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La distilleria padovana ammessa nella Superlega delle aziende più longeve al mondo

di Raffaella Galamini

È la Superlega delle dinastie industriali più antiche del mondo. “Les Hénokiens” è un’associazione che racchiude le aziende fondate e gestite dalla stessa famiglia da più di 200 anni. Un campionato di fuoriclasse del business dove l’italiano è tra le lingue più parlate: merito di imprese dalla lunga storia come la Luxardo che, fresca di compleanno per i due secoli di vita compiuti a inizio 2021, è l’ultima ad aver fatto ingresso nel club.

L’azienda veneta è tra le più antiche distillerie del mondo produttrici di liquori e distillati. Deve il suo successo al Rosolio Maraschino ottenuto dalle marasche secondo la ricetta creata dalla moglie del fondatore. Intuendo le potenzialità dell’elisir della consorte, nel 1821 Girolamo Luxardo costruì uno stabilimento a Zara sulle coste della Dalmazia che si sviluppò nel corso di oltre un secolo. Prima la seconda guerra mondiale, poi l’occupazione dell’Istria da parte dei partigiani di Tito e la morte atroce di Pietro Luxardo e del fratello Nicolò con la moglie Bianca annegati in mare, rischiarono di distruggere l’azienda. L’unico dei fratelli superstiti della quarta generazione, Giorgio Luxardo, ebbe la forza di far ripartire l’impresa con il giovane nipote Nicolò III: fu così che nacque lo stabilimento di Torreglia, in provincia di Padova, ai piedi dei Colli Euganei. Oggi a guidare l’azienda ci sono i tre cugini: Piero Luxardo, attuale presidente della società, Guido come l’amministratore delegato e Franco senior partner. La settima generazione rappresentata da Nicolò e Gaia intanto già scalda i motori. L’azienda, pur fedele ai prodotti della tradizione (Maraschino, Sangue Morlacco) negli ultimi decenni guarda sempre più al mondo della mixology come dimostra Antico, l’ultima novità in commercio per un aperitivo ispirato al vermouth.

Il Rosolio Maraschino, fiore all’occhiello della Luxardo, è ottenuto dalle marasche secondo la ricetta creata dalla moglie del fondatore

Per celebrare i 200 anni di vita della distilleria a febbraio è stato emesso un francobollo commemorativo con annullo postale e si è riproposta una limited edition: la riserva speciale Maraschino Perla Dry. L’ingresso nell’associazione “Les Hénokiens” è stata la ciliegina sulla torta per l’azienda di Torreglia: nel club fondato nel 1981 da Gérard Glotin, presidente della società francese Marie Brizard, l’antica distilleria è in ottima compagnia. Tra i veterani figurano nomi che da sempre fanno onore al Made in Italy: la fabbrica d’armi Pietro Beretta (1526) con pistole fucili e carabine ormai iconici, la ditta Bortolo Nardini (1779) con grappe e liquori di alta qualità, Amarelli di Cosenza (1731) celebre nel mondo per la pregiata liquirizia, Fratelli Piacenza (1733) che è sinonimo di tessuti di pregio, lane extrafini e fibre nobili e Garbellotto (1775) industria specializzata nella realizzazione di tini e botti. A rappresentare il Giappone ci sono Toraya (1500 c.), l’antica pasticceria che da oltre 500 anni sforna ogni giorno i wagashi, i dolci per l’imperatore, Yamasa Corporation (1645) tra i principali produttori internazionali di salsa di soia e condimenti e Hoshi (717), l’albergo più antico del mondo gestito dalla stessa famiglia da ben 46 generazioni mentre in Francia brilla come un diamante la storia di Mellerio (1515), la più antica casa di gioielli al mondo ancora in attività e sempre amministrata dalla stessa famiglia. Nelle sue vetrine in Place Vendôme si possono ammirare creazioni su misura e autentici pezzi unici come gli spartiti delle Edizioni Henry Lemoine (1772) legati ad alcune delle pagine più belle della storia della musica grazie a compositori del calibro di Chopin, Berlioz, Donizetti, Gounod e Piazzolla.

Congresso di Les Henokiens, associazione che raggruppa le aziende più longeve al mondo

In un panorama economico dove la vita media delle aziende è molto limitata, la longevità di queste 51 aziende che per il nome della loro associazione si sono ispirate al personaggio biblico Enoch, chiamato al cospetto di Dio dopo un’esistenza lunga 365 anni, ha dell’incredibile. Da sempre a caratterizzare l’identikit di queste imprese sono valori comuni come storia, identità e tradizione, il rispetto della qualità del prodotto e delle relazioni umane, il know-how trasmesso con passione di generazione in generazione e la capacità di non cullarsi mai sugli allori e di guardare sempre al futuro. Gli enochiani sono una reale alternativa allo strapotere delle multinazionali e rispondono con il modello di azienda virtuosa e a conduzione familiare al rampantismo finanziario.

Abitualmente si riuniscono almeno una volta all’anno per confrontarsi e interrogarsi su come preservare e trasmettere alle nuove generazioni il capitale aziendale che nel loro caso non è solo economico ma anche umano. Ecco perché grande attenzione viene rivolta anche alle nuove generazioni, coinvolte da subito nei progetti dell’associazione con l’obiettivo di prepararle al meglio al momento della successione.

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