Samsung Galaxy Flip
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La svolta Ikea di Samsung: cento giorni per restituire lo smartphone

Samsung Galaxy Flip
La presentazione del Samsung Galaxy Flip (foto Kim White/Getty Images)

Samsung corre ai ripari dopo il sorpasso di Apple nelle vendite di smartphone e una flessione del mercato superiore al 5%, secondo i dati di Gartner. E lo fa con una promozione inedita per gli smartphone di alta gamma, come i Galaxy Z Flip 5G e i Galaxy Fold 2 5G, estendendo il periodo di prova da 15 a 100 giorni. Un’operazione che rappresenta anche una cartina al tornasole delle difficoltà nel piazzare un prodotto di frontiera come il Galaxy Fold, pieghevole come un libro, ma con prezzi eccessivi per un mercato azzannato dalla pandemia.

In sostanza, partendo dal mercato Usa (Forbes ha contattato Samsung Italia, da cui per ora non arrivano conferme), i consumatori avranno la possibilità, entro il 1° aprile, di acquistare uno smartphone e, in caso di insoddisfazione, restituirlo alla casa coreana.

Questa “svolta-Ikea” (l’azienda svedese concede 365 giorni per rendere gli acquisti e ricevere un rimborso) del gigante della tecnologia, che spazia dalle smart tv ai microchip, dalla produzione di energia alla smart home con la piattaforma SmartThings, fino ai robot per la sorveglianza del confine tra le due Coree, si spiega se si pensa ai prezzi. Al momento del lancio, il Galaxy Z Fold 2 5G costava 2mila dollari, mentre il Galaxy Z Flip 5G si aggirava sui 1.450 dollari. Prezzi che potevano essere accettabili in altri momenti, ma non certo in un periodo di restrizione dei consumi.

Il Galaxy Note va in pensione?

Quando Samsung lanciò il Galaxy Note, con il suo pennino intelligente che saldava l’esperienza del touch screen con l’antica abitudine di scrivere stringendo una penna tra le dita, lo smartphone sembrava candidarsi a strumento di lavoro dei manager che si portano l’ufficio nel taschino della giacca e riescono a firmare contratti anche dal ponte di uno yacht o da una nave da crociera. 

Ma la storia del Galaxy Note ricorda ormai il clamoroso successo e l’altrettanto clamoroso crollo del BlackBerry, usato anche da Barak Obama alla Casa Bianca e poi finito nel dimenticatoio, salvo la ricomparsa di versioni di nicchia destinate al mercato b2b. Ai primi di dicembre 2020, Reuters, citando fonti interne all’azienda, annunciava lo stop alla produzione del Note e la compatibilità dello stilo con la linea Galaxy Galaxy Z Flip e Z Fold. Da allora si inseguono voci sul pensionamento del Note, non confermate da Samsung. 

L’alleanza Samsung-Microsoft

Samsung si muove ora su due livelli. Da un lato la via tattica della promozione buy and try, per ora sul mercato Usa, dall’altro le variegate alleanze strategiche. Tra queste, è molto significativa quella con il gigante del software Microsoft. Smartphone e tablet di alta gamma della Samsung permettono un’esperienza cross device, cioè un’integrazione degli smartphone con il mondo pc, basata sulla compatibilità del software firmato Microsoft. 

Windows 10, ad esempio, ha un’applicazione – chiamata Il tuo telefono – che permette di interfacciare il computer con il telefono. Integrazione che comprende servizi molto popolari dell’azienda fondata da Bill Gates, come OneNote, Outlook, OneDrive e Teams.

Un’altra apertura strategica è quella della piattaforma SmartThings per la casa intelligente con il mondo Google, attraverso il termostato connesso a internet Nest. E poi, di recente, la possibile collaborazione con Tesla per un microprocessore da impiegare nella guida autonoma.

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