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Nuovo record per le startup in Europa: $100 miliardi di investimenti nel 2021

Il 2021 sarà ricordato come un anno storico per le startup europee. Gli investimenti a favore di questo settore hanno superato quota 100 miliardi di dollari e presumibilmente arriveranno a toccare la cifra di 121 miliardi entro la fine di dicembre. Un record, raggiunto con una cifra tre volte superiore a quella del 2020 – l’anno scorso sono stati raccolti 41 miliardi di dollari d’investimenti. La previsione è inserita nel rapporto annuale sullo stato della tecnologia europea di Atomico, società di venture capital con sede a Londra.

Le ragioni dietro al boom del tech in Europa

Un anno “rivoluzionario”: così è stato definito il 2021 da Tom Wehmeier e Sarah Guemouri, coautori e responsabili della ricerca. Un vero e proprio successo che, secondo quanto riportato da Atomico, è dovuto principalmente a due fattori: in primo luogo, “l’incessante marcia della tecnologia, che trasforma ogni aspetto della nostra economia e della nostra società”. In secondo luogo, il circolo virtuoso chiamato “volano tecnologico europeo”. Un meccanismo per il quale viene sistematicamente riciclato talento, capitale e know-how nell’ecosistema, assicurando che “il successo generi più successo”.

Ilkka Paananen, co-fondatore di Supercell, ha incontrato in occasione dell’evento organizzato da Atomico il team di fondatori dell’azienda finlandese di delivery Wolt, (che sono anche tutti ex ceo di Slush): il fondatore Miki Kuusi, il coo Riku Mäkelä e il vp di New Markets Marianne Vikkula. Hanno riflettuto sulle lezioni apprese dalla guida di Slush, sulle sfide del ridimensionamento in tutta Europa e sulle proprie esperienze proprio dell’effetto volano. “Oggi, speriamo che i nostri dipendenti continuino a costruire Wolt, ma in futuro scalano altre aziende o fondano le proprie aziende” ha dichiarato Riku Mäkelä, coo di Wolt. “Sarei piuttosto deluso se i dipendenti di Wolt non fondassero centinaia di nuove aziende in futuro”.

321 unicorni e 26 decacorni: ma c’è da lavorare sull’inclusività

Oltre al record di investimenti, si registra anche un forte aumento di unicorni. Durante la pandemia sono nati 98 unicorni – oggi il totale è di 321. E il numero di decacorni (startup del valore di oltre 10 miliardi di dollari) è raddoppiato a 26. L’unica nota amara? Un quinto dei fondatori intervistati ha affermato che raccogliere investimenti, quest’anno, è stato più difficile dell’anno scorso: tra gli oltre 100 miliardi di dollari raccolti, meno dell’1% del capitali di rischio è stato destinato a società innovative fondate quest’anno. Inoltre, soltanto l’1,3% del capitale è stato utilizzato per finanziare startup con fondatori appartenenti a minoranze etniche.

Nonostante si debba lavorare ancora sull’inclusività, è innegabile il momento d’oro che sta vivendo il settore tecnologico europeo. Oltre al record d’investimenti, la ricerca di Atomico segnala anche un boom del valore azionario. Solamente nel 2018, e dopo decenni, questo era riuscito a toccare il traguardo di mille miliardi di dollari, per poi attendere altri due anni per rggiungere quota 2mila miliardi nel 2020. Nel 2021, ci sono voluti soltanto otto mesi per arrivare alla cifra complessiva di 3mila miliardi di dollari. “Stiamo creando valore più velocemente che mai” afferma Tom Wehmeier.

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