Elon Musk
Innovation

Elon Musk sbarca su Clubhouse. E lo manda subito in tilt

Elon Musk
(Charley Gallay/Getty Images for E3/Entertainment Software Association)

Imprevedibili risvolti delle nuove tecnologie. Quando sembrava che il video fosse tutto e dovesse spazzare via testi e voce, si diffonde in controtendenza e in maniera virale Clubhouse, la piattaforma che si basa solo sulla voce. Una app fondata sulle semplici chiacchiere, che conta due milioni di iscritti e vale un miliardo di dollari. E tra gli sperimentatori della nuova piattaforma arriva lui, Elon Musk, che ha dato appuntamento ai suoi 45 milioni di follower su Twitter per parlare delle sue svariate attività di imprenditore visionario, sempre più attento al ruolo-chiave svolto dai social media. 

Il fondatore di Tesla ha parlato di viaggi verso Marte, sua ossessione con la società SpaceX, del progetto Neuralink, ovviamente di bitcoin e dei progetti che Tesla ha in cantiere nel campo dell’intelligenza artificiale.

Musk è riuscito a convogliare su Clubhouse un traffico di 5mila persone, che rappresenta il limite massimo della capienza consentita e ha dato alla notorietà della piattaforma un’accelerazione senza precedenti.

Una chiacchierata lunga due ore

A Elon Musk di sicuro non mancano gli argomenti di conversazione e la sua sessione, andata avanti per oltre due ore, adesso è visibile su YouTube. Di fatto, per Clubhouse è stato un endorsement eccezionale. La piattaforma non è nuovissima – il suo lancio risale all’aprile scorso -, ma fino ai primi di gennaio è rimasta un fenomeno per appassionati. Ora è diventata una delle più scintillanti novità della Silicon Valley. Non a caso, il curriculum dei due creatori è di tutto rispetto: Paul Davison e Rohan Seth hanno lavorato per anni a Pinterest e Google. Oggi Clubhouse, finanziata tra gli altri dalla società di venture capital Andreessen Horowitz con 100 milioni di dollari, vale un miliardo di dollari.

Com’è noto, Clubhouse è una piattaforma live, solo audio, probabilmente ispirata dalla crescita dei messaggi vocali di Whatsapp. Non prevede video, testi scritti e foto. Tutto si basa sulle “stanze sonore” e quindi non sono possibili commenti e messaggi. Possiamo paragonarlo a un enorme aggregatore di podcast su svariati argomenti di interesse. Chi si iscrive deve avere almeno 18 anni e possedere un iPhone. Il mondo Android, per ora escluso, potrebbe portare la base utenti di Clubhouse a numeri stratosferici. Per ora gli utenti attivi sono due milioni, ma – cosa fondamentale – includono celebrities come Oprah Winfrey, la regina americana dei talk show.

Che cosa ha detto Elon Musk su Clubhouse (e che cosa non ha detto)

Nella chiacchierata su Clubhouse, Elon Musk ha citato dettagliatamente uno dei suoi progetti preferiti, la startup di San Francisco Neuralink, che ha impiantato in via sperimentale un chip nel cervello di una simpatica maialina, Gertrude. Si tratta di 1.024 micro-elettrodi, dieci volte più sottili di un capello umano, e di un modulo grande come una monetina. Gertrude, nella dimostrazione fatta alla stampa, invia al cervello segnali che vengono letti su un display ogni volta che mangia, marcia su un tapis roulant, oppure beve da un biberon. Per sdrammatizzare l’idea di un’imminente nascita di nuove generazioni di cyber-umani, Elon Musk ha detto: “È come avere un Fitbit nel cranio”.

Tra le possibili applicazioni sperimentali di Neuralink c’è il recupero della memoria nei pazienti che la perdono per malattie gravi o incidenti. In più, nel caso di una frattura della colonna vertebrale, il team Neuralink – oggi formato da 90 persone, ma con la possibilità che diventino 10mila a regime – si sta preparando a impiantare un modulo nel cervello e un ricettore dopo il punto di frattura, così da riabilitare le funzioni di movimento. Elon Musk ipotizza anche la cura della depressione. E come nella serie tv Black Mirror, l’impianto The Link sarà in grado, dice Musk, di salvare e rivedere i propri ricordi. L’intelligenza umana e quella artificiale si collegheranno in un sistema “simbiotico”.

Elon Musk ha parlato dei lanci verso Marte, senza fare cenno al primo volo di prova dello Starship realizzato da Space X. Il razzo è esploso in volo e, secondo il sito The Verge, avrebbe violato i termini della licenza di prova della Federal Aviation Administration.

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