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Dal chitarrista Santana a star del rap come Jay Z e 50 Cent: ecco chi sta investendo nei distillati

 di Federico Bellanca
C’è chi lo fa per moda, c’è chi invece lo vede come progetto imprenditoriale, ma la maggior parte lo fa per passione. Quando i big dell’industria musicale scendono in campo proponendo un loro brand di spirits lo fanno motivati dalla stessa vena artistica che li muove nella composizione di un brano. E in effetti non pare un caso che questa espressione liquida di talento sia trasversale ai generi musicali, alle generazioni e alla tipologia di pubblico: tutti vogliono firmare la propria bottiglia, e in molti lo hanno fatto con ottimi risultati.

Ma quali sono i gusti delle star della musica e cosa producono? Ecco a voi tutti i distillati dei big divisi per categoria: iniziamo dalla vodka, spirito simbolo degli anni ’90 e inizio 2000. Non pare un caso che sia legata ad artisti iconici di quegli anni come il rapper 50 Cent con la sua Effen Vodka o l’iconico P Diddy con il suo brand di grandissimo successo a livello internazionale Ciroc. Oggi la vodka è meno di tendenza nei cocktail bar, ma continua a funzionare alla grande nei club e nelle discoteche, e non pare un caso che ne abbia lanciata una l’hitmaker latino Pitbull, chiamata Voli 305 vodka.

Se dovessimo definire quali sono i due prodotti più iconici in questi anni in America potremmo senza dubbio dire whiskey e tequila, e non sarebbe un caso. Questi due distillati infatti sono tradizionali sul Nuovo Continente, il primo si distilla in Usa con la tradizione degli immigrati irlandesi arrivati nei secoli, il secondo in Messico. In entrambi i casi oltre alla tradizione, spicca la materia prima per produrli (cereali e mais per il primo, agave per il secondo), disponibili e di ottima qualità. Proprio per questo moltissimi cantanti sono andati in queste due direzioni: nel mondo del whisky troviamo ad esempio band metal come i Mothorhead (che hanno seguito la distillazione direttamente in Svezia) e cantautori come Bob Dylan con il suo Heaven’s Door, ma anche star del pop come Drake che ha creato il proprio Virginia Black American Whiskey. La tentazione del whisky inoltre è forte anche qui in Europa dove la superstar del rap francese Booba ha creato il proprio DUC, prodotto e distillato oltralpe e distribuito con successo in tutta la francofonia.

Ma negli ultimi anni le attenzioni maggiori però paiono essere tutte per la tequila. Il primo a credere in questo distillato messicano fu in tempi non sospetti il frontman della band rock Van Hallen, Sammy Hagar, che creò la sua Cabo Wabo Tequila. Dopo di lui in tanti si sono appassionati alla cosa, dal leggendario chitarrista Santana (Casa Noble) agli AC/DC (Thunderstruck Tequila), fino a cantanti molto più pop come Justin Timberlake (Sauza 901), Adam Levine (Santo Mezquila), la cantante inglese Rita Ora (Próspero) e Nick Jonas (Villa One). Perfino il già citato P Diddy ne ha carpito il potenziale, lanciando il suo brand DeLeón che ovviamente mira a seguire il percorso di successo della vodka.

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Ci sono alcuni cantanti che invece scelgono di seguitare percorsi più di nicchia, come ad esempio Bruno Mars che ha creduto nel Rum Selvarey, senza scordare gli amanti del cognac che ha portato alla nascita di D’Usse del rapper-imprenditore Jay Z e a Conjure Cognac di Ludacris. C’è infine da citare il Gin INDOGGO di Snoop Dogg, prodotto tutt’altro che casuale visto che uno dei grandi successi del cantante si chiamava proprio “Gin and Juice” Non sempre queste operazioni funzionano, ad esempio la linea di creme alcoliche di Pharrell Williams sviluppata per Diageo e lanciata nel 2011 col nome Qream, poi chiusa 2 anni dopo visti gli scarsi risultati.

In questo momento l’interesse pare molto concreto e la qualità in alcuni casi decisamente alta. Vedremo chi riuscirà a scalare la top ten degli spirits, la corsa per la cima della classifica è aperta.

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