Innovation

L’impulso a innovare dell’azienda pioniera della produzione di laser nel settore medicale

Articolo tratto dal numero di marzo 2021 di Forbes Italia. Abbonati!

Il 1985 rappresenta un anno fondamentale nella storia del laser. Fu allora che lo scienziato francese Gérard Mourou mise a punto la tecnica di amplificazione degli impulsi ottici per ottenere laser ultracorti e ad altissima intensità. Una rivoluzione che aprì la strada a innumerevoli applicazioni in ambito medico-scientifico e valse a Mourou il Nobel per la Fisica nel 2018.

Sempre nel 1985 nacque, nella sua prima sede milanese, Quanta System, come spin-off del Cise, uno dei principali poli di ricerca mondiali nel campo della laseristica e dell’ottica. Da allora, Quanta ha esplorato molteplici impieghi del laser e sviluppato tecnologie ispirate anche agli studi pioneristici di Mourou: una visione comune culminata con la visita del Premio Nobel all’azienda nel 2019.

Quanta System mosse i primi passi in ambiti come la spettroscopia, la fisica del plasma e l’interazione tra luce e materia. Progettò sistemi per misurare l’inquinamento ambientale, dell’aria e del suolo, per poi iniziare a produrre, nei primi anni Novanta, laser per processi industriali. Nel 1994 creò un laser per la conservazione dei beni artistici, utilizzato per la prima volta nel restauro di Porta della Carta, al Palazzo Ducale di Venezia. L’arte è tuttora uno dei settori di interesse dell’azienda, che fino a oggi ha contributo al recupero e alla conservazione di oltre 30 siti Unesco e ha collaborato inoltre con i laboratori scientifici dei Musei Vaticani, il Metropolitan museum of art di New York e il Paul Getty museum di Los Angeles.

Negli ultimi vent’anni l’azienda ha conquistato un ruolo da protagonista nella ricerca e produzione di laser nel settore medicale. In quest’ambito, le prime tecnologie sono state sviluppate per la medicina estetica: un mercato che registra un tasso di crescita annua superiore al 10%. I sistemi laser di Quanta sono oggi impiegati per l’epilazione permanente, la riduzione di rughe e cicatrici, il ringiovanimento della pelle e la rimozione di tatuaggi e lesioni pigmentate benigne.

“Siamo stati pionieri nel panorama della dermatologia e medicina estetica”, afferma Girolamo Lionetti, general manager di Quanta System. “Per esempio, con l’emissione simultanea di più lunghezze d’onda, l’originale Mixed technology, abbiamo ampliato significativamente la gamma delle potenziali applicazioni del laser”.

La continua attività di ricerca ha portato anche al recente lancio della piattaforma laser Chrome: un sistema evoluto e modulabile che offre oltre 50 differenti indicazioni d’uso e le esclusive Skin Apps, progettate per spiegare ai pazienti le nuove soluzioni di trattamento e consentire di scegliere il risultato desiderato. “Il mercato dei dispositivi laser per applicazioni medicali è molto giovane e in continua crescita, grazie ai risultati che consente di ottenere in termini di efficacia e minore invasività, ma anche per le potenzialità future. Nella nicchia in cui operiamo, per restare leader occorre anticipare le richieste del mercato e la concorrenza. Per questo investiamo buona parte degli utili nelle attività di ricerca e sviluppo e ci confrontiamo in modo costante con i medici per tramutare le esigenze cliniche in nuove tecnologie, in grado di portare benefici agli operatori sanitari e ai pazienti”.

Girolamo Lionetti, general manager di Quanta System

Lo stesso livello di attenzione alle necessità dei medici viene adottato anche nell’ambito della chirurgia laser, per realizzare strumenti che consentono trattamenti poco invasivi, riducono le complicanze e i tempi di ospedalizzazione, favoriscono il processo di guarigione dei tessuti e permettono di intervenire anche su pazienti fragili, non operabili con metodiche tradizionali.

I laser chirurgici come l’olmio, il tulio o il nuovo Thulium Fiber Laser sono oggi impiegati per trattare numerose patologie. Per esempio in urologia, per curare l’ipertrofia prostatica benigna e calcolosi, in gastroenterologia e in pneumologia. La loro precisione trova applicazione anche in chirurgia neurologica e riabilitativa, su persone con lesioni midollari o cerebrali. I laser di Quanta System, in particolare, hanno permesso per la prima volta la polverizzazione dei calcoli renali – il cosiddetto dusting effect – riconosciuta oggi come standard di riferimento a livello internazionale.

Oggi Quanta System è un’azienda da 85 milioni di fatturato nel 2019, che impiega 200 professionisti con alte competenze multidisciplinari. La nuova sede di circa 10mila metri quadrati a Samarate, in provincia di Varese, garantisce una capacità produttiva in costante crescita e un ciclo di lavoro completamente integrato tra produzione, laboratori, officine elettro-ottiche e un centro di ricerca. 

Dal 2004 Quanta System è parte di El.En., capofila di un gruppo industriale hi-tech quotato al segmento Star di Borsa italiana e tra i principali al mondo nel campo dei laser. Più del 95% del fatturato aziendale è generato dall’export, diretto soprattutto verso Nord America, Asia, Medio Oriente ed Europa.

“Nel mondo hi-tech, il ciclo di vita dei prodotti è sempre più breve”, aggiunge Lionetti. “Non basta essere in grado di creare soluzioni innovative, bisogna anche riuscire a portare i dispositivi sul mercato in tempi rapidi. Abbiamo scelto perciò di adottare una strategia multi-canale, basata su accordi diretti con una rete di distribuzione sempre più capillare a livello internazionale e su collaborazioni con multinazionali del settore, in grado di fornire una notevole spinta commerciale. Per noi guardare al futuro significa continuare a progettare e produrre tecnologie laser sempre più innovative, che intervengano sul corpo umano con la massima efficacia e precisione”.

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