Lifestyle

Gucci ha creato un nuovo concept store online per supportare i giovani talenti della moda

Un pozzo delle meraviglie per gli ossessionati dal vintage, un concept store online rivoluzionario. Gucci ha messo in vendita pezzi rari dal suo passato accanto alle creazioni di 13 giovani talenti che hanno conquistato la fiducia e l’entusiasmo di Alessandro Michele, creativo che grazie alla fiducia e alla bravura del presidente Marco Bizzarri ha portato il brand all’apice del successo.

Il nuovo progetto della maison si chiama “Vault”, caveau di vecchie borse, foulard e porcellan d’antan a stampa Flora. Un negozio online già attivo da sabato scorso su vault.gucci.com dove trovare gli oggetti del mito, le borse Jackie degli anni ’70 e le Bamboo degli anni ’60, con la valigeria speciale di quando si erano appena lasciati i bauli e si cominciava a prendere gli aerei, gli abiti chemisier di una borghesia molto rampante. Affreschi di una moda italiana che conquistava in mondo tanti anni fa e che continua a farlo sempre ancora oggi.

    Gucci Vault
    Gucci Vault
    Gui Rosa
    Gucci Vault

Nell’esposizione di alcuni pezzi storici (non tutti verranno messi in vendita online) non manca la casacca che Lady Gaga ha indossato per interpretare il film sulla saga dei Gucci e sull’omicidio di Maurizio Gucci. “Vault” è l’ultima novità del brand che festeggia quest’anno 100 anni. “Per me lo shopping non è semplicemente comprare delle cose. È instaurare un legame con loro, entrarci in relazione. Proprio questo legame oggi si è espanso”, racconta Alessandro Michele nella Dogana di Ponente di Piazza Sempione riempita di tutte le icone del brand. “Nella mia mente ho sempre avuto l’idea di realizzare un luogo in perenne evoluzione dove poter svolgere conversazioni impossibili tra oggetti di provenienza, autori ed epoche differenti: protagonisti di un dialogo tra passato e presente, in grado di originare stimoli per il futuro”. Un progetto figlio della passione dello stilista per il vintage, del piacere della ricerca delle cose belle che Michele pratica oltre che per lavoro anche nella vita privata, una “magnifica ossessione” che gli ha dato l’idea per questo progetto-caveau al quale ha lavorato molti mesi, un contenitore concepito come un multibrand alla Colette di Parigi che oggi non c’è più.

“Spero presto di poter mettere dentro al sito di Vault anche altri marchi che non siamo noi”, continua Michele che conferma la “democraticità” del progetto perché “il passato è l’unica passerella che abbiamo”. Un’operazione amatoriale, per il momento, che lo stilista di Gucci si augura diventi un piccolo fenomeno. Un segnale positivo per la settimana della moda milanese. “Sono venuto a Milano in questi giorni di sfilate e mi sono emozionato; mi è tornata la voglia dello show fisco. Torneremo presto!”, conclude Michele.

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