lady gaga con una statuetta in mano
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Lady Gaga finisce in Borsa: Vivendi prepara l’Ipo della Universal Music

lady gaga con una statuetta in mano
Lady Gaga agli Oscar 2019 (Frazer Harrison/Getty Images)

Le hit musicali del panorama mondiale sono pronte a sbarcare anche nel mondo dell’alta finanza, grazie alla prossima ipo di Universal Music Group alla Borsa di Amsterdam. L’etichetta discografica detiene i diritti dei brani di alcuni dei cantanti più famosi, da Lady Gaga e Ariana Grande, fino ad arrivare ai Rolling Stones ai Queen e agli U2.

Annunciata in una nota ufficiale dalla stessa Vivendi – il gruppo che controlla e gestisce Universal Music Group – la notizia ha mandato alle stelle le azioni del gruppo di Vincent Bolloré (+20%) e l’umore dei suoi azionisti, dopo che Vivendi ha aperto “alla possibilità di una distribuzione del 60% del capitale di Universal”.

“Questa distribuzione assumerebbe la forma di una distribuzione eccezionale (“dividendo speciale”). La quotazione delle azioni di UMG, holding attualmente in corso di costituzione nei Paesi Bassi, verrebbe richiesta sul mercato regolamentato di Euronext NV ad Amsterdam, in un paese che è stato una delle sedi storiche di UMG”, ha dichiarato il gruppo francese, che “proporrà anche un dividendo ordinario di 0,60 euro per azione per l’esercizio 2020”.

Il valore di Universal Music Group e la scalata di Tencent

Se da una parte Vivendi ha rimandato al 29 marzo – giorno in cui è stata convocata l’assemblea straordinaria – la modifica dello statuto speciale (necessaria per rendere possibile la distribuzione), dall’altro il gruppo di Bolloré ha tenuto a precisare “che l’obiettivo minimo per l’enterprise value di Umg è stato fissato a 30 miliardi di euro” e di aver provveduto – proprio sulla base di questo prezzo – alla cessione del 10% delle quote (quindi 3 miliardi) a un consorzio guidato dal gruppo cinese Tencent, che adesso detiene il 20% dell’etichetta discografica e da cui ha ricevuto il nulla osta per l’ipo.

A marzo 2020, Vivendi e il gruppo che controlla TikTok (in consorzio con altri investitori) avevano firmato un accordo che prevedeva l’acquisto del 10% delle quote di Umg, con la possibilità di esercitare – come è realmente successo – il suo diritto di formalizzare l’acquisto di una percentuale equivalente a quella aggiudicatasi in prima battuta.

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