Innovation

Il futuro della mascherina secondo l’azienda italiana che protegge il respiro da oltre 50 anni

Raccontare l’importanza della protezione del respiro, in ogni ambito e contesto, attraverso dispositivi di protezione individuale sempre più innovativi e all’avanguardia, studiati per ogni contesto lavorativo. È questo l’obiettivo principale di Bls, azienda italiana specializzata al 100% nella produzione di dispositivi di protezione delle vie respiratorie da oltre 50 anni.

Con lo scoppio della pandemia da Coronavirus, da azienda di “nicchia” Bls si è di fatto trovata al centro di un sistema produttivo di beni indispensabili per la tutela della salute delle persone: grazie a macchinari progettati e ingegnerizzati internamente e alle sinergie promosse con università e partner di mercato, è riuscita a rendere sempre competitiva la propria produzione.

Di fatto, l’utilizzo della mascherina come dispositivo di protezione fondamentale nella vita di ogni giorno sarà uno dei lasciti più immediati e tangibili della pandemia. Questa, al netto del cambio culturale che ha prodotto, ha accelerato la maturazione sull’importanza di proteggere le vie respiratorie non solo da virus e batteri, ma anche da inquinanti come smog e pollini.

Proprio perché respirare non è più un’azione scontata, Bls stessa sta lavorando su più fronti, allargando il proprio sguardo anche a nuovi settori (civile e sportivo, ad esempio) e valorizzando sempre di più le collaborazioni con nuovi partner. Ne abbiamo parlato con Pier Paolo Zani, amministratore delegato Bls.

Pier Paolo Zani, ad di Bls

Come è andato il 2021 per Bls dopo un 2020 in cui avete dovuto “reinventare” la vostra produzione? Su cosa vi siete concentrati e come vi immaginate il 2022?

Il 2021 è iniziato come il 2020, ma con l’obiettivo di consolidare la produttività e la presenza – sia in Italia che all’estero – e di accelerare su nuovi prodotti in ambito sia industriale, medicale e militare, sia urban. Guardando al futuro, anche il 2022 sarà un anno pieno di incognite. La crisi che si è scatenata nel 2020 ha portato a un eccesso di domanda e a un overstock dei distributori. Per questo ora siamo in una fase di stabilizzazione del mercato verso la nuova normalità dove di fatto della mascherina verrà fatto un uso quotidiano, soprattutto in ambito sanitario.

Le mascherine potrebbero rimanere uno strumento utile alla comunità anche post emergenza Covid. Come vi preparate a questo scenario? Pensate di ampliare il vostro mercato o continuerete a dedicarvi principalmente all’ambito industriale-sanitario?

Il 2021 ha confermato in primis come all’interno delle strutture sanitarie la mascherina sia un presidio sanitario fondamentale. Anche per questo abbiamo lavorato per migliorare le maschere per uso medico, affinché risultino più confortevoli sia per gli operatori che per i pazienti anche nell’uso prolungato. Parallelamente, stiamo vedendo un uso costante delle mascherine sul fronte civile, e tale rimarrà nel prossimo futuro. Per questo stiamo lavorando insieme a realtà come la startup Narvalo (spin-off del Politecnico di Milano) con cui abbiamo realizzato le Narvalo Urban Mask. Sono mascherine pensate proprio per gli urban commuters, come dispositivi di protezione nei contesti urbani capaci di filtrare oltre il 99% di agenti inquinanti, virus, batteri, polveri ed odori. Per il futuro stiamo valutando altre strade e nuovi partner per sviluppare il tema della respirazione a 360 gradi. Infine, ci siamo aperti anche al mondo sportivo con una prima importante collaborazione fornendo la squadra olimpica italiana durante la spedizione di Tokyo.

Su cosa investirete in futuro? Pensate di espandervi ancora di più a livello internazionale o puntate ad una crescita sul territorio italiano?

Ci concentreremo sul consolidare la nostra presenza in Italia, cosa che abbiamo già fatto in questi mesi aprendo nuove linee di produzione e una nuova sede produttiva a Paderno Dugnano, a Milano. Parallelamente siamo impegnati nel consolidare la nostra presenza in Europa, concentrando i nostri sforzi nello stabilimento produttivo in Spagna, a Barcellona. Acquisito nel 2010 per la sola produzione di filtri, ora ospita anche una linea di produzione di maschere facciali filtranti di forma piatta verticale. A questo si affianca un aumento della presenza diretta sul territorio con l’apertura di nuove filiali commerciali, con particolare attenzione al mercato francese e tedesco, che andranno ad affiancarsi a quelle già presenti in Spagna, Olanda e Brasile.

Cosa c’è nel “futuro della respirazione”? Su quali innovazioni state puntando per rendere le mascherine uno strumento sempre più sicuro e allo stesso tempo comodo?

Come Bls stiamo mettendo in campo investimenti per creare nuovi prodotti e sviluppare ulteriori sinergie per fare sistema con il mondo dell’università e con i partner industriali. Vogliamo proteggere il respiro, in ogni ambito e contesto, promuovendo la diffusione di dispositivi di protezione individuale innovativi e all’avanguardia, pensati per ogni situazione. Stiamo ad esempio lavorando su una nuova valvola On-Off, pensata per il settore medicale: montata sulle maschere Bls compatibili, consente a chi la indossa di avere due diverse possibili configurazioni sulla stessa maschera. Nella vita di tutti i giorni, la mascherina andrà sempre più pensata come il completamento di una serie di dispositivi, quali smartphone, smartwatch o altri wearable legati alla salute e al benessere, per consentire in maniera efficace la misurazione del respiro. In questa direzione sta andando la collaborazione con Narvalo che sta realizzando anche l’innovativa valvola IoT Active Shield. Pensata per essere applicata sulle maschere compatibili e dotata di sensori capaci di monitorare i dati sulle performance respiratorie, può essere impostata su diverse modalità di funzionamento per adattarsi, tramite i dati elaborati dai sensori, alla velocità più adatta allo schema di respirazione. A questo si aggiunge il lavoro con l’app per smartphone “Narvalo app” che, grazie ai sensori dell’Active Shield e al Gps dello smartphone, restituisce un quadro molto chiaro sulla qualità dell’aria respirata nel corso della giornata.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .

Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .