Cultura

Business, tech, clima e salute: ecco dove la disparità di genere è ancora una minaccia

Business, tecnologia, clima e salute: quattro gli ambiti di indagine sotto la lente del Women’s Forum for the Economy and Society, piattaforma che mette in risalto le voci e le visioni delle donne. L’inchiesta, chiamata “Barometro” e diretta da Ipsos, si è svolta sulla base di un campione complessivo di 3.500 persone di tutti i Paesi G7, che rappresentano oggi il 62% della ricchezza mondiale. A emergere sono dati allarmanti, a partire da quello secondo cui dallo scoppio della pandemia il 75% delle donne intervistate dichiara di avere paura del futuro, rispetto al 65% degli uomini, laddove il 45% delle donne dichiara di aver perso fiducia in sé stessa dall’inizio della pandemia (rispetto al 37% degli uomini).

La ricerca parte con un focus sul mondo tech: le Stem rappresentano il 70% delle competenze in rapida espansione e l’automazione delle professioni, direttamente legate a questi campi, sarà in gran parte responsabile della trasformazione del futuro mondo del lavoro. Ma nel mondo, gli ingegneri donne sono solo il 20% (WEF, 2021) e in Italia, sono donne il 19% degli ingegneri. Secondo gli intervistati italiani, in particolare, se le donne avessero un migliore accesso ai posti di lavoro nelle aziende Stem e in particolare nelle aziende A.I, questo aiuterebbe a sviluppare applicazioni digitali e strumenti a beneficio di tutti.

Passando al tema clima, invece, dall’analisi è emerso che per combattere il cambiamento climatico, gli intervistati italiani sono disposti, tra due progetti che affrontano il cambiamento climatico con lo stesso livello di rilevanza, a favorire quello guidato da una donna [IT: 80%; media G7: 65%], promuovere la nomina di donne amministratore delegato di gruppi leader nel campo dell’energia [IT: 83%; media G7: 72%] e investire nella creazione di un fondo green per le donne [IT: 72%; media G7: 56%]. Infine l’ambito business, dal quale è emerso come gli italiani ritengono che se le donne avessero un maggiore accesso alle posizioni di senior management delle grandi aziende potrebbero generare impatti positivi su diversi aspetti, dalla crescita del business allo sviluppo professionale dei dipendenti o alla reputazione dell’azienda e allo stesso benessere delle condizioni di lavoro.

Per promuovere il dialogo tra i vertici decisionali internazionali pubblici e privati ed elaborare proposte e soluzioni concrete all’insegna della “She-Covery” (neologismo riferito al rilancio al femminile), a Milano dal 17 al 19 Ottobre 2021 si terrà l’evento Women’s Forum G20 Italy “A She Covery for all”,  hub di competenze che coinvolgerà speaker e partecipanti internazionali di massimo livello e personalità simbolo dell’eccellenza italiana. Per l’occasione, Chiara Corazza, rappresentante speciale per il G7 e il G20 del Women’s Forum for the Economy and Society, dichiara: “La nostra ambizione è quella di portare un contributo sostanziale alla costruzione dei Piani di Rilancio in un momento di piena trasformazione. Sarà una call to action in 10 punti, con proposte concrete, fattibili e senza incidenza finanziaria”. E ancora: “Dove stiamo andando in questo mondo in piena trasformazione? Solo il 20% delle donne sono ingegneri, il 22% concepiscono gli algoritmi dell’intelligenza artificiale, il 14% è specializzata nel cloud computing e solo l’11% nella cybersecurity. È il mondo a cui aspiriamo? C’è l’impellente necessità di attirare, trattenere e promuovere ragazze e donne nelle STEM. Dove è la voce delle donne ai tavoli dei negoziati?”.

A Milano sarà presente il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Bruno Le Maire, poiché la Francia, prosegue Corazza, è campionessa al mondo con 46% di donne nei cda ma è anche il Paese che ha proposto una legge sull’uguaglianza professionale ed economica. Una legge approvata all’unanimità da tutti i membri dell’Assemblée Nationale e alla cui redazione Corazza ha personalmente contribuito affinché diventasse una realtà nel quadro del G7 di Biarritz. La legge riguarda il numero di donne nelle posizioni strategiche (30% nei prossimi 5 anni, 40% all’orizzonte 2030) e prevede anche finanziamenti paritari della BPI (Banca Pubblica per gli Investimenti) per favorire l’imprenditoria femminile.

All’evento milanese interverranno anche altre personalità impegnate per la parità come Antonella Centra, executive vice president, general counsel, corporate affairs & sustainability di Gucci, Marco Alverà, ceo di Snam, Monica Possa, group chief hr & organization officer di Generali, Francesca Patellani, managing director di Accenture.

“Abbiamo previsto la presenza di 250 partecipanti, su invito, e saremo collegati live con più di 30mila partecipanti virtuali della Women’s Forum Community su 5 continenti”, conclude Corazza.

Le raccomandazioni elaborate dal Women’s Forum G20 Italy saranno oggetto di discussione nei tavoli del G20 e oltre alle questioni di genere, saranno affrontate le principali opportunità di rilancio del Paese per rendere le donne protagoniste delle nuove sfide globali: tecnologia inclusiva, nuovi mestieri del futuro, finanza etica e responsabile, cambiamento climatico e accesso alla salute.

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