un lecceto e giungere di fronte a un arbusto di 400 anni.

Qui si trovano anche importanti reperti archeologici che raccontano la storia di Perugia e quella di tutta l’Umbria. Si parte delle urne cinerarie etrusche del III secolo a.C., passando da colonne, putti ed elementi decorativi in pietra, fino ad arrivare a uno ziro del XVII secolo e a una cappella commemorativa edificata due secoli fa.

Tra lusso e comfort

A pochi minuti da Perugia e Assisi, la dimora è ideale per organizzare eventi incentive e team building, grazie alle sue 48 camere che permettono agli ospiti di scoprire gli angoli più affascinanti della struttura. Travi a vista e letti a baldacchino sono gli elementi centrali che rendono preziose le stanze, declinate in diverse tipologie: dalle executive fino alle deluxe e alle junior suite, tutte con affaccio sul parco botanico, e la speciale 103, junior suite d’autore con affreschi settecenteschi, un tempo sala da pranzo dei conti.

Chi ama il comfort estremo può riservare la Gran Suite composta da due camere matrimoniali, due bagni e salotti decorati da tele del ‘700. Molteplici sono poi gli spazi per meeting aziendali, utilizzati negli anni anche per eventi, presentazioni di prodotti e sfilate di moda. Caratteristici anche l’antica scuderia, con le sue travi a vista, la nuovissima pergola bioclimatica, adatta ad accogliere fino a 400 persone, e gli ambienti più raccolti come la Sala degli Stemmi, con affreschi di un giardino d’inverno realizzati dal Bruschi, la Sala dei Giuli, ricca di oli su tela di Nicola Giuli, e la Sala delle Muse, un tempo teatro privato della famiglia Donini, con un tavolo imperiale da 30 posti.

Trattamenti di benessere e offerta culinaria

Dopo una riunione o una giornata alla scoperta dell’Umbria, gli ospiti possono rilassarsi infine nella Biowelness spa, ricavata tra le cantine e il parco, dove ritrovare il proprio equilibrio. Qui è possibile scegliere tra una selezione di trattamenti personalizzati realizzati
con i prodotti di bio-cosmesi, per poi passare al percorso spa con sauna, bagno turco, area relax polisensoriale e piscina interna con idromassaggi.

L’esperienza del ristorante Pantagruel, da ultimo, rappresenta il territorio attraverso ingredienti locali e stagionali,
selezionati per realizzare ricette come gli ‘umbricelli’, primo piatto servito con tartufo locale, oppure l’imbrecciata di legumi umbri, presidio Slow Food. Sapori da provare in un viaggio di gusto e piacere, per coniugare le logiche del business con la ricerca del benessere.

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