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Il World Pasta Day celebra l’amatissimo piatto made in Italy, tra social e sociale

Il 25 ottobre è il World Pasta Day, la giornata mondiale della pasta. Si potrebbe dire pure il World Italian Pasta Day, vista la supremazia che l’Italia ha nel settore e nella filiera. L’evento è celebrato in tutto il mondo ed è giunto quest’anno alla sua 23esima edizione. È stato ideato dalla Unione Italiana Food e dalla IPO (International Pasta Organization), ed è in poco tempo diventato virale, se mai servissero buoni motivi per sedersi a tavola e ordinare un piatto di pasta.
Il primato italiano nell’alto posizionamento lo ha ottenuto Raimondo Mendolia con la sua UNO.61 (una delle cento eccellenze del 2020). Ogni singola confezione è “vestita” da Angelo Inglese, che di eleganza e moda è maestro. È amata in particolare dagli sportivi e da molti atleti per le caratteristiche uniche: semola di grano duro italiano selezionata viene macinata a pietra ed è trafilata con una speciale trafila placcata d’oro che aumenta la sua porosità e le dona un morso indimenticabile, mantiene al meglio la cottura e non si spezza. È stato scelto un lentissimo processo di essiccazione, fondamentale per preservare al meglio quantità e qualità di proteine ed aminoacidi. Le performance sono fornite per ogni 100 gr da un apporto energetico pari a circa 360 kcal, di cui circa il 70% sotto forma di carboidrati complessi, una quota proteica superiore del 13% e un contenuto in grassi trascurabile e un indice glicemico basso.

Nel 2021 è stato famoso per l’urlo di Bonucci – “Ne dovete mangiare ancora di pastasciutta” – che ha riportato al centro la questione sulle diete a base di pasta, che gli sportivi e gli atleti utilizzano giornalmente. La stessa Bebe Vio, non si è fatta mancare uno dei suoi sfizi culinari preferiti prima di volare a Tokyo, in Giappone: un ultimo piatto di mezzemaniche alla carbonara prima conquistare l’oro.

La pasta è un vero trend internazionale, da seguire anche su web. La piattaforma Passione Pasta racconta ogni giorno, come un una sorta di “atlante”, il mondo della pasta e attraverso ricette, interviste e produttori rende memoria alle prossime generazioni, che di pasta ne mangiano sempre meno.

I giovani infatti sono l’obiettivo primario di questa giornata: la speranza è che li possa allontanare dai trend dell’asian food e degli hamburger, testimoniati dalle catene ormai globali che propongono questo cibo spesso definito “junk food”, cibo spazzatura

Non mancano le iniziative sociali che attraverso la pasta donano nuova vita a tante persone in difficoltà. Botteghe e Mestieri, cooperativa di tipo B, è il punto di arrivo di un percorso iniziato nel 2003 con l’avviamento di alcuni corsi per l’inserimento socio-lavorativo rivolti a giovani adulti in difficoltà, organizzato da Casa Novella che opera a Castelbolognese (RA). Da pochi mesi hanno avviato una collaborazione con alcuni agricoltori locali, firmando con loro un’accordo per la valorizzazione dei prodotti del territorio e l’inserimento di persone svantaggiate nella produzione di pasta fresca. Ora vende pasta in tutta Europa grazie ad un importante lavoro di digitalizzazione e di innovazione della filiera.

Francesco Favorito, gluten free specialist

Le “tribù gastronomiche”, per dirla alla Mariono Niola, non mancano neanche nella pasta: i celiaci al primo posto. Annoso problema che è stato brillantemente affrontato da Francesco Favorito, corteggiato al recente TuttoFood da tantissimi player del settore, anche lui ha scelto il percorso sociale Farinò a Casal di Principe attraverso una associazione nata nel 2008 con l’intento di migliorare la vita di ragazzi affetti dal disturbo autistico. Tutta la produzione è certificata dall’Università degli Studi di Napoli Federico II.

Oggi la pasta si celebra sui social con l’hashtag #worldpastaday2021.

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