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Quali sono le squadre Nba che valgono di più: in tre oltre i 5 miliardi di dollari

Questo articolo di Mike Ozanian è apparso su Forbes.com

Nonostante una pandemia che ha costretto a tenere in gran parte vuoti i palazzetti durante la stagione 2020-21, il valore medio delle squadre Nba è cresciuto del 13% rispetto all’ultima valutazione di Forbes, pubblicata a febbraio. La cifra è arrivata così a 2,48 miliardi di dollari.

Per la prima volta, ci sono tre squadre Nba di valore superiore a 5 miliardi: i New York Knicks (numero 1, 5,8 miliardi di dollari), i Golden State Warriors (numero 2, 5,6 miliardi) e i Los Angeles Lakers (numero 3, 5,5 miliardi). Questi tre team hanno sede nei mercati più grandi della lega e, in circostanze normali, generano i ricavi più alti per via dei loro ricchi accordi con le televisioni locali e delle arene che producono fiumi di denaro grazie ai posti di lusso e alla pubblicità (a questo link la lista completa dei valori delle squadre e informazioni aggiuntive su ogni team).

Gli investitori stanno guardando oltre l’assenza dei fan, che ha ridotto le entrate medie per le 30 squadre della lega del 19% rispetto alla stagione 2019-20 e li ha portati a 213 milioni di dollari, e puntano a un forte rimbalzo: un incremento degli introiti da sponsorizzazione, unito al ritorno degli spettatori nei palazzetti in questa stagione, potrebbe spingere le entrate della lega a un record storico, fino ad almeno 10 miliardi di dollari. Il 10% in più rispetto al 2018-19, l’ultima stagione intera prima della pandemia.

I proprietari Nba hanno messo assieme 1,46 miliardi di dollari di sponsorizzazioni nella scora stagione, in base ai calcoli di Forbes. Un record dovuto in gran parte agli accordi per gli sponsor sulle maglie. Introdotti per la prima volta nella stagione 2017-18 e arrivati a circa 150 milioni di dollari negli ultimi due anni, dovrebbero portare ben più di 225 milioni di dollari nelle casse delle 30 squadre della lega nel 2021-22. Quelle che sono cominciate come pubblicità di poco conto sono diventate in breve sponsorizzazioni molto lucrative. Per esempio, il mese scorso i Brooklyn Nets hanno sottoscritto un accordo da 30 milioni di dollari, un record per la Nba. Ed è questo uno dei motivi per cui il valore dei Nets è cresciuto quest’anno del 21% – più di quello di qualsiasi altra squadra – fino a toccare i 3,2 miliardi. Sempre a settembre, i Lakers e i Philadelphia 76ers hanno firmato accordi per cifre di 20 e oltre 10 milioni di dollari all’anno rispettivamente.

All’incremento del valore contribuiscono le attese elevate per il prossimo round di accordi con i media nazionali, che dovrebbero entrare in vigore con la stagione 2025-26. La lega, al momento, riceve in media 2,66 miliardi all’anno dalla Abc, controllata dalla Walt Disney, dalla Espn e dalla Turner Broadcasting della At&t. Lee Berke, un esperto in diritto dei media, ha dichiarato a Forbes: “La mia proiezione è che gli accordi della Nba con i media raddoppieranno di valore, grazie, in parte, a un incremento sostanziale sul fronte dei contenuti in streaming”.

Nessuna squadra Nba è passata di mano rispetto alla nostra ultima classifica. Molte quote di minoranza, tuttavia, sono state vendute a prezzi che dimostrano come le franchigie siano una commodity molto ambita, specie sui grandi mercati.

Secondo persone molto vicine a questi accordi, che hanno chiesto di rimanere anonime, la valutazione implicita nel prezzo che Marc Lore e Alex Rodriguez pagheranno per una quota di maggioranza dei Minnesota Timberwolves è di 1,6 miliardi di dollari. L’accordo dovrebbe essere finalizzato in tre tranche entro la fine del 2023. Philip Anschutz ha venduto il suo 27% dei Lakers a luglio a una valutazione di 5 miliardi, che implica una valutazione di una quota di controllo a circa 5,5 miliardi. A febbraio, Forbes aveva valutato il team 4,6 miliardi. Gli acquirenti, Mark Walter e Todd Boehley, potrebbero acquistare la quota di controllo della Jerry Buss Family Estate in futuro.

Altre piccole quote, dall’ultima valutazione di Forbes delle squadre Nba, sono passate di mano senza che gli acquirenti siano stati messi in condizione di prendere poi il controllo. Arctos Sports Partners ha comprato un 17% dei Sacramento Kings per una valutazione di 1,84 miliardi di dollari il mese scorso, appena al di sopra della valutazione di 1,825 miliardi di febbraio. La società di private equity ha comprato anche poco meno del 5% dei Golden State Warriors ad aprile a una valutazione di 5,5 miliardi, un +17% rispetto alla nostra ultima stima.

La classifica

Di seguito la classifica delle squadre Nba di maggiore valore (tutte le cifre sono in dollari).

1 | New York Knicks
Valore: 5,8 miliardi
Variazione nell’ultimo anno: +16%
Proprietario: Madison Square Garden Sports
Reddito operativo: 71 milioni

2| Golden State Warriors
Valore: 5,6 miliardi
Variazione nell’ultimo anno: +19%
Proprietario: Joe Lacob, Peter Guber
Reddito operativo: -44 milioni

3 | Los Angeles Lakers
Valore: 5,5 miliardi
Variazione nell’ultimo anno: +20%
Proprietario: Jerry Buss Family Trusts, Mark Walter, Todd Boehly
Reddito operativo: 63 milioni

4 | Chicago Bulls
Valore: 3,65 miliardi
Variazione nell’ultimo anno: +11%
Proprietario: Jerry Reinsdorf
Reddito operativo: 39 milioni

5 | Boston Celtics
Valore: 3,55 miliardi
Variazione nell’ultimo anno: +11%
Proprietario: Wycliffe Grousbeck, Irving Grousbeck, Stephen Pagliuca, Robert Epstein
Reddito operativo: 46 milioni

6 | Los Angeles Clippers
Valore: 3,3 miliardi
Variazione nell’ultimo anno: +20%
Proprietario: Steve Ballmer
Reddito operativo: 18 milioni

7 | Brooklyn Nets
Valore: 3,2 miliardi
Variazione nell’ultimo anno: +21%
Proprietario: Joseph Tsai
Reddito operativo: -80 milioni

8 | Houston Rockets
Valore: 2,75 miliardi
Variazione nell’ultimo anno: +10%
Proprietario: Tilman Fertitta
Reddito operativo: 33 milioni

9 | Dallas Mavericks
Valore: 2,7 miliardi
Variazione nell’ultimo anno: +10%
Proprietario: Mark Cuban
Reddito operativo: 55 milioni

10 | Toronto Raptors
Valore: 2,48 miliardi
Variazione nell’ultimo anno: +15%
Proprietario: Bell Canada, Rogers Communications, Larry Tanenbaum
Reddito operativo: 2 milioni

11 | Philadelphia 76ers
Valore: 2,45 miliardi
Variazione nell’ultimo anno: +18%
Proprietario: Joshua Harris, David Blitzer
Reddito operativo: 13 milioni

12 | Miami Heat
Valore: 2,3 miliardi
Variazione nell’ultimo anno: +15%
Proprietario: Micky Arison
Reddito operativo: 16 milioni

13 | Portland Trail Blazers
Valore: 2,05 miliardi
Variazione nell’ultimo anno: +8%
Proprietario: Paul Allen estate
Reddito operativo: 19 milioni

14 | Sacramento Kings
Valore: 2 miliardi
Variazione nell’ultimo anno: +10%
Proprietario: Vivek Ranadivé
Reddito operativo: 22 milioni

15 | San Antonio Spurs
Valore: 1,98 miliardi
Variazione nell’ultimo anno: +7%
Proprietario: famiglia Holt, Sixth Street Partners
Reddito operativo: 39 milioni

16 | Washington Wizards
Valore: 1,93 miliardi
Variazione nell’ultimo anno: +7%
Proprietario: Ted Leonsis
Reddito operativo: 14 milioni

17 | Milwaukee Bucks
Valore: 1,9 miliardi
Variazione nell’ultimo anno: +17%
Proprietario: Wes Edens, Marc Lasry, Jamie Dinan
Reddito operativo: 11 milioni

18 | Phoenix Suns
Valore: 1,8 miliardi
Variazione nell’ultimo anno: +6%
Proprietario: Robert Sarver
Reddito operativo: 15 milioni

19 | Utah Jazz
Valore: 1,75 miliardi
Variazione nell’ultimo anno: +5%
Proprietario: Ryan e Ashley Smith
Reddito operativo: 96 milioni

20 | Denver Nuggets
Valore: 1,73 miliardi
Variazione nell’ultimo anno: +5%
Proprietario: Stan Kroenke
Reddito operativo: 15 milioni

21 | Atlanta Hawks
Valore: 1,68 miliardi
Variazione nell’ultimo anno: +11%
Proprietario: Tony Ressler
Reddito operativo: 37 milioni

22 | Indiana Pacers
Valore: 1,67 miliardi
Variazione nell’ultimo anno: +8%
Proprietario: Herbert Simon, Stephen Simon
Reddito operativo: 460mila

23 | Cleveland Cavaliers
Valore: 1,65 miliardi
Variazione nell’ultimo anno: +6%
Proprietario: Dan Gilbert
Reddito operativo: 11 milioni

24 | Orlando Magic
Valore: 1,64 miliardi
Variazione nell’ultimo anno: +12%
Proprietario: famiglia DeVos
Reddito operativo: 29 milioni

25 | Oklahoma City Thunder
Valore: 1,63 miliardi
Variazione nell’ultimo anno: +3%
Proprietario: Clayton Bennett, George Kaiser, Aubrey McClendon estate
Reddito operativo: 48 milioni

26 | Detroit Pistons
Valore: 1,58 miliardi
Variazione nell’ultimo anno: +9%
Proprietario: Tom Gores
Reddito operativo: 43 milioni

27 | Charlotte Hornets
Valore: 1,575 miliardi
Variazione nell’ultimo anno: +5%
Proprietario: Michael Jordan
Reddito operativo: 34 milioni

28 | Minnesota Timberwolves
Valore: 1,55 miliardi
Variazione nell’ultimo anno: +11%
Proprietario: Glen Taylor, Marc Lore, Alex Rodriguez
Reddito operativo: 29 milioni

29 | New Orleans Pelicans
Valore: 1,53 miliardi
Variazione nell’ultimo anno: +13%
Proprietario: Gayle Benson
Reddito operativo: 24 milioni

30 | Memphis Grizzlies
Valore: 1,5 miliardi
Variazione nell’ultimo anno: +15%
Proprietario: Robert Pera
Reddito operativo: 12 milioni

Metodologia

I ricavi e gli utili operativi (le entrate prima di interessi, tasse e ammortamenti) sono relativi alla stagione 2020-21 e sono al netto della compartecipazione alle entrate e del debito dell’arena. Abbiamo utilizzato multipli dei ricavi per calcolare i valori delle squadre (equity più debito netto), basandoci sui conti degli accordi di ciascuna squadra per il palazzetto in cui gioca. Se una squadra ha una nuova arena, un nuovo accordo con i media o un nuovo accordo di sponsorizzazione che deve iniziare dopo la stagione 2020-21, abbiamo stimato il suo impatto sul valore d’impresa. Per esempio, il valore dei Los Angeles Clippers è di 3,3 miliardi, il 20% in più rispetto alla nostra valutazione di febbraio, in parte perché il team ha iniziato a costruire un nuovo palazzetto che dovrebbe far alzare in modo significativo le entrate. Le cifre includono quello che i proprietari dei team guadagnano grazie a eventi non legati alla Nba che si svolgono nella loro arena. Tutte le cifre sono in dollari statunitensi e tengono conto del cambio medio tra Stati Uniti e Canada durante la stagione 2020-21. Le informazioni utilizzate per le valutazioni vengono in primis dalle squadre, dai banchieri dello sport, da consulenti dei media e da documenti pubblici, come i contratti di locazione delle arene e i documenti obbligazionari.

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