Napoletana, classe 1992, Danila, inserita tra gli under 30 2021 di Forbes Italia nella categoria Healthcare, maturò l’idea per la sua startup durante un’esperienza lavorativa nel Regno Unito. Nel 2016 iniziò infatti a lavorare in cliniche psichiatriche inglesi, sentendo però, dopo qualche mese, la necessità di rivolgersi a uno psicologo, possibilmente italiano, per confidare le difficoltà che stava vivendo in quel periodo della sua vita. “Dalla mia ricerca è emerso che l’offerta era scarsa e quando c’era era estremamente costosa o non disponibile se non con lunghe liste d’attesa”, dice.
Si domandò allora come poteva fare un expat a ricevere sostegno psicologico nella sua lingua. E così dopo un po’ di tempo iniziò a sponsorizzarsi come psicologa online per essere di supporto ai connazionali espatriati. “Ho immaginato a quanti expat erano nella mia stessa situazione”. Ben presto si rese conto della necessità enorme che c’era, ma che non avrebbe potuto colmare da sola. Fu così Danila, che ha studiato psicologia a Napoli e poi a Roma, fece il salto imprenditoriale e a fine 2019 mise su un primo team di nove psicologi e un nuovo sito web, che chiamò “Unobravo”. Perché se cerchi sostegno psicologico, si sa, è meglio farsi vedere da uno bravo.
Il servizio ha alcune peculiarità fondamentali. Per prima cosa seleziona i suoi professionisti uno ad uno, per dare all’utente la certezza di affidarsi davvero a un professionista. Grazie al lavoro dell’Hr team, ogni psicologo è scelto tramite un iter di selezione volto a comprendere se il professionista individuato ha le caratteristiche giuste per un’ottimale terapia online. “Questo è fondamentale perché il web è una giungla, in cui spesso è difficile discriminare tra i vari professionisti”, spiega.

Solo dopo questo processo di selezione, Unobravo effettuerà un match tra ogni utente e lo psicologo più adatto, attraverso un algoritmo, sotto forma di un semplice questionario che si trova sul sito web e che esplora le necessità e le difficoltà dell’utente, mettendole in connessione con lo psicologo che risulta essere il più preparato e il più adatto alle diverse casistiche. “Alla base c’è la constatazione che molte delle terapie che non vanno a buon fine sono frutto di un’errata scelta del professionista. In Italia non c’è suddivisione tra psicologi, come lo è per i medici: c’è solo lo psicologo. E questo induce a pensare che uno psicologo valga un altro, mentre non è così”, sottolinea. “Noi puntiamo alla qualità delle terapie e alla salute mentale dei nostri utenti e per farlo ci avvaliamo anche di questo sistema che permette di incontrare lo psicologo adatto alle esigenze dell’utente”.
Non manca, come terzo elemento, un monitoraggio a garanzia del servizio. “Ci avvaliamo di un sistema tecnologico e di un team di supervisione così da assicurarci un’alta qualità delle terapie e di intervenire qualora si presentassero problemi”.
Durante il 2020 Unobravo ha chiuso un primo investimento da 150mila euro ed è a break-even da qualche mese con un fatturato in crescita esponenziale. “Puntiamo a chiudere un finanziamento di Series A tra fine 2021 e inizio 2022 con uno dei grandi fondi italiani”. Ad oggi conta quasi 250 psicologi al lavoro, 2.300 pazienti attivi in terapia e più di 23.000 sedute effettuate.
L’obiettivo, come si dice in gergo, è scalare. “Lavoreremo al fine di continuare a far crescere Unobravo esponenzialmente, mantenendo alta la qualità delle terapie, aumentando il numero di psicologi da noi selezionati e migliorando ulteriormente l’esperienza utente, inserendo nuovi servizi e ultimando la nuova piattaforma digitale che sarà ultimata entro l’estate 2021”, conclude Danila. “Manterremo la concentrazione massima sulla salute mentale delle persone sostenendole a 360° anche attraverso altri professionisti della salute”.
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